Alessandro, Franco, Gino, Camilla, Matteo, Mauro e Marcello Lunelli
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Alessandro e Mauro Lunelli con Alessandro Torcoli e Massimo Donelli
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Antonio Scurati con Matteo Lunelli
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Camilla e Matteo Lunelli con Lapo Elkann e Davide Rampello
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Franco e Marcello Lunelli con Daniele Cernilli
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Giulio Ferrari Collezione 1995
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Giulio Ferrari Collezione 1995, cofanetto
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Giulio Ferrari Collezione 1995
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Marcello, Matteo, Camilla e Alessandro Lunelli
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Matteo e Alessandro Lunelli con Giuliano Razzoli (al centro)
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Nino Di Costanzo, Alfio Ghezzi, Andrea Migliaccio e Matteo Lunelli
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Oscar Farinetti e Marcello Lunelli
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Matteo Lunelli presenta i cuochi della serata
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Mauro e Alessandro Lunelli
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Nella foto, da sinistra: Alessandro, Franco, Gino, Camilla, Matteo, Mauro e Marcello Lunelli.Strepitoso. Forse non c'è altra parola per descrivere il nuovo nato in casa Ferrari: il Giulio Ferrari Collezione 1995 Trentodoc, l'unico spumante italiano che ha passato 18 anni sui lieviti ed oggi si presenta fresco ed unico nella sua fragranza, eleganza e complessità. Bollicine di montagna che vincono la sfida del tempo e si confrontano coi più grandi Champagne. Un vino che rappresenta il vertice dell'arte enoica italiana e che come tale costituisce un fiore all'occhiello della casa spumantistica trentina che non a caso ne fa oggi la sua bandiera della qualità, presentata ad un pubblico di esperti al ristorante LARTE di Milano, locale aperto recentemente e legato alla Fondazione Altagamma, di cui Ferrari è fra i soci promotori, nel corso di una cena curata degli chef Nino di Costanzo e Alfio Ghezzi.
Sembrava impossibile creare bollicine che superassero il Giulio Ferrari Riserva del Fondatore, eppure la cantina Ferrari, forte di una tradizione lunga oltre un secolo, ce l'ha fatta. Se col Giulio Ferrari del 1972 (nato quasi per una sfida interna di Mauro Lunelli coi fratelli sulla possibilità delle bollicine di durare nel tempo) i Lunelli avevano portato l'Italia fra i protagonisti internazionali con spumanti affinamenti 8 anni, ora siamo passati a 18 e Marcello Lunelli, l'enologo di famiglia che negli anni ha preso il posto dello zio Mauro (padre di tutte le riserve Giulio Ferrari, compresa questa Collezione) rilancia e punta a 30 anni. Obiettivi ambiziosi da seguire con interesse.
Il Giulio Ferrari Collezione è un Trentodoc, Chardonnay in purezza, che nasce da un vigneto unico quale quello di Maso Pianizza, posto in alta quota e interamente circondato da boschi e con orientamento sud ovest. Viene da un'annata del secolo ed è stato sboccato nel febbraio 2012. La nuova etichetta, proposta in un’edizione limitata di 1.500 bottiglie numerate, destinate alle migliori enoteche e al circuito della più raffinata ristorazione, sarà creata solo nelle annate eccellenti che lasciano presagire la nascita di vini di eccezionale longevità.
Un grande vino presentato come detto in uno dei luoghi simboli dell'alta qualità italiana. All'evento milanese c'erano tutti i Lunelli, quasi a rappresentare in maniera concreta l'unità di una famiglia che della qualità dello spumante ha fatto la sua mission aziendale ricordata dal presidente Matteo Lunelli. Questo spumante è forse unico in Italia e per descriverlo possiamo riprendere le parole usate da Marcello Lunelli, che giusto nel '95 cominciava muovere i primi passi nell'azienda di famiglia sotto la guida dello zio Mauro che di questa riserva è l'indiscusso padre: elegante, equilibrato, preciso, giovane e maturo, ricco, carezzevole ed elegante. Descrizione che condividiamo in pieno.
Ad accompagnare l'entrata in società di queste bollicine una cena a quattro mani organizzata da Alfio Ghezzi, chef della Locanda Marcon di Trento e da Nino di Costanzo del Capri Palace. Carote e olive, il nome del primo piatto a base di coniglio, caprino e anguilla, equilibratissimo e delicato, accompagnato da un Giulio Ferrari riserva del fondatore 2002. A questa entrè Ghezzi ha poi fatto seguire il riso mantecato con Trentingrana, mele e timo che ha avviato degustazione di Giulio Ferrari collezione 95 che si è poi abbinato al primo dei piatti di Di Costanzo, l'agnello in parmigiana di melanzane con pizza di Scarola e lasagnette di patate. Per concludere una pastiera napoletana scomposta e richiamata nei sapori da un trancio della torta tradizionale servita con Ferrari maximus Demi sec.
Con il nuovo Trentodoc nasce anche il club dei “Collezionisti Giulio Ferrari”, a cui potrà iscriversi chi avrà acquistato almeno una bottiglia di Giulio Ferrari Collezione, e che permetterà di accedere a una serie di esperienze e privilegi speciali.
Cantine Ferrarivia Ponte di Ravina - Trento
Tel 0461 972311
info@cantineferrari.it