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Il tempo come ingrediente segreto: i vini di Montina che sfidano le epoche

In Franciacorta, la famiglia Bozza ha costruito una storia di passione e ricerca continua. Montina celebra la longevità dei suoi vini, mostrando come il tempo possa diventare un alleato nella costruzione dell’eccellenza

 
22 ottobre 2025 | 10:55

Il tempo come ingrediente segreto: i vini di Montina che sfidano le epoche

In Franciacorta, la famiglia Bozza ha costruito una storia di passione e ricerca continua. Montina celebra la longevità dei suoi vini, mostrando come il tempo possa diventare un alleato nella costruzione dell’eccellenza

22 ottobre 2025 | 10:55
 

Innanzitutto la location, come usa dire in italiano rettificato: la Franciacorta è quel territorio “appoggiato” sulle spalle della città di Brescia, in vista del lago d’Iseo, che da sessant’anni si offre al pubblico nazionale e internazionale come patria del metodo classico italiano. In questa nuova (o quasi) frontiera dello spumante di qualità troviamo tante aziende grandi e piccole, famosissime e/o semisconosciute, tra cui spicca Montina Franciacorta, a Monticelli Brusati.

Il tempo come ingrediente segreto: i vini di Montina che sfidano le epoche

Montina: incastonata nella Franciacorta

Non il solito sito agroindustriale occupato da botti e presse, variamente configurate: siamo invece di fronte a 12.000 metri quadrati di proprietà tra l'azienda vitivinicola, l'Enoteca con wine shop, la storica Villa Baiana del XVII secolo e una Galleria d’Arte Contemporanea, sempre all’interno della cantina, nel cui complesso possono svolgersi eventi aziendali, team building e matrimoni. La cantina scavata nella collina si estende per 7.500 mq, mentre i vigneti spaziano su 72 ettari, suddivisi tra le varietà Chardonnay e Pinot Nero e distribuiti in sette comuni: Gussago, Monticelli Brusati, Ome, Provaglio d’Iseo, Passirano, Rodengo Saiano e Rovato. La produzione di spumante metodo classico Franciacorta ammonta a 450.000 bottiglie annue: dai pregiati Franciacorta Satèn, Rosé Demi Sec ed Extra Brut al meritevole Quor - Chardonnay 55%, Pinot Nero 45% e affinamento in bottiglia per 72 mesi - prodotto in edizione limitata, utilizzando solo le prime spremiture dei vigneti più longevi della cantina.

Un viaggio tra storia e territorio

Turisti ed enocuriosi dovranno investire un po’ di tempo per passeggiare, ascoltare, degustare e capire i dati essenziali, anche storici: noi abbiamo approfittato di una degustazione di annate importanti, classiche, che gli storici classificheranno come storiche se il tempo darà una mano, per farci spiegare le vicende aziendali da Michele Bozza, il vertice di quest’azienda a conduzione familiare.

Il tempo come ingrediente segreto: i vini di Montina che sfidano le epoche

La produzione di spumante metodo classico Franciacorta ammonta a 450.000 bottiglie annue

«L’avventura ha inizio nel 1982 - racconta il Presidente di Montina Franciacorta - quando i fratelli Gian Carlo, Vittorio e Alberto Bozza decidono di acquisire le tenute Montina con un’idea in testa: diventare protagonisti nel mondo della Franciacorta, territorio che stava allora affermandosi come uno dei più innovativi nel panorama enologico internazionale. Cinque anni dopo, nel 1987, la prima vendemmia, e a stretto giro il sogno diventa realtà con la prima bottiglia di Franciacorta Montina. Fino ad arrivare, nel giro di quarant’anni, all’azienda polifunzionale di oggi, in cui assieme agli altri membri della famiglia si cerca di gestire al meglio questo patrimonio di bellezza e cultura enologica».

Il clima mediterraneo della Franciacorta

«Un ruolo essenziale lo gioca il clima, influenzato dalle colline moreniche circostanti e dal lago d’Iseo: oggi, a metà ottobre, si può stare all’aperto in camicia, tant’è vero che nei dintorni crescono gli ulivi e le temperature possono dirsi mediterranee, dipendenti anche dalle correnti fresche che s’insinuano tra le vallate prealpine poco distanti e arrivano fin qui. Un territorio poco esteso, eppure estremamente diversificato; le morfologie dei terreni si differenziano, così come i microclimi, resi unici dall’esposizione, dall’altura, dalla vicinanza alle acque del lago; è per questo che gli impianti sono disseminati su sette e più areali diversi, per cogliere il meglio di ogni sottozona».

L’esperienza in calice: la degustazione delle annate storiche

Che deve ritrovarsi nei calici arricchiti dal perlage, se no è tutto inutile: il clima e la storia, la famiglia e gli investimenti. La prova del nove è dunque affidata all’esperienza di Nicola Bonera, sommelier e formatore AIS di lunga data, che ha proposto a un piccolo gruppo di giornalisti ed esperti un Montina Franciacorta Satèn 2009 presentato in due diverse epoche di sboccatura, 2013 e 2025, e il Montina Franciacorta Brut Millesimato 2009, anch’esso servito nel confronto tra la sboccatura 2015 e quella 2025. La 2015 si offre al pubblico con le sue note speziate, quasi di maraschino, riconducibili all’influenza del Pinot Nero; le bollicine rimangono cremose, in bocca sapori biscottati si alternano a ricordi di miele e mela cotogna. Una complessità molto ben gestita, che puoi aspettarti da bottiglie di questo livello.

Il tempo come ingrediente segreto: i vini di Montina che sfidano le epoche

Montina: i vini degustati

Il Satèn, 100% Chardonnay (di cui il 35% fermentato in legno), racconta la setosità e la finezza che solo il tempo può regalare. La versione 2013 mette ancora in luce un’apprezzabile sapidità, unitamente a bollicine quasi evanescenti, la cui leggerezza non influenza negativamente l’assaggio: il bicchiere è suadente in sé e per sé. A completare il percorso, il Brut Millesimato 1998, disponibile nelle versioni con sboccatura 2003 e 2025: un arco temporale che spazia da 46 a 316 mesi di affinamento sui lieviti, autentico frammento di storia enologica e testimonianza di come pazienza e cura possono trasformare il Franciacorta in un’esperienza sensoriale unica.

Il tempo come ingrediente segreto: i vini di Montina che sfidano le epoche

Montina: la degustazione

L’altra arte: la Galleria e Remo Bianco

Ma non si può lasciare la culla dorata del Franciacorta senza un affondo relativo alla seconda forma d’arte coltivata dalla famiglia Bozza: nello specifico, il patrimonio storico territoriale che vive nelle tenute aziendali si esprime nobilmente nelle sale della Galleria di Arte Contemporanea, così come nell’esposizione permanente delle opere dell’artista Remo Bianco (1922-1988). Le sue opere, tra quadri e sculture, sono disposte nei diversi ambienti, dalla cantina alla Villa. La Galleria accoglie anche opere di artisti nazionali e internazionali offrendo un’esperienza culturale unica nel suo genere. Dal cortile alla bottaia, fino al luogo di riposo delle bottiglie di Franciacorta, si respira la bellezza dell’arte figurativa, declinata in opere e installazioni che adornano ogni ambiente, rendendo la visita in azienda un vero e proprio percorso sensoriale.

Via Baiana 17 25040 Monticelli Brusati (Bs)
Tel +39 030 653278

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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