Arriva l'estate, cresce la voglia di sole e di godersi l'aria aperta. Anche da parte dei pubblici esercizi che tendono ad allargare i propri spazi verso l'esterno, alla ricerca di nuove opportunità per aumentare il business e soddisfare maggiormente il cliente. Per i bar, ad esempio, il dehors è anche un modo per connotare il locale, per favorire la socializzazione e magari trasformarsi in un lounge all'aperto, mentre per il ristorante ci si trova di fronte a un'opportunità reale di crescita… in termini di numeri, di coperti e quindi di guadagno. Occorre però distinguere tra le diverse opzioni che si presentano, perché ci sono le strutture temporanee stagionali, con ombrelloni, tavolini e sedie che a fine serata vanno radunate e tolte dallo spazio pubblico, e poi ci sono i gazebi, le pergole e le strutture chiuse che diventano dei veri prolungamenti della sala da usare tutto l'anno.
E proprio la formula "aperto-chiuso" ha fatto in molti casi la fortuna di numerosi locali. Protagonisti delle oasi di relax sono tende, ombrelloni e gazebi: soluzioni che si collocano a metà fra elementi funzionali e complementi di arredo grazie alle varianti e all'ampia scelta di materiali e tessuti messi a disposizione della aziende produttrici del settore. Un trittico che funziona: ogni locale sceglie la soluzioni più adatta e la personalizza, rendendola più o meno adattabile a specifici contesti da valutarsi caso per caso. Anche perché la legge in materia è abbastanza rigida e ogni comune detta le "sue" regole. In Italia esistono 8mila comuni con 8mila regole diverse e ciascuno fa quello che vuole (nella maggior parte dei casi). Il nostro è il Paese dei centri storici e delle piazze dove si affacciano edifici spesso di pregio architettonico, ma vive anche di turismo per il 12% del suo prodotto interno lordo e un po' di attenzione da parte degli amministratori pubblici all'arredo urbano non guasterebbe: attraverso delle linee guida precise, per strada non si vedrebbero strutture delle più svariate forme e colori e gli ambienti esterni si integrerebbero meglio con lo spazio circostante. E qualche città, in questo senso, si sta già muovendo: è il caso di Milano e del sue recente progetto di armonizzazione dell'arredo urbano e dei relativi colori in vista dell'Expo 2015.
Cosa prevede la legge
La legge definisce dehors gli spazi di ristoro all'aperto nessi ai locali di pubblico esercizio di somministrazione. Il Regolamento per l'occupazione di aree pubbliche per spazi di ristoro all'aperto prevede che s'intendono per:
a) arredo urbano: tutti gli elementi (ad es. sedie, pedane, tavoli, coperture, illuminazioni, delimitazioni) che possono essere collocati all'esterno degli esercizi pubblici al fine di creare spazi per il ristoro all'aperto;
b) dehors: l'insieme degli elementi singoli o aggregati, mobili, smontabili o facilmente rimovibili, posti temporaneamente in modo funzionale ed armonico sul suolo pubblico, o privato ad uso pubblico così come emerge dal titolo costitutivo, che costituisce, delimita ed arreda lo spazio per il ristoro all'aperto annesso ad un pubblico esercizio di somministrazione di alimenti e bevande al pubblico, come definito nella disciplina di settore. Il dehors deve essere costituito da manufatti caratterizzati da precarietà e facile amovibilità, in quanto diretto a soddisfare esigenze temporanee.
L'occupazione di suolo pubblico richiede preventivamente un'autorizzazione. Si deve quindi presentare richiesta per il rilascio della concessione all'amministrazione comunale (diversa da comune a comune e spesso variabile): tale autorizzazione può essere permanente o temporanea. Inoltre, l'installazione del depor su aree pubbliche è soggetta al canone o alla tassa per l'occupazione degli spazi pubblici. Ma c'è di più: in presenza di vincoli di tutela ambientale e monumentale determinati dalla legge 22/01/2004 n. 42, si devono ottenere preventive autorizzazioni anche da parte della sovrintendenza dei beni culturali. è il caso delle installazioni poste nei centro storici cittadini.
Ombrellone, moderno e versatile
Dimentichiamoci il tradizionale ombrellone di una volta. I modelli a catalogo dei principali produttori sono belli, estetici, funzionali per garantire un riparo ottimale e poca invasività permettendo di sfruttare al massimo gli spazi senza creare vincoli alla circolazione e al posizionamento di sedute e tavoli. Generalmente la piantana centrale è quasi sempre sostituita dalle versioni con il palo laterale, molto comoda da posizionare; c'è poi una zavorrata adeguata alla base necessaria per garantire la stabilità. L'ombrellone può ruotare e offrire una copertura a 360°, spesso tramite semplici comandi ad argano. Per aree di grandi dimensioni esistono modelli a doppia o quadrupla copertura. La struttura può essere in legno per esterni (tek trattato) in metallo verniciato o zincato per assicurare la protezione da agenti atmosferici. Tra i vantaggi di una scelta del genere c'è certamente la libertà di posizionamento, la facilità di montaggio e rimessaggio durante l'inverno, l'orientamento. Certo, però, rimane la variabile vento, che è il nemico numero uno degli ombrelloni. Ma anche qui c'è una soluzione: numerosi modelli sono dotati di valvola per lo sfogo del vento, ma nel momento in cui è molto forte l'ombrellone deve essere chiuso per sicurezza.
La tenda, ever green
La soluzione più familiare e immediata è la tenda con la struttura a bracci a pantografo, manovrabile sia manualmente sia motorizzata; può essere integrata da piantane d'appoggio mentre la struttura a tutta apertura fornisce alla tande un supporto maggiore nella parte di massimo sbalzo. Questa opzione garantisce una zona con i vantaggi delle strutture fisse (stabilità e riparo) anche se si sacrifica la flessibilità. Anche in questo caso numerosi sono i vantaggi: dalla praticità di impiego alle ampie possibilità di personalizzazione dei tessuti e dei colori fino all'installazione fissa che non vincola a operazioni di smontaggio. Ma il posizionamento è vincolato e la struttura è vulnerabile all'azione del vento: meglio prevedere una protezione soprattutto nei mesi invernali per preservare colorazione ed evitare accumuli di sporco.
Gazebi e strutture fisse, i re
Veri e propri prolungamenti della sala. Si basano su strutture che, pur soggette a un eventuale riposizionamento, sono simili a soluzioni di tipo fisso anche se molto meno vincolanti. Molte e sempre più tecnologiche le varianti: strutture ripiegabili o telescopiche in alluminio, rivestite in copertura e lateralmente con tessuti o pvc e con il montaggio simile a quello di una tenda da campeggio. Oppure gazebo modulari in legno (tek per esterni) che una volta assemblati si possono associare a veri e propri chioschi. Spesso infatti sono concepita come strutture permanenti. Per questo stile ed eleganza li caratterizzano, insieme a eccellente resistenza e stabilità. Ovvio che prevedono anche maggiori esigenze di manutenzione e un costo piuttosto cospicuo. In questo caso diventa d'obbligo anche l'arredo outdoor da scegliere e curare nei dettagli: tessuti idrorepellenti e impermeabili molto resistenti, antimacchia, oleorepelltni, anti-muffa e anti-umidità, sedute e tavoli di design. Anche il fattore estetico vuole la sua parte e quindi ci si può sbizzarrire una una scelta notevole di tessuti e colori (chiari e brillanti, vistosi o sobrii, tinta unita o colorati eccetera).
L'incognita dell'inverno
Più problematico è il mantenimento dell'efficienza e del comfort delle strutture nelle stagioni più fredde. Bisogna, infatti considerare e scegliere una copertura che sia in grado di garantire tenuta all'acqua e di sopportare il carico della neve, prendendo come valore di riferimento le precipitazioni durante la notte, in modo che al mattino un addetto possa intervenire rimuovendo manualmente la neve dalla copertura. Il suggerimento che viene dato è di mantenere riscaldato il dehors durante la notte, quando nevica, per facilitare lo scioglimento della neve sul tetto.
Per quanto riguarda il fattore riscaldamento, sono vietati i funghi a gas negli spazi chiusi, la tecnologia dei riscaldatori a infrarossi è quella comunemente adottata, anche se spesso riscalda spalle e testa lasciando le gambe al freddo. Inconveniente che si può superare con le pedane termo-radianti di nuova generazione dotate di sottile film con resistenza elettrica a basso voltaggio. Alcuni modelli di riscaldatori integrano delle lampade che possono funzionare anche in maniera indipendente dal riscaldamento. In tal modo un solo apparecchio serve in tutte le situazioni e illumina l'ambiente.
La nuova frontiera: il contract
In Italia il contract acquista il 30% dei consumi nazionali di prodotti per l'outdoor: un record a livello europeo. Hotel, ristoranti, camping, bed and breakfast, spiagge e discoteche stanno investendo sempre più nel miglioramento degli spazi all'aperto. Una tendenza determinata anzitutto da due fattori: la liberalizzazione delle licenze commerciali che ha favorito l'apertura di nuovi strutture (16.000 bar e 10.000 ristoranti) e il divieto di fumo all'interno dei locali che ha obbligato il settore a investire in dehor e spazi attrezzati a favore dei clienti fumatori.
In Italia un terzo della produzione outdoor è realizzato con resine o materiali assimilabili. Le resine (sintetiche o naturali, ad alta finitura e qualità) sono infatti adatte a resistere nel tempo alle intemperie e ai raggi ultravioletti. Il 27% della produzione è in legno, soprattutto teak naturale di alta qualità, ma anche legni tipici d'Italia (masselli trattati con oli), utilizzati per tavoli e sedie e per le strutture più tipiche dei giardini. I legni impregnati garantiscono miglior resistenza agli agenti naturali quali muffe e funghi. Metallo e plastica rappresentano rispettivamente il 18% e il 17% della produzione. In particolare, in Italia e in Europa, la plastica è sempre più sinonimo di prodotti di livello medio/basso, mentre resine, metalli, materiali naturali vari e legno sono sinonimo di produzione di medio e alto livello.
Il metallo rimane un materiale interessante perché presenta numerosi vantaggi: può essere plasmato secondo morbide geometrie, l'alluminio è leggero e resistente, l'acciaio è inox e può essere satinato (anche a mano) e il ferro è meno costoso dell'alluminio e viene richiesto sempre forgiato. In generale, i metalli vengono sottoposti a trattamenti protettivi contro l'ossidazione e poi verniciati a forno con polveri termoindurenti, così da allungarne la resistenza alle intemperie.
Rattan, vimini e bambù costituiscono il 5% della produzione. La plastica mantiene il terreno e si è molto evoluta in termini di design e di ricerca dei materiali. Molte sono le nuove soluzioni apprezzate dal mercato: le fibre sintetiche come l'hularo e il raucord, realizzati in Europa, sono antistatici, resistenti alle intemperie, ambientalmente compatibili (non hanno materia tossica, sono biodegradabili e riciclabili), sono insensibili a pioggia, gelo e raggi solari.
CRISTALTENDA
Cristaltelescopica: tenda a caduta, verticale costruita con i migliori prodotti in commercio, alluminio 60/60 spessore 1,8, cristal 650, pvc precontraint ignifugo e soprattutto certificata CE con resitenza al vento fino a 130 km/h. Adatta a chiudere porticati e gazebo, disponibile in tre colori (marrone, grigio e bianco). Un articolo che non richiede eccessiva manutenzione, semplice pulizia con panno morbido e leggermente umido, al massimo con una goccia di sapone neutro.
Risponde alle richieste di mercato del settore in quanto facilmente adattabile alle più svariate situazioni e alla sempre maggiore richiesta di creare 'zone fumatori” ed aree esterne protette da pioggia e vento specialmente in primavera e autunno.
DATURA
Ristorante Al Portico-Cremona: la trasformazione di una tipica cascinetta lombarda in un ristorante accogliente, mediante la realizzazione di vetrata pieghevoli serie Leonardo modello ZIP a libro, sul preesistente portico con colonne in mattone e travi in legno e l'installazione di finestre a taglio termico, dalle grandi dimensioni, nell'ambiente che fu il fienile. Gli ambienti si sono trasformati in vere e proprie sale, riscaldate mediante camini e stufe d'epoca, che supportate da un'adeguata fornitura di riscaldatori a raggi infrarossi, sono in grado di fornire un elevato comfort ai clienti.
Vineria da Picotti-Cortefranca: uno ampio spazio esterno, in cui si sono applicati i due principali concetti del dehors, ossia, la realizzazione di un gazebo con copertura a volta di oltre 30 mq. montato sulla pedana "My word" con struttura in alluminio e piano di calpestio in doghe di legno IPE', delimitate dai paraventi del sistema Tiziano, che possono essere facilmente rimossi o ridotti nell'altezza per migliorare l'areazione durante il periodo estivo. Il gazebo Galileo Sunlight è una struttura autoportante, molto robusta e predisposta per l'applicazione di molti sistemi per la chiusura successiva atta a un utilizzo durante tutto l'anno.
POGGESI
Ombrellone Royal: con struttura decentrata in alluminio, viteria in acciaio inox e telo in acrilico, capostipite della stirpe Poggesi, si basa sull'innovativo brevetto per gli ombrelloni con struttura laterale. Ampia la scelta dei colori sia per la struttura in alluminio che per il telo dell'ombrellone. L'ombrellone si apre con due arganelli che permettono la regolazione dell'altezza e l'apertura del telo che si può inclinare grazie ad un terzo dispositivo. Il telo con soffietto antivento rigido rialzato è ampiamente personabilizzabile con la scelta del disegno della mantovana e del colore del bordino di finitura. Può essere corredato con dei teli laterali che dal telo scendono fino a terra, delle vere e proprie pareti laterali che nel periodo invernale, lo rendono un ambiente chiuso, riscaldabile.
EMU
Emu Shade: novità per il 2010, questa famiglia di coperture da esterni realizzata dal centro ricerche di Emu in collaborazione col designer francese Christophe Pillet. Un progetto ampio e ambizioso, frutto di un'eccezionale ricerca tecnologica, in grado di sviluppare un sistema di equilibri e leve che facilitano in modo straordinario le fasi di apertura e chiusura. Materiali innovativi e design accattivante per prodotti eleganti e rifiniti, ideali per portici e verande residenziali.
Qualità, resistenza e bellezza, fanno di questi ombrelloni gli accessori perfetti per completare l'arredamento degli spazi all'aperto, anche in situazioni contract. Disponibili in diverse dimensioni, nella versione palo laterale e centrale. L'ombrellone a palo laterale ha struttura in alluminio e viterie in acciaio inox. Teli in poliestere. Sistema di apertura tramite manovella. La copertura in telo puo aprirsi con varie inclinazioni, e il palo può ruotare su se stesso permettendo al telo di ruotarvi intorno.
SCOLARO PARASOL
Galileo retrattile: nuovo modello di ombrellone a braccio con sistema di apertura retrattile che permette la facile chiusura dell'ombrellone anche in presenza di arredo.
Si tratta di un sistema rivoluzionario presente sul mercato perché Scolaro, nel progettare e sviluppare, ha tenuto conto di: apertura e inclinazione facilitata, estetica, molta attenzione nel prevedere eventuale assistenza o facile riparazione anche ad opera dell'utente finale.
Si presenta in alluminio verniciato a polveri colore antracite, colori a richiesta ed è disponibile nelle seguenti dimensioni: 3x4 oppure 3,5x3,5 m.t.
STOBAG
Jumbo: un prodotto particolare e innovativo, ideale per grandi terrazze di ambienti privati e pubblici, in quanto permette di avere un'area di ombra pari a 90m2. La tenda da sole Jumbo, è stata ideata con la tecnica a braccio telescopico per avere il telo sempre ben teso, in modo perfetto, fino a coprire una sporgenza pari a 5m. Sono presenti ben sei speciali bracci telescopici brevettati, questo per far sì che in ogni posizione ci sia la garanzia di una costante tensione del tessuto.
Questi bracci, rendono la struttura altamente stabile, fino ad una larghezza massima di 18 metri: perciò si tratta di un prodotto di qualità elevata, che unisce alla tecnologia anche un tocco di eleganza e di modernità.
UNOSIDER
Pergola Malatesta: struttura ideale per coprire grandi spazi esterni, realizzata in ferro lavorato, zincata a caldo e verniciata a polveri epossidiche color antracite. La pergola è suddivisa iper campate modulari di varie dimensioni (384x484x584 cm), assimilabili; la copertura standard è realizzata in pvc ignifugo color champagne o bianco. Unosider propone una vasta gamma di soluzioni per ogni tipo di esigenze, dal dehor estivo, con strutture più semplici ma sempre con un ottimo impatto estetico, al dehor continuato e a padiglione, per sfruttare ogni momento dell'anno, completo e curato in ogni dettaglio, in alcuni casi dei veri e propri interventi architetturali.