Da protagonista di scorpacciate infantili a legume anti-diabete. Il 2010 è stato l'anno d'oro del lupino. I semi di questo legume dal sapore antico sono finiti al centro di diverse ricerche nel campo della nutrizione, che lo hanno promosso persino come alimento in grado di ridurre il colesterolo. Ma a consacrarlo come potenziale alleato nella cura del diabete di tipo 2 è uno studio dell'Istituto scientifico universitario San Raffaele di Milano, che ha scoperto gli effetti "insulino-mimetici" di una proteina vegetale presente in abbondanza nei semi gialli.
Il lupino come l'insulina, insomma: secondo i ricercatori dell'Unità di Metabolismo-nutrizione del San Raffaele, che hanno condotto la ricerca in collaborazione con i dipartimenti di Sport, nutrizione e salute e Scienze molecolari agroalimentari dell'università degli Studi di Milano, la glicoproteina conglutina-gamma può "contribuire a migliorare il metabolismo del glucosio".
Con lo studio pubblicato sulla rivista Nutrition, metabolism & cardiovascular siseases, gli scienziati italiani hanno approfondito gli effetti di questa proteina vegetale sulla concentrazione di glucosio plasmatico, usando delle cellule precursori delle fibre muscolari di topo. I risultati supportano l'ipotesi che la conglutina-gamma giochi un ruolo importante nella regolazione dei processi di sintesi delle proteine.
In particolare, mimando l'azione dell'insulina, questa sostanza incrementa la concentrazione di proteine in grado di attivare il "trasportatore di glucosio del muscolo" (Glut-4) e di regolare il metabolismo energetico muscolare.
I dati, spiega in una nota il coordinatore dello studio e direttore dell'unità di ricerca del San Raffaele, Livio Luzi, indicano «che la conglutina-gamma, come l'insulina, facilita il reclutamento delle cellule muscolari giovani, incentivando la loro fusione in fibre muscolari mature e promuovendo un incremento della loro lunghezza e diametro». Per il suo contributo nella regolazione della crescita muscolare potrebbe avere, conclude Luzi, anche «prospettive di applicazione anche come integratore alimentare e sportivo».
Quanto alle proprietà anti-diabete, gli autori dello studio definiscono la conglutina-gamma del lupino «molto interessante per il potenziale trattamento del diabete tipo di 2 con dei vantaggi rispetto alla terapia tradizionale». Non ultimo il fatto che si tratta di un derivato naturale, «potenzialmente scevro da effetti indesiderati». Prossimo passo: approfondire le sue qualità in veste di composto insulino-sensibilizzante e aprire alla sua applicazione come farmaco, come integratore alimentare nell'obesità, e anche in altre condizioni insulino-resistenti come la sindrome metabolica.
Fonte: Adnkronos