L’esperienza francese di Ido Mariani l’ha segnato talmente tanto da voler inseguire un sogno: spumantizzare in bassa Versilia, sulle colline lucchesi intorno al lago di Massaciuccoli nel comune di Massarosa, la sua terra natia, che aveva conquistato anche il noto compositore Giacomo Puccini. Con produzione biologica certificata dal 2015, Tenuta Mariani conduce i vigneti secondo i dettami della biodinamica. Metodo Martinotti, Metodo Classico e vini fermi, siano essi bianchi o rossi, sono accomunati da una caratteristica figlia del proprio terroir sabbioso-limonoso e dalla vicinanza del mare: la sapidità.

Ido Mariani
Se al palato i vini di Ido si riconoscono per la nota salina, data dalla salsedine e dal suolo marino in cui le radici delle viti affondano, all’olfatto è la nitidezza dei profumi che affascina. Certo la sabbia ci azzecca con le bollicine, su questo non c’è dubbio, e gli anni di attività nella Champagne lo hanno letteralmente stregato, al punto di utilizzare indifferentemente i più vocati vitigni d’Oltralpe accanto ai locali Sangiovese e Vermentino.
L’evento e la sfida con la Maison Mondet
Non parliamo di un classico invito stampa, semmai di un piccolo rito che si rinnova annualmente per una ristretta cerchia di amici appassionati di bolle come noi. Location fantastica per una cena a bordo vigna a base di Pesce, Carpacci di Spada e Tonno, Formaggio Scoppolato, Lasagnetta di Scorfano e Tonno alla piastra con Torta di verdura e gli immancabili Cantuccini a chiudere. Ma il cibo è solo un mezzo, non il fine. E Ido non ha timore di mettere a confronto le sue bollicine con quelle francesi della Maison di Champagne Mondet.

Alcune delle uve della Tenuta Mariani in bassa Versilia
Due parole di introduzione per quest’ultima. La Famiglia Mondet coltiva le sue viti nei terroir di Cormoyeux e Romery, il maestro di cantina esegue tutta la vinificazione in loco. Esigenti e sensibili ai metodi di viticoltura sostenibili, lavorano quotidianamente da quattro generazioni per migliorare le loro prestazioni ambientali. Con risultati tangibili e verificabili nei 200 metri di cantine naturali in gesso a 20 metri di profondità.
Il confronto: Segreto Brut vs Champagne Mondet Dosage Zero
Primo confronto Segreto Brut vs Champagne Mondet Dosage Zero. Il Brut di Ido è un Metodo Classico 70% Pinot Nero e 30% Chardonnay con fermentazione in acciaio, maturazione in acciaio per 6 mesi e 24 mesi sui lieviti. Bollicine suadenti. Inebria il naso con fragranze di mela golden e agrume, supportate da delicati richiami di crosta di pane, nuanche di grafite e crema pasticcera. La bocca è catturata subito dalla freschezza sapida ma la profondità dell’assaggio è il preludio del caleidoscopico finale. L’ideale per i carpacci, ma provatelo anche con sushi e sashimi.

Segreto Brut vs Champagne Mondet Dosage Zero
Il Dosage Zero di Mondet è uno Chardonnay 100%. Numerosi e fini le bollicine. Il bouquet si apre con fiori d’acacia e mela cotogna, poi anice e pan brioche. In bocca colpisce l’armonia e la piacevole cremosità. La persistenza gratifica il palato e lo conduce verso un finale coerente.
Il confronto: Segreto Rosé Fut de Chêne vs Champagne Mondet Rosé
Suggestivo il secondo blocco: Segreto Rosé Fut de Chêne (significato letterale botte di rovere) vs Champagne Mondet Rosé. Ido lo ottiene da Metodo Classico interamente da uve Sangiovese fermentate e maturate in legno per 8 mesi e per 24 mesi sui lieviti. Perlage fine, elegante e persistente. Intenso e affascinante al naso dove emergono note di piccoli frutti rossi e sfumature floreali e minerali. Fresco, sapido e dal lungo finale fruttato.

Segreto Rosé Fut de Chêne vs Champagne Mondet Rosé
Il Mondet Rosé è un blend di Meunier, Pinot Nero e Chardonnay dalla bolla molto fine per una mousse cremosa e persistente. Al naso aromi di ribes e lampone cui segue uno sviluppo di note agrumate (arancia e mandarino) e spezie dolci. In bocca prevale il frutto rosso fresco, la struttura è equilibrata con un finale rotondo, fluido e radioso.
Il confronto finale: Segreto Fut de Chêne vs Champagne Mondet
Concludiamo la degustazione con il paragone fra due Fut de Chêne: Segreto vs Champagne Mondet. Tenuta Mariani lo costruisce con quote paritetiche di Pinot Nero e Chardonnay. Fermentazione controllata in acciaio per il Pinot Nero e in tonneaux per lo Chardonnay, che affina nelle cantine in tonneaux di rovere per 6 mesi. Assemblato poi con il Pinot Nero, resta in bottiglia sui lieviti per 36 mesi, con sboccatura manuale nel mese di febbraio.

Segreto Fut de Chêne vs Champagne Mondet
Lo scrigno dei profumi del Segreto si apre con mela e bergamotto, seguiti da cenni iodati, crosta di pane e ricordi di pasticceria. La bocca è affilata e al contempo equilibrata, giocata sulla marcata trama fresco-sapida che amplifica la piacevolezza di beva e il ricordo floreale. Mondet utilizza un 30% di Meunier, 30% di Pinot Nero e 40% di Chardonnay. Apertura olfattiva dal frutto discreto e etereo. Svela aromi di cannella, resina e fico. La complessità è apportata da note di vaniglia, cenni boisè e un delicato tratto tostato. Non manca una scia mentolata. Palato diretto, di struttura ampia e generosa con un finale caratterizzato da un grazioso ritorno di legno di quercia.
Né vincitori né vinti. Semplicemente la serata più effervescente dell’anno.
Via Pietra a Padule 1881 55054 Massaciuccoli (Lu)
Lun-Gio 09:00-18:00; Ven 09:00-23:00; Sab 10:30-23:00