Dopo i casi eclatanti di quest'estate, messi in luce più volte anche da Italia a Tavola, che hanno finalmente smascherato il proliferare delle false recensioni e dei ricatti su siti come TripAdvisor, 2spaghi, Hotel.com, ora scende in campo anche Federalberghi, che ha portato un ulteriore incredibile esempio di come il mercato del turismo online sia sempre più esposto ad abusi di posizione dominante che minacciano pesantemente il settore ormai in balia di questi giochi di potere della rete.
Proprio in epoca di ridimensionamento delle Province, infatti, accade che il portale di prenotazioni alberghiere online Booking.com coni nuove città, facendo assurgere a Comune alcuni quartieri di Roma e addirittura una singola strada. è il caso, tra i tanti, di Boccea, Olgiata, Mostacciano, Torre Gaia, Borghesiana, Tor Vergata, Giardinetti, Fonte Nuova, Prima Porta, Castel di Leva.
Tutti gli alberghi di questi quartieri, che hanno stipulato con l'operatore un regolare contratto per essere prenotabili online, pagando le loro elevate commissioni, si sono visti dall'oggi al domani estromessi dalla ricerca geografica di Roma e attribuiti d'imperio geolocalizzazioni in città 'inventate” che guarda caso hanno assunto il nome del quartiere.
Ma quello più eclatante è l'esempio di un albergo che trovandosi in via di Selva Candida, zona Casalotti, si è visto inurbato nella città Selva Candida.
A parte il grave danno economico che tutti gli alberghi interessati stanno ricevendo, è fuori d'ogni dubbio che il danno principale lo stanno subendo i consumatori che vengono sviati nella loro ricerca di alberghi nella città di Roma.
In tutto il mondo, sono sempre più frequenti gli interventi delle autorità di controllo, alle quali piccole e medie imprese e consumatori sono costretti a ricorrere per difendersi dallo strapotere dei grandi players del turismo online.
LE PIÙ RECENTI SANZIONI IN MATERIA DI TURISMO ONLINE
- Roma, marzo 2011: l'Antitrust multa Expedia, Edreams e Opodo per complessivi 415mila euro.
- Parigi, ottobre 2011: il Tribunale condanna Expedia, TripAdvisor ed Hotels.com a pagare una multa da 430mila euro.
- Londra, febbraio 2012: l'Advertising Standards Authority censura Tripadvisor.
- Londra, luglio 2012: l'Office of Fair Trading accusa Expedia, Booking.com e IHG di aver fatto cartello.
- San Francisco, agosto 2012: class action contro Expedia, Booking.com, Priceline, Travelocity e alcune grandi catene.
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