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Consorzi Piemonte

Nasce il Comitato Tecnico Vitivinicolo Piemontese, per un futuro sostenibile

Nasce il Comitato Tecnico Vitivinicolo del Piemonte per coordinare ricerca, consorzi e imprese, promuovere sostenibilità e innovazione e rafforzare la viticoltura piemontese

 
22 novembre 2025 | 13:42

Nasce il Comitato Tecnico Vitivinicolo Piemontese, per un futuro sostenibile

Nasce il Comitato Tecnico Vitivinicolo del Piemonte per coordinare ricerca, consorzi e imprese, promuovere sostenibilità e innovazione e rafforzare la viticoltura piemontese

22 novembre 2025 | 13:42
 

Affrontare, insieme, le future sfide del mondo vitivinicolo. Un'alleanza senza precedenti segna infatti una nuova fase per la viticoltura piemontese: consorzi di tutela, enti di ricerca, università e associazioni di categoria si sono uniti per costituire il Comitato Tecnico Vitivinicolo del Piemonte. Si tratta di un organismo previsto dallo Statuto della Fondazione Agrion, che avvia un percorso condiviso di innovazione e sviluppo con un obiettivo chiaro e ambizioso: sostenere a viso aperto le tematiche  del cambiamento climatico, promuovere la sostenibilità e garantire una viticoltura sempre più resiliente e competitiva.

Nasce il Comitato Tecnico Vitivinicolo Piemontese, per un futuro sostenibile

Un calice di Barolo, eccellenza della produzione vitivinicola piemontese

Progetto Innoagri e finanziamenti per la viticoltura piemontese

L’iniziativa nasce nell’ambito del progetto Innoagri, incubatore di idee e punti di ascolto per l'innovazione viticola piemontese, finanziato con fondi Feasr della Regione Piemonte, di cui Vignaioli Piemontesi è capofila. A Castagnito, nella sede di Vignaioli Piemontesi, si è svolta la prima riunione del Comitato, nel corso della quale è stato presentato il primo censimento delle infrastrutture e delle attività di ricerca in ambito vitivinicolo in Piemonte.

Il quadro emerso mostra un territorio ricco di competenze, progetti e potenzialità, ma anche la necessità di coordinare le risorse esistenti, evitare progetti-doppioni e rafforzare la collaborazione tra i diversi attori del settore. L’obiettivo condiviso è sviluppare soluzioni innovative per il miglioramento genetico delle varietà viticole, la gestione sostenibile dei vigneti e l’efficienza dei processi di vinificazione. 

Alla riunione, svoltasi sotto il coordinamento di Fondazione Agrion e della Vignaioli Piemontesi hanno partecipato i principali enti di ricerca e rappresentanti del comparto produttivo. Università e addetti al settore. Durante l’incontro è stata inoltre ribadita l’importanza di un coordinamento per lo sviluppo e l’innovazione vitivinicola, pensato per mettere in rete competenze, strutture e risorse, favorendo la condivisione di progetti e strategie, e facilitando l’accesso a finanziamenti pubblici e privati. 

Sinergia tra enti scientifici, consorzi e produttori

Grazie alla sinergia tra enti scientifici, consorzi e associazioni di produttori, il tavolo si prefigge di diventare il motore dell’innovazione condivisa, capace di guidare il settore vitivinicolo piemontese verso un futuro più competitivo, digitale e sostenibile.I partecipanti hanno concordato sull’importanza di attivare programmi di formazione rivolti ai viticoltori, condividere dati e buone pratiche e monitorare i progressi in ciascuna area di intervento.

Nasce il Comitato Tecnico Vitivinicolo Piemontese, per un futuro sostenibile

La sede di Vignaioli Piemontesi a Castagnito

Un primo passo concreto e necessario sarà la presentazione ai Consorzi di Tutela delle linee di ricerca attive in Piemonte, per raccogliere le esigenze di innovazione espresse da viticoltori ed enologi e orientare in modo mirato le future attività di ricerca e sviluppo. Questo confronto tra i diversi attori del settore vitivinicolo permetterà la presentazione alla Regione Piemonte di una proposta progettuale condivisa, con l’obiettivo di attrarre nuove risorse destinate alla ricerca e allo sviluppo.

Valorizzazione delle strutture e competenze piemontesi

L’obiettivo finale è valorizzare al massimo le strutture e le competenze già presenti sul territorioconsolidare il coordinamento tra enti di ricerca, Regione e imprese del settore, e facilitare il trasferimento delle conoscenze alle aziende vitivinicole.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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