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Le colline del Prosecco sono Patrimonio Unesco

 
07 luglio 2019 | 15:12

Le colline del Prosecco sono Patrimonio Unesco

07 luglio 2019 | 15:12
 

Il riconoscimento per le terre di Conegliano e Valdobiadene è arrivato all’ora di pranzo, in occasione della 43ª sessione del Comitato del Patrimonio mondiale. L’annuncio via Twitter del ministro degli Esteri Moavero. Nei 15 Comuni dell’area del Trevigiano si producono ogni anno oltre 90 milioni di bottiglie.

Dopo un iter durato oltre 10 anni (la candidatura fu presentata nel 2008), le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene sono da oggi ufficialmente iscritte nell’elenco dei siti Patrimonio Unesco dell’Umanità.

La delegazione italiana festeggia la proclamazione (Le colline del Prosecco sono Patrimonio Unesco)
La delegazione italiana festeggia la proclamazione

Per l’Italia è il 55° sito riconosciuto dall’associazione. Un risultato che premia il grande gioco di squadra duranto anni del sistema Paese che ha visto coinvolti, il ministero degli Esteri, insieme a quelli dei Beni e le Attività culturali e delle Politiche agricole, oltre alla Regione Veneto e al Comitato promotore della candidatura.

La strada del Prosecco tra le colline di Conegliano e Valdobbiadene (Le colline del Prosecco sono Patrimonio Unesco)
La strada del Prosecco tra le colline di Conegliano e Valdobbiadene

«Con questa decisone - ha detto il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, che per primo ha diffuso la notizia via twitter - si riconosce il valore universale di un paesaggio culturale e agricolo unico, scaturito da una straordinaria, sapiente interazione tra un'attività produttiva di eccellenza e la natura di un territorio affascinante».

La proclamazione è avvenuta a Baku, in Azerbaigian, dove in questi giorni è riunito il Comitato del Patrimonio mondiale Unesco. Una proclamazione che è arrivata con una delibera unanime dei 21 Stati membri del Comitato, a conferma dell'alta qualità della candidatura italiana. Gioia è stata espressa anche dal governatore del Veneto Luca Zaia: «È una vittoria importante – ha detto – che ci fa entrare nel gotha dei grandi siti mondiali. Grazie a tutti coloro, soprattutto ai produttori, che hanno contribuito a fare sì che questo riconoscimento arrivasse. Noi ora abbiamo l’obbligo di preservarlo e faremo in modo che tutto il mondo possa visitarlo».

Il Governatore del Veneto Luca Zaia (Le colline del Prosecco sono Patrimonio Unesco)
Il Governatore del Veneto Luca Zaia

L’iscrizione nella lista Unesco delle colline di Conegliano e Valdobiadene è destinata a dare un’ulteriore spinta un settore del Made in Italy, quello della produzione del Prosecco (e in particolare del Prosecco Superiore Docg), che già rappresenta uno dei fiori all’occhiello per l’economia del Paese. «Siamo onorati di questo risultato storico raggiunto per il territorio - ha dichiarato a caldo il produttore Gianluca Bisol, presidente della Bisol 1542 - e ringraziamo il nostro governatore Luca Zaia che per primo ci ha creduto che si è speso fino all’ultimo per arrivare a questo altro meraviglioso risultato per il nostro Prosecco Superiore. La nostra famiglia, che da 21 generazioni si prende cura di queste colline, è entusiasta e partecipe di questo successo. Successo che è destinato a diffondere sempre più l’eccellenza delle nostre colline e quindi l’eccellenza delle bollicine che derivano da tali pendii e suoli».

gianluca Bisol (Le colline del Prosecco sono Patrimonio Unesco)
Gianluca Bisol

«Il Prosecco Superiore che nasce nei 15 comuni della Docg - ha aggiunto Bisol - è stato, per la sua straordinaria qualità, la scintilla che ha fatto conoscere non solo il Prosecco Superiore, ma anche la nostra cultura paesaggistica in tutto il mondo. Non esiste altro ‘vino-paesaggio’ al mondo che in trent’anni abbia fatto un simile record quali-quantitativo nel mercato mondiale, passando da 25 milioni a quasi 600 milioni di bottiglie, comprendendo in tali numeri anche il nostro fratello minore prodotto in pianura. Dalla cima della nostra collina del Cartizze non possiamo che gioire alzando i calici con gli amici che, giorno dopo giorno, hanno confermato la bontà del Prosecco Superiore a livello globale, dalle più belle tavole d’Italia a quelle di Londra, New York e Shanghai. Come Bisol 1542 e Gruppo Lunelli siamo onorati che ogni nostra etichetta, ogni sorso dei nostri vini, trasmetta il cuore, l’essenza di queste Colline Patrimonio Mondiale dell’Umanità».

Le aree premiate (Le colline del Prosecco sono Patrimonio Unesco)

Il sito (core zone) è tutelato attraverso l’individuazione di due areali: la cosiddetta buffer zone e la commitment zone.
La buffer zone è caratterizzata, rispetto alla core zone, da un diverso paesaggio, sempre collinare e di pregio, ma a minor pendenza. Al suo interno si possono riconoscere degli elementi di pregio, riconducibili ai caratteri principali della candidatura e che nonostante siano più compromessi a causa dell’urbanizzazione costituiscono un legame e una forte connessione storica e geografica tra queste colline di minor pendenza e quelle irte della core zone.
La commitment zone è invece un’area molto più estesa rispetto alla altre due e comprende i Comuni che hanno aderito ad un Protocollo stipulato con la Regione, il cui scopo è quello di dotarsi di un regolamento comune per la gestione, la tutela e la salvaguardia del paesaggio rurale, in particolar modo quello viticolo.

Le zone di produzione con le quantità prodotte (Le colline del Prosecco sono Patrimonio Unesco)
Le zone di produzione con le quantità prodotte
I numeri

L'area del Conegliano-Valdobbiadene conta più di 7.500 ettari di superficie produttiva e circa 3.400 viticoltori, per una produzione annua di oltre 90 milioni di bottiglie. La Docg (riconoscimento arrivato nel 2009, a 40 anni esatti dalla Doc) è prodotta unicamente nelle colline dell'alto Trevigiano tra i 150 ed i 350 metri sul livello del mare, in particolare nella fascia collinare compresa tra Vittorio Veneto e Valdobbiadene. Il terroir Docg comprende 15 comuni: Conegliano, Susegana, San Vendemiano, Colle Umberto, Vittorio Veneto, Tarzo, Cison di Valmarino, Follina, Miane, San Pietro di Feletto, Refrontolo, Pieve di Soligo, Farra di Soligo, Vidor e Valdobbiadene. Più in generale, tutto il comparto del Prosecco può contare su una produzione annua di 466 milioni di bottiglie, prodotte su oltre 24mila ettari di vigneti tra Veneto e Friuli Venezia Giulia.

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