Epokale 2017: il Gewürztraminer che affina sette anni nella miniera di Ridanna

L’occasione della presentazione dell’ultimo millesimo dell’Epokale 2017 Tramin ci ha fornito l’occasione per ri-apprezzare le calibrate creazioni gastronomiche di Claudio Mengoni, Executive Chef del Ristorante Borgo San Jacopo di Firenze, una stella Michelin. Nell’elegante e suggestivi spazi del locale affacciato sul Lungarno di Borgo San Jacopo, con splendida vista sul Ponte Vecchio e gli Uffizi, sono sfilati tre suoi piatti scelti per l’occasione, pensato per l‘abbinamento ad altrettanti evergreen della cantina di Termeno, il Nussbaumer Gewürztraminer 2021, il Troy Chardonnay Riserva 2021 e il Terminum Gewürztraminer Vendemmia Tardiva 2023.

Epokale 2017 e gli altri vini in degustazione

L’anteprima del pranzo è stato il momento di togliere simbolicamente il drappo all’Epokale 2017 che, per incrementare ancor più la suspence è stato associato alla cieca ad altri quattro calici. Ovvero l’Epokale 2015 più tre cru alsaziani di cantine di grande prestigio come Weinbach, Albert Mann e Zind Humbrecht, sempre 100% Gewürztraminer con differenti tipologie ed interpretazioni ma tutti dello stesso millesimo 2017 come Epokale velato. Per la precisione l’Altenbourg Gewürztraminer Vin d’Alsace AOC 2017 di Weinbach (con 103 g/l di residuo zuccherino), il Gewürztraminer Vin d’Alsace AOC 2017 di Albert Mann (con 32 g/l di residuo zuccherino) e infine Turckheim Gewürztraminer Vin d’Alsace AOC 2017 di Zind Humbrecht (con 62 g/l di residuo zuccherino).

Epokale 2017 di Cantina Tramin, rappresenta il nuovo millesimo dell’esclusivo Gewürztraminer Spätlese Alto Adige Doc affinato quasi sette anni nelle viscere, nel buio e nel silenzio assoluto della Miniera di Ridanna Monteneve ad oltre 2.000 metri s.l.m. Prodotto in sole 2.150 bottiglie, l’Epokale 2017 si pone come punta di diamante di un percorso nato con le pluripremiate versioni d’eccellenza del Nussbaumer e del Terminum, ma con il preciso intento di Willi Stürz, il mitico enologo nonché direttore tecnico della Tramin, di ridisegnare ed attualizzare i canoni stilistici ed espressivi del vitigno, sfidando, anno dopo anno, le singolari caratteristiche evolutive del Gewürztraminer.

Vinificazione e caratteristiche tecniche

A partire dal millesimo di esordio 2009, premiato con i 100/100 punti di Robert Parker-The Wine Advocate, la storica cantina di Termeno ha proseguito sotto la guida di Willi Stürz, da 35 anni enologo oltre che direttore tecnico della Tramin, con continue sperimentazioni, osservazioni e analisi, sfociate in una ricerca della Fondazione Mach che ha confermato le ragioni della potenzialità evolutiva e aromatica del Gewürztraminer con il trascorrere del tempo.

Dal punto di vista tecnico Epokale 2017 svolge una fermentazione a 18°C per oltre quattro settimane, a cui segue un raffreddamento a 5°C per 10 giorni. Successivamente viene travasato in un piccolo contenitore d’acciaio dove rimane a contatto con i lieviti per altri otto mesi, con sfecciatura del mosto per sedimentazione naturale. Dopo l’imbottigliamento, l’affinamento al buio totale della miniera di Ridanna Monteneve, a 4 km dall’imbocco e a 450 metri sotto la montagna, ad una temperatura di 11 gradi ed una umidità del 90%, dove rimane per quasi sette anni.

Note di degustazione

Frutto dei selezionatissimi grappoli di due parcelle di vecchie vigne di Gewürztraminer situate a circa 430 m di altitudine su terreni di ghiaia calcarea e argilla con sottofondo di porfido nei pressi del Maso Nussbaumer, Epokale 2017 si propone nel calice con un suadente e intenso giallo dorato che al naso propone una palette olfattiva di grande ampiezza e intensità. Si spazia dalle tipiche note di rosa, frutta esotica gialla matura (mango, maracuja), litchi e melone a sbuffi di erbe aromatiche (salvia e timo) e zafferano, chiudendo con un complesso profilo speziato di chiodi di garofano, pepe bianco, zenzero, noce moscata e cannella.

Con un residuo zuccherino di circa 66 g/l e un’acidità di 5,2 g/l, al palato Epokale 2017 è un Gewürztraminer corposo, profondo, speziato, incredibilmente succoso ed intenso, potente quanto bilanciato, con una evidente e profonda mineralità che lo rende ancor più seducente, avvolgente e d’infinita persistenza. Quanto agli abbinamenti si presta ad associarsi ai tradizionali dolci altoatesini come lo strudel di mele o di albicocca e la torta di prugne, dessert che non difettando di note fresche e lievemente acidule si integrano alla perfezione con la sua leggiadra opulenza.

Ma anche a portate salate che si caratterizzano per note speziate e dolci come il Filetto di cervo con salsa ai frutti rossi oppure formaggi cremosi come l’Appenzeller o il Taleggio. Un bianco che, a dispetto gli otto anni passati dalla sua vendemmia, non disegna di trascorre qualche altro anno di affinamento nella propria cantina per valorizzare ulteriormente le caratteristiche evolutive del Gewürztraminer, vitigno che Willi Stürz padroneggia quanto gli spazi di casa sua.

Gli abbinamenti gastronomici

Ad aprire le danze, la “Tartare di ricciola con avocado e mandorle tostate” che ha messo in evidenza la mano “minimalista” di Mengoni, capace di esaltare la materia prima della ricciola con semplici tocchi che potevano apparire quasi decorativi ma che completavano l’immediatezza gustativa della portata.

Dal canto suo il Nussbaumer Gewürztraminer 2021 si è dimostrato il perfetto compagno di viaggio dell’entrée, con la sua freschezza e sapidità, contraddistinta dal bouquet di fiori bianchi, frutta gialla esotica e speziato di zenzero e noce moscata, a pulire il palato senza sovrastare la proverbiale delicatezza della ricciola.

Per il secondo piatto, il “Rombo chiodato, puntarelle, mandorle e prosciutto di Parma”, l’abbinamento scelto è stato con il Troy Chardonnay Riserva 2021. Dei tre sicuramente il piatto più creativo di Mengoni, presente anche nel menù alla carta, dove la morbida consistenza a dominante dolce, accentuata dalla sorta di glassatura del rombo chiodato si incastonava con grande efficacia all’amaro, al croccante e al sapido del trittico puntarelle, mandorle e prosciutto di Parma. In questo caso la struttura e l’aromaticità del Troy, anche se ha svolto perfettamente la sua funzione di bordone dell’insieme, ha forse un tantino sovrastato la delicatezza del rombo, tanto che alla prova incrociata con il Nussbaumer ci è parso, a nostro personale gradimento, un abbinamento più risonante.

Chiusura in dolcezza con l’opulento Mont Blanc di Chantilly alle castagne, croccante alle noci Pecan, crema e gelato al Terminum con abbinamento “doveroso” con il Terminum Gewürztraminer Vendemmia Tardiva 2023. Un tripudio di rimandi golosi a cui la dolcezza pastosa del Mont Blanc si è rifugiata nella nettante e avvolgente acidità del Terminum con una sorta di palleggio tennistico... finito al tie-break e al necessario caffè di commiato.

Cantina Tramin

Strada del Vino 144 39040 Termeno (Bz)

Tel +39 0471 096634