La ristorazione e l’enogastronomia non sono ancora uno gli obiettivi di un nuovo trend di sviluppo del Paese. Il governo ha finora disatteso questo impegno e i dieci saggi nominati dal Presidente della Repubblica non ne fanno in alcun modo cenno nel loro inutile documento programmatico. Ma la questione agroalimentare è più che mai centrale e va dato atto al ministro dei Beni culturali, Lorenzo Ornaghi, di lasciare più di una traccia al prossimo esecutivo. La prima
medaglia d’argento assegnata ad un cuoco come benemerito della Cultura contiene infatti molto più di un valore simbolico. L’onorificenza attribuita all’amico
Matteo Scibilia, che non ha né le stelle né i cappelli assegnati delle guide, rappresenta nei fatti un riconoscimento a tutta la categoria. Un modo per fare uscire dall’ombra un lavoro che è centrale nell’economia nazionale, per metterlo giustamente in luce e sottrarlo agli inutili riflettori degli star-chef dei programmi televisivi.
Dopo i troppi silenzi e mancati interventi delle istituzioni, l’alimentazione se non è ancora nell’agenda delle priorità del Paese, lo è almeno a livello di valore riconosciuto. E che questo avvenga a livello della Cultura ci riempie di orgoglio perché questa è la battaglia che, insieme a Matteo Scibilia, Italia a Tavola combatte da tempo.
Lo stile di vita, il valore anche salutistico della dieta italiana (o meglio Mediterranea) e il contributo determinante nell’orientamento dei flussi turistici sono tutti fattori che contribuiscono all’economia nazionale e all’immagine (che è Cultura) dell’Italia nel mondo. Con il premio proposto dal ministro Ornaghi, il Presidente della Repubblica ha quindi elevato la ristorazione italiana al rango di Bene culturale al servizio dell’interesse generale. Una valorizzazione autentica e concreta che non passa certo attraverso forme superate come i punteggi delle guide. In questo senso Matteo Scibilia è un po’ il simbolo, e il rappresentante, di una categoria che va dai gestori delle piccole trattorie di periferia ai locali frequentati dai vip.
Ora c’è solo da augurarsi che alla medaglia di Matteo Scibilia ne seguano altre anno dopo anno e che, soprattutto, la Cucina e la filiera agroalimentare diventino uno dei punti centrali dell’agenda del prossimo governo, qualunque sia.