Soglia psicologica che fino a qualche anno fa avrebbe permesso di bere bene ma non benissimo, quella dei 15 euro rappresenta oggi, complice la concorrenza sempre più serrata, una somma sufficiente per assicurarsi una bottiglia di assoluto valore. In crescita le opzioni da nord a sud (soprattutto guardando al settore dei vini bianchi), opportunamente sottolineate dalle guide di settore, sempre più attente a valorizzare la capacità di spesa dei consumatori. Ecco allora 10 suggerimenti per una “cantina intelligente”, alla portata di tutte le tasche.
Dalla Valle d’Aosta scelgo la Petite Arvine 2013 di Les Cretes, esemplare per la finezza del suo succo ed il bilanciamento complessivo. Rimandi di fiori alpini e sensazioni agrumate si impongono alla persistenza.
In Friuli Venezia Giulia menzione d’obbligo per il Collio Bianco 2013 di Edi Keber, unica etichetta prodotta in azienda, che prende il massimo del blend costitutivo (prevalenza di friulano con saldo di Malvasia e Ribolla) coniugando carnosità e slancio.
Grande vendemmia la 2013 in Emilia per il Lambrusco, che spunta la doppia segnalazione. Goloso e trascinante nella sapidità della sua trama gustativa il Lambrusco di Sorbara Rimosso di Cantina della Volta, cui si affianca il reggiano Lambrusco Concerto di Ermete Medici & Figli, giocato sull’equilibrio tra succosità e tensione al palato.
Doppietta anche in Toscana, con il Colli di Luni Vermentino Fosso di Corsano 2013 di Terenzuola, il migliore mai prodotto in questa terra di confine con la Liguria, arioso e salmastro, e il Chianti Classico 2012 di Badia a Coltibuono, autentico inno alla beva, equazione risolta di peso e misura.
Stuzzicante la Gran Cuvée Brut Metodo Ancestrale 2011 de La Palazzola, bollicina umbra di carattere e complessità che sancisce la consacrazione del talento di Stefano Grilli.
Nel marchigiano Verdicchio Classico dei Castelli di Jesi Riserva San Paolo 2012 di Pievalta si intrecciano mirabilmente riconoscimenti di frutta gialla ed erbe aromatiche per un sorso di grande naturalezza espressiva.
In Abruzzo sorprende il Pecorino Bianchi Grilli Per La Testa 2011 di Torre dei Beati, che trova nella sapiente macerazione gestita da Fausto Albanesi calore ed energia.
Chiusura doverosa in Campania davanti ad uno splendido Greco di Tufo Vigna Cicogna 2013 di Benito Ferrara, stratificato nel profilo gustativo, ritmato dalle suggestioni affumicate e tropicali.