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Riconoscimento

Premio Masi 2024 per la Civiltà del Vino a Donatella Cinelli Colombini

Premio Masi 2024 è andato anche a Riccardo Illy, imprenditore, allo scultore Arcangelo Sassolino, all'ambientalista Sara Segantin, uniti dall'obiettivo di promuovere una visione sostenibile e inclusiva di bellezza

 
26 ottobre 2024 | 15:12

Premio Masi 2024 per la Civiltà del Vino a Donatella Cinelli Colombini

Premio Masi 2024 è andato anche a Riccardo Illy, imprenditore, allo scultore Arcangelo Sassolino, all'ambientalista Sara Segantin, uniti dall'obiettivo di promuovere una visione sostenibile e inclusiva di bellezza

26 ottobre 2024 | 15:12
 

A Verona si è celebrato il 43° Premio internazionale Masi, che quest’anno ha voluto esaltare il tema della bellezza come strumento di rigenerazione dei territori e dei valori umani. Donatella Cinelli Colombini, figura di spicco nel turismo enologico italiano, ha ricevuto il prestigioso Premio Civiltà del Vino per il suo impegno nel promuovere l'armonia tra territorio, vino e cultura.

Premio Masi 2024 per la Civiltà del Vino a Donatella Cinelli Colombini

Donatella Cinelli Colombini ha ricevuto il prestigioso Premio Civiltà del Vino

Premio Masi, gli altri premiati dell’edizione 2024

Oltre a Donatella Cinelli Colombini, il Premio Masi 2024 ha onorato altre figure di rilievo come Riccardo Illy, imprenditore, lo scultore Arcangelo Sassolino, e l’ambientalista Sara Segantin, tutti uniti dal comune obiettivo di promuovere una visione sostenibile e inclusiva di bellezza.

Donatella Cinelli Colombini: il turismo del vino tra armonia e integrità

Cinelli Colombini ha espresso gratitudine per l’onorificenza ricevuta, condividendo la sua visione di bellezza come “arma” per valorizzare i territori interni e contrastare l’abbandono delle aree rurali. La sua missione è chiara: fare del turismo del vino un veicolo per armonizzare passato e presente, rispettare la natura e offrire esperienze che soddisfino i visitatori anche a livello emotivo. «Mi sento intimidita nel vedere il mio nome fra questi colossi della storia del vino mondiale - ha dichiarato - Nel premio dedicato alla bellezza il vino si pone come un possibile strumento di bellezza soprattutto per il suo ruolo nel contrasto dell’abbandono dei territori interni, nel mantenerli popolati, coltivati e quindi paesaggisticamente belli. Obiettivi a cui il turismo del vino può dare ulteriore spinta se sviluppato in una logica rigenerativa. La bellezza è importante per il turismo del vino e deve essere coniugata con due parole: armonia e integrità e l’armonia va cercata in tre direzioni: con la storia passata, presente e futura, con la natura e con l’uomo cioè con il suo bisogno di essere felice».

Il Premio Masi e la Fondazione Masi: una storia di cultura e solidarietà

Il Premio Internazionale Masi, istituito nel 1981, è diventato un punto di riferimento per promuovere e valorizzare la Civiltà Veneta. Insieme al Premio Civiltà del Vino, che onora figure di spicco nella vitivinicoltura, viene assegnato anche il Grosso d’Oro Veneziano, un riconoscimento dedicato a chi ha contribuito allo sviluppo culturale e alla comprensione tra i popoli. Nel 2001, il Premio Masi ha portato alla nascita della Fondazione Masi, che promuove numerose iniziative culturali a livello nazionale e internazionale.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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