Anche quest'anno, presso l'hub “Identità Golose” di Milano, il gruppo Argea presenta alla stampa i suoi cavalli di battaglia enologici. Nato nel 2021 dalla fusione di Botter spa e Mgm Mondo del Vino spa, Argea si è subito posto l'obiettivo di diventare l'acceleratore del vino italiano nel mondo. Il Gruppo, che da marzo 2023 si allarga accogliendo anche Cantina Zaccagnini, integra realtà diverse in un progetto comune fondato su qualità, sviluppo e sostenibilità e punta a coinvolgere i protagonisti del settore enologico italiano, con i loro territori, culture, persone e tecniche produttive, valorizzandone allo stesso tempo le identità. Aggregare, dunque, per competere sui mercati internazionali, raggiungendo una massa critica che per dimensioni, struttura e capacità produttiva possa far crescere il peso del vino italiano nel mondo. Grandi ambizioni, fatturati corrispondenti: 438 milioni nel 2023, a dimostrazione del fatto che la ricerca dell'eccellenza non può essere appannaggio dell'artigiano sotto casa e basta, senza concedere nulla ai grandi numeri.
A Milano, Argea ha presentato alcune delle sue eccellenze enologche
Argea, quattro cantine in mostra
A Milano, introdotte dall'ambasciatore del vino Filippo Bartolotta e supportate dalla competenza degli enologi Stefano Ricagno, Federica Lauterio e Scipione Giuliani, sono approdate al banco d'assaggio le bottiglie di quattro cantine del gruppo, e cioè Cuvage, Zaccagnini, Poderi Dal Nespoli e Ricossa: un viaggio in Italia che sa di bianco e di rosso (per tacer dell'orange), tanti diversi terroir ad alta vocazione interpretati attraverso grandi vitigni che, grazie alle filiere territoriali di provenienza, possono tradursi in una seducente proposta di vini italiani da apprezzare per valore e tipicità.
Sono approdate al banco d’assaggio le bottiglie di quattro cantine del gruppo: Cuvage, Zaccagnini, Poderi Dal Nespoli e Ricossa
Cuvage
La casa spumantiera Cuvage ha tenuto banco per prima: in un territorio che si estende dal Monferrato alle Langhe l'obiettivo di Cuvage, fondata nel 2011 ad Acqui Terme, è interpretare in chiave moderna l'antica tradizione spumantistica nata in Piemonte nel 1895. Tra i risultati ottenuti, il primato del Cuvage Asti Docg “Acquesi” che per tre volte è stato proclamato Campione mondiale degli spumanti aromatici al concorso “Champagne & Sparkling Wine World Championships” 2019, 2020 e 2022. L'Alta Langa Docg Brut millesimato 2020 in degustazione si è rivelato fresco ed agile: realizzato con un blend di uve di Pinot Nero e Chardonnay attentamente selezionate, offre al naso profumi fruttati e floreali che accompagnano cenni di crosta di pane e nocciole.
Zaccagnini
La Cantina Zaccagnini nasce nel 1978 tra le colline di Bolognano, nel suggestivo contesto naturalistico del pescarese, in Abruzzo. Espressione di storia e cultura locali, i vini prodotti da Cantina Zaccagnini mettono in luce la diversità di una terra straordinaria come l'Abruzzo, coniugando l'amore per il vino con l'arte, come narra lo slogan che la caratterizza: “Il vino, arte dell'uomo”. Il più loquace dei tre vini presentati dagli abruzzesi è stato forse il San Clemente Trebbiano d'Abruzzo Doc 2023: di un bel paglierino con evidenti riflessi dorati, intenso e fragrante con ampio bouquet di fiori d'acacia e frutta matura a polpa bianca. Un trebbiano-non-trebbiano poiché, se la memoria non ci tradisce, è difficile trovarne di così opulenti e profumati.
Argea, i vini degustati
Poderi Dal Nespoli
Un po' “sui generis” anche l'orange wine Rubicone Igt Bianco 2023 di un'altra cantina del gruppo, Poderi Dal Nespoli. A causa della macerazione delle bucce nel mosto, questa tipologia presenta di solito un corredo aromatico che ricorda il passito, e certe volte risulta così ampio da partire dal sentore di geranio, attraversare frutti e spezie in sequenza per arrivare ad una vena di ossidazione. Ma il Rubicone di Poderi Dal Nespoli sta lì per dire la sua, diversa dagli altri: lo potremmo classificare come un “entry level” per chi voglia avvicinarsi in punta di piedi al mondo aranciato degli orange wines. Ci troviamo le note erbacee, anice stellato, ginepro, frutta candita, albicocca, miele, tutto ben presente ma gestito con grande charme: senza invadenze, senza volontà di stupire.
Ricossa
E chiudiamo la rassegna con Ricossa: situata nelle aree più vocate di Langhe, Roero e Monferrato, territorio riconosciuto “patrimonio dell'Umanità Unesco”, nasce nel 2004 a Castel Boglione. E si rende subito protagonista della rinascita moderna del Barbera, grazie ad una filiera controllata su tutta l'area a denominazione, che sa esprimere grandi firme come il Nizza Docg “Noceto” (100% Barbera) e l'Acqui Docg Rosé “Sei Anime” (100% Brachetto). Quanto al primo, la vendemmia 2019 dà vita a un rosso rubino intenso, tendente al granato con l'invecchiamento. Affinato per 18 mesi di cui 6 in legno, si offre intenso al naso, con eleganti sentori balsamici di timo e salvia e un finale di liquirizia e vaniglia, appena striato di cacao. Ben presente l'acidità, che apre le porte a un invecchiamento rassicurante e gustoso.