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Carmignano Docg, Tenuta di Capezzana celebra il Vin Santo con una verticale

Dal 1716 ad oggi, il Carmignano Docg racconta secoli di vinificazione. Tenuta di Capezzana celebra questa storia con una degustazione di sei annate (dal 1985 al 2017) del suo iconico Vin Santo

 
18 gennaio 2025 | 09:30

Carmignano Docg, Tenuta di Capezzana celebra il Vin Santo con una verticale

Dal 1716 ad oggi, il Carmignano Docg racconta secoli di vinificazione. Tenuta di Capezzana celebra questa storia con una degustazione di sei annate (dal 1985 al 2017) del suo iconico Vin Santo

18 gennaio 2025 | 09:30
 

La denominazione Carmignano Docg è una delle più antiche e prestigiose d'Italia, con una storia che affonda le radici nei secoli. La storia del Carmignano come zona di eccellenza vinicola risale al 1716, quando il Granduca di Toscana Cosimo III de' Medici inserì il Carmignano tra le quattro aree vinicole protette da un decreto ufficiale, insieme al Chianti, al Pomino e alla Val d'Arno di Sopra. Si tratta di una delle prime leggi al mondo volte a delimitare e proteggere una specifica area di produzione vinicola, un vero precursore delle moderne denominazioni di origine. E la Tenuta di Capezzana ne rappresenta uno dei produttori più in vista.

Carmignano Docg, Tenuta di Capezzana celebra il Vin Santo con una verticale

Tenuta di Capezzana si trova a Carmignano

Carmignano Docg, il territorio

La zona di produzione del Carmignano Docg è relativamente piccola e comprende i comuni di Carmignano e una parte di Poggio a Caiano, in provincia di Prato. Questo territorio è caratterizzato da un microclima favorevole, grazie alla vicinanza del Monte Albano e alla protezione dalle correnti fredde, che consente alle uve di maturare in modo ottimale.

Carmignano Docg, Tenuta di Capezzana celebra il Vin Santo con una verticale

La zona di produzione del Carmignano Docg è relativamente piccola

I terreni, che sono composti principalmente da argille e calcare, ricchi di minerali, conferiscono ai vini struttura e complessità. Il risultato è un equilibrio perfetto tra eleganza e potenza, che distingue il Carmignano dagli altri grandi rossi toscani. Questo piccolo territorio situato a ovest di Firenze rappresenta un esempio straordinario di come la tradizione vitivinicola possa mantenere la propria identità nel tempo, pur innovandosi per soddisfare i gusti contemporanei.  In questo contesto si colloca la storica azienda di Tenuta di Capezzana, di proprietà della famiglia Contini Bonacossi dal 1920, che segna con il 1925, il primo anno di produzione del vino “Villa di Capezzana”.

Tenuta di Capezzana, la storia

Una realtà arrivata oggi alla quinta generazione, che continua a custodire la storia di questo territorio e preservarne la memoria. Capezzana è un simbolo della continuità tra passato e presente, dove l'antico sapere artigianale si intreccia con la modernità per creare vini che raccontano la terra da cui provengono. Tra le loro produzioni spicca il Vin Santo di Carmignano, un'autentica magia dell'enologia italiana.

Tenuta di Capezzana, il Vin Santo

Il Vin Santo è da sempre parte della cultura toscana, un vino che nasce dalla pazienza, dalla dedizione e dal tempo. A Capezzana, questa tradizione è stata elevata a vera e propria arte, dove ogni bottiglia racchiude non solo il sapore della Toscana, ma anche la passione e l'impegno di una famiglia che da generazioni si dedica con amore al vino. Benedetta Contini Bonacossi è l'enologa della famiglia, e dalle sue parole emerge la sua dedizione e passione nei confronti dei vini che produce e in particolare del Vin Santo, dove la pazienza e la cura sono gli ingredienti indispensabili per vedere esprime le uve di Trebbiano e San Colombano e trasformarsi in Vin Santo.

Carmignano Docg, Tenuta di Capezzana celebra il Vin Santo con una verticale

Benedetta Contini Bonacossi, enologa di Tenuta di Capezzana

Da sempre un vino prezioso, legato ai concetti di famiglia e ospitalità, che la famiglia Contini Bonacossi ha voluto raccontare attraverso un viaggio nella sua storia, in sei annate del loro Vin Santo di Carmignano Riserva, in una verticale che partono dal 1985 fino all'ultimo nato il 2017. Un vino la cui produzione annua supera raramente le seimila bottiglie da 375 cl., e che ha non poche difficoltà nei consumi, vista la tendenza a bere meno, e consumare in modo ridotto soprattutto tipologie di vini relegate sempre al fine pasto. Ma nel caso della famiglia Contini Bonacossi, questo vino ha successo e trova spazio soprattutto nel mercato inglese e non da ultimo quello nazionale.

Tenuta di Capezzana, la degustazione

La degustazione ha visto protagoniste le annate: 1985, 1996, 2001, 2007, 2013 e 2017, caratterizzando ciascuna annata dal racconto di un episodio e dall'andamento climatico. Un'esperienza unica e di grande coinvolgimento, che ha evidenziato come il Vin Santo di Carmignano Riserva di Capezzana non sia solo un vino dolce, bensì un simbolo di tradizione, qualità e amore per la terra. Ogni sorso è un viaggio sensoriale che trasporta chi lo degusta tra le colline del Carmignano, in un'atmosfera di calma e bellezza senza tempo.

Doc Vin Santo di Santo di Carmignano Riserva di Capezzana 1985

Dopo i primi 3 mesi dell'anno molto piovosi, è seguito un aprile abbastanza asciutto mentre le precipitazioni sono tornate in maggio e in agosto, per proseguire con un settembre e un ottobre completamente asciutti, che hanno consentito una perfetta maturazione delle uve dato che il terreno non presentava carenze idriche. Un'annata che ha visto una produzione di sole 4.890 bottiglie. Nel calice troviamo un vino di grande finezza espressiva, che profuma di fichi caramellati e di miele chiaro di acacia, nocciola e melassa. Un vino di buona pulizia al palato, piacevolmente fresco e davvero sorprendente.

Carmignano Docg, Tenuta di Capezzana celebra il Vin Santo con una verticale

Le sei annate di Vin Santo degustate

Doc Vin Santo di Santo di Carmignano Riserva di Capezzana 1996

Inizio primavera fresco con leggero ritardo del germogliamento, recuperato in fase di fioritura. L'estate ha avuto un andamento regolare, interrotto a metà agosto con l'arrivo delle piogge, che hanno rallentato la maturazione. Un'annata che ha anche visto una produzione superiore alla media con 7.467 bottiglie. Nel calice ritroviamo un colore e una densità di impronta maggiore, con tinte di ambra scuro, con note più terrose, di sottobosco, noce, castagna tostata e alloro.

Doc Vin Santo di Santo di Carmignano Riserva di Capezzana 2001

L'andamento stagionale ha confermato la tendenza degli anni precedenti. A un inverno mite, con poche giornate fredde, è seguita una primavera anticipata, con un conseguente anticipo vegetativo, accompagnata da qualche giornata fredda ed a sporadiche gelate che ci hanno danneggiato solo in maniera marginale. Il 2001 è stata un'annata eccezionale, per la qualità complessiva dell'uva. Un vino che ha avuto un appassimento più lungo, che è durato fino al 6 febbraio. Anche in questo calice le tinte di colore sono più scure e la densità è maggiore; i profumi che emergono giocano sul registro speziato con cenni di caramella al miele e orzo, panforte e note di frutta a guscio, dalla noce alla castagna del prete.

Doc Vin Santo di Santo di Carmignano Riserva di Capezzana 2007

Un inverno mite con temperature sopra la media e piovosità sotto la norma ci ha condotti verso una primavera mediamente asciutta e calda che ha permesso uno sviluppo vegetativo rapido ed uniforme. Un settembre asciutto che ha permesso un ottimale maturazione degli acini. Anche in questo calice ritroviamo una grande densità al palato e una vera e propria esplosione di spezie.

Carmignano Docg, Tenuta di Capezzana celebra il Vin Santo con una verticale

Ogni sorso di Vin Santo è un viaggio che trasporta tra le colline del Carmignano

Doc Vin Santo di Santo di Carmignano Riserva di Capezzana 2013

Durante l'inverno e l'inizio della primavera, si è verificataun'abbondanza di piogge, ma con l'arrivo di maggio il tempo è cambiato a favore della cantina in una primavera calda e asciutta. La fase dello sviluppo vegetativo è stata molto buona, ma l'invaiatura è arrivata piuttosto tardi e ha portato ad un inizio di vendemmia ritardato rispetto alla media. L'appassimento si è prolungato fino al 10 febbraio 2014. Un'annata a dir poco “magica” come racconta Benedetta, che per una circostanza davvero inusuale viene anche ricordato come il vino della farfalla. Ritorna il cambio di colore che vira verso un ambra più chiaro; all'olfatto si ritrovano note fini di mandorle pralinate, fichi e tamarindo. Di grande piacevolezza, profondità e freschezza nel sorso.

Doc Vin Santo di Santo di Carmignano Riserva di Capezzana 2017

Un'annata che ha come elemento chiave l'estrema variabilità meteorologica. Le rese sono risultate molto basse, ma nel complesso un'annata caratterizzata da vini pieni e ricchi, con incredibile potenza, struttura e lunghezza. La selezione dei grappoli per il Vin Santo è iniziata anticipatamente il 12 settembre e, anche per effetto della grande concentrazione risultata su pianta l'appassimento si è concluso il 22 Dicembre. Un vino coinvolgente e di grande prospettiva, che profuma di arancia candita, chinotto e tamarindo. Al palato, è avvolgente e vellutato, con una perfetta combinazione tra dolcezza e freschezza, sostenuta da un'acidità che ne bilancia la struttura e lo rende straordinariamente elegante. 

Via Capezzana 100 59015 Carmignano (Po)
Tel +39 055 8706005

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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