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Tonno rosso importato Pericolo monossido di carbonio

La sostanza incriminata si chiama monossido di carbonio: si tratta di un additivo utilizzato per il trattamento del tonno rosso al fine di conferire un colore rosso più acceso che dura nel tempo mascherando il deterioramento. L'inviato di Striscia la notizia ha preso di mira un rivenditore romano

 
12 gennaio 2011 | 12:16

Tonno rosso importato Pericolo monossido di carbonio

La sostanza incriminata si chiama monossido di carbonio: si tratta di un additivo utilizzato per il trattamento del tonno rosso al fine di conferire un colore rosso più acceso che dura nel tempo mascherando il deterioramento. L'inviato di Striscia la notizia ha preso di mira un rivenditore romano

12 gennaio 2011 | 12:16
 

'Striscia la notizia” prende di mira il tonno rosso trattato con monossido di carbonio, che a quanto pare rischia (senza che si sappia) di essere acquistato nella grande distribuzione o consumato al ristorante. Il servizio di Max Laudadio messo in onda nella puntata di ieri, 11 gennaio, intendeva sottolineare come il tonno rosso importato dal Vietnam e lavorato con il monossido di carbonio (additivo alimentare che non è consentito utilizzare oltre certi limiti) sia una pratica pericolosa per il consumatore, in quanto tale sostanza maschera il deterioramento del prodotto: «Quando il tonno non è conservato bene - ha dichiarato il veterinario Renato Malandra, responsabile dell'unità operativa Asl del mercato ittico di Milano - si forma l'ammina che è tossica, e può essere pericolosa per le persone sensibili», cioè allergiche.

Il team di Striscia ha preso di mira un importatore romano, nei cui prodotti era stato rilevato dalle analisi chimiche effettuate un quantitativo di monossido di carbonio di 4-5 volte superiore ai limiti consentiti. Una volta interpellato il titolare dell'azienda, ha affermato di vendere il tonno principalmente nel nord Italia, «da Bologna in su». Commercia in particolare due qualità di tonno, uno naturale, di colore rosso-marrone, e l'altro trattato con monossido di carbonio, e quindi di colore rosso più acceso, «colore che non svanisce quando il prodotto si deteriora facendolo sembrare ancora buono», ha aggiunto.

Preoccupante la destinazione del tonno rosso trattato (150 tonnellate al mese, secondo quanto dichiarato dal titolare dell'azienda): viene importato dall'estero e poi venduto a grossisti che riforniscono la grande distribuzione e la ristorazione, con prezzi che vanno dai 13 euro al chilo per il prodotto trattato ai 7 euro per quello naturale.

Notizie preoccupanti, che si aggiungono alle frequenti contraffazioni alimentari che quasi quotidianamente vengono a galla nel nostro Paese e che impongono al consumatore finale una maggiore attenzione negli acquisti al supermercato e nelle scelte al ristorante. Da oggi magari staremo più attenti al colore del tonno rosso che ci apprestiamo a gustare, con la speranza che i controlli delle autorità eliminino dal mercato tutti quei prodotti potenzialmente nocivi per il nostro organismo.

Per guardare il video del servizio di Striscia la notizia clicca qui.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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