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Nelle scuole svolta su cibo e turismo +18% gli iscritti agli istituti alberghieri

Dall'inizio della crisi ad oggi sono cambiate le aspirazioni dei giovani: il numero di iscrizioni agli istituti alberghieri è aumentato (+18%), mentre hanno perso punti gli istituti tecnici, con un calo record del 58% . I giovani meglio di altri hanno capito che l’Italia per crescere deve puntare su territorio, turismo, cultura, arte ed enogastronomia

14 novembre 2014 | 12:01
Nelle scuole svolta su cibo e turismo 
+18% gli iscritti agli istituti alberghieri
Nelle scuole svolta su cibo e turismo 
+18% gli iscritti agli istituti alberghieri

Nelle scuole svolta su cibo e turismo +18% gli iscritti agli istituti alberghieri

Dall'inizio della crisi ad oggi sono cambiate le aspirazioni dei giovani: il numero di iscrizioni agli istituti alberghieri è aumentato (+18%), mentre hanno perso punti gli istituti tecnici, con un calo record del 58% . I giovani meglio di altri hanno capito che l’Italia per crescere deve puntare su territorio, turismo, cultura, arte ed enogastronomia

14 novembre 2014 | 12:01
 

Nell’Italia del futuro ci saranno più di due cuochi per ogni operaio, con la crisi che ha cambiato profondamente le aspirazioni dei giovani ed ha provocato il crollo delle iscrizioni agli istituti professionali con indirizzo industriale, scese al minimo storico rispetto al boom delle scuole di enogastronomia e turismo. È quanto è emerso da una analisi di Coldiretti Giovani Impresa sulle iscrizioni alle prime classi scuola secondaria di secondo grado, statali e paritarie, nell’anno scolastico 2014/2015, nel Dossier “Nella green economy c’è lavoro per i giovani” presentato in occasione della consegna degli Oscar Green”, i premi per l’innovazione con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.



Quest’anno si sono iscritti al primo anno degli istituti professionali per le produzioni industriali, la manutenzione e l’assistenza tecnica appena 20.435 giovani, con un calo record del 58% rispetto all’anno scolastico 2007/2008, mentre hanno optato per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera in ben 48.867, con un aumento del 18% rispetto all’anno scolastico 2007/2008 che ha sancito l’inizio della crisi in Italia. Le aspirazioni dei giovani italiani sono state profondamente ridisegnate e si è verificato un sorpasso storico con l’alberghiero che conquista il secondo posto nelle scelte dei neoiscritti dopo il liceo.

«È la dimostrazione - ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo - che i giovani prima e meglio di altri hanno capito che l’Italia per crescere deve puntare su quegli asset di distintività nazionale che garantiscono un valore aggiunto nella competizione globale come il territorio, il turismo, la cultura, l’arte, il cibo e la cucina».

A crollare sono stati anche gli iscritti alle prime classi degli istituti tecnici di amministrazione, finanza e marketing con appena 45.531 studenti che vogliono diventare ragioniere, la figura professionale più ambita dalle generazioni precedenti. Esce dunque completamente rivoluzionata la classifica “top five” delle scuole più gettonate dai giovani.

Nell’anno scolastico 2014/2015 si sono iscritti al primo anno delle scuole secondarie superiori 530.911 studenti e di questi oltre 266.360 hanno scelto un indirizzo liceale mentre per gli istituti tecnici e professionali della scuola secondaria di secondo grado, statali e paritarie hanno optato in 264.541, tra cui quasi uno su quattro (il 24%) ha scelto l’agricoltura, l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera.

«Come giovani - ha concluso Maria Letizia Gardoni delegata di Giovani Impresa della Coldiretti - riteniamo che immaginare la scuola del futuro come avamposto per lo sviluppo del Made in Italy, come è stato fatto nel piano educativo “la buona scuola” sottoposto a consultazione pubblica dal Ministro Giannini, testimonia un’importante visione strategica, che coniuga la formazione delle nuove generazioni con un modello di sviluppo che è quello che Coldiretti sta sostenendo e portando avanti da diversi anni, basato su quanto di più bello, duraturo e sostenibile l’Italia è in grado da sempre di fare».

La “top five” delle istituti superiori più gettonati
 
Iscrizioni al primo anno nel 2014/15
Licei: 266.370
Istituti professionali enogastronomia ed alberghieri: 48.868
Istituti tecnici amministrazione, finanza e marketing: 45.531
Istituti tecnici informatici: 25.028
Istituti professionali industriali: 20.435

Iscrizioni al primo anno nel 2007/08
Licei ed ex magistrali: 273.334
Istituti tecnici commerciali: 107.541
Istituti tecnici industriali: 70.187
Istituti professionali industriali: 48.685
Professionali enogastronomia ed alberghieri: 41.274

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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18/11/2014 09:55:23
1) Attenzione!!!
Non durerà sempre!!! E' un momento favorevole per questo genere di studi, tutti i media danno ampio risalto al genere di professione ma non conoscono e non ne vogliono sapere di quali sono le difficoltà di questo tipo di istruzione. Più volte ho denunciato, restando inascoltato, che la preparazione degli allievi è poco tecnica e meno pratica per mancanza di tempo e fondi una volta dedicati a quelle discipline caratterizzanti e che formano il vero professionista. I grandi chef provengono dal vecchio ordinamento, del nuovo, probabilmente, non ne avremo. Entrate in questi istituti e provate a chiedere ai docenti tecnico pratici!!! Termino con la considerazione che il meno bravo che si diplomava trenta anni fa equivale al più bravo diplomato oggi!!!
PAOLO PANI
ENOGASTRONOMO


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