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Lis Fadis Vini da… favola

di Liliana Savioli
 
21 settembre 2019 | 15:02

Lis Fadis Vini da… favola

di Liliana Savioli
21 settembre 2019 | 15:02
 

Popolo di grandi lavoratori i friulani, scarpe grosse e cervello fino, poche chiacchere e via a lavorare. Questi sono i luoghi comuni che descrivono le genti che vivono al profondo Nord Est.

Parliamo di Friulani non dei Giuliani che hanno altre caratteristiche. Dicevamo grandi lavoratori ma anche grandi sognatori. Famose sono le leggende di fate e folletti Carnici. Le Aguane, o Aganis in friulano, sono ninfe-streghe caratteristiche della mitologia alpina, abitanti dei corsi d’acqua, dei ruscelli e dei fiumi, di cui sono protettrici. Le famose Naiadi che secondo Omero erano le figlie di Zeus, ninfe delle acque, fanciulle di fiorente bellezza.

La cantina dove crescono i folletti (Lis Fadis Vini da… favola)
La cantina dove crescono i folletti

Le Naiadi passavano spesso per avere facoltà guaritrici: i malati bevevano l'acqua delle fonti a loro consacrate, oppure, più raramente, vi si bagnavano. Nell’alta valle del Cornappo, sopra Nimis, patria del Ramandolo, c’è un b&b che a loro è dedicato Il nido delle Naiadi. È situato tra il torrente Cornappo e alcune sorgenti e le Fate hanno trovato la loro casa. Un posto magico dove è piacevole riposare e ascoltare storie di fate e folletti. A proposito di fate è da un pochino di tempo che sentivamo delle voci insistenti su dei nuovi folletti che si erano stabiliti presso l’azienda “Lis Fadis” che tradotto in italiano significa Le Fate. E sì a Lis Fadis, nel bel mezzo dei Colli Orientali del Friuli, nelle vicinanze di Cividale, i folletti son di casa. Hanno nomi strani e raccontano storie di antichi biotipi di Tocai Giallo, Refosco dal Peduncolo Rosso, Schioppettino e altri vitigni recuperati da colline circostanti e da Rocca Bernarda.

Folletti che convivono con 150 tipologie di piante di frutti antichi di cui si cibano e di cui sono molto gelosi. Si rischia di brutto a raccogliere impunemente la frutta senza chiedere il loro permesso. Siamo andati a trovarli per verificare le voci che avevamo sentito sull’arrivo di questi nuovi inquilini. E siamo sati fortunati, perché non si fan vedere a tutti, a noi si. Ci hanno raccontato che sono arrivati da poco, che si devono ancora ambientare, che però si trovano bene. Che i proprietari di Lis Fadis, i coniugi Marcorin, li trattano bene e gli permettono di mangiare tutta la frutta che vogliono. Che con l’enologo Emilio Del Medico ora hanno un buon rapporto, anche se all’inizio era dubbioso sulla loro venuta. Che con la responsabile commerciale Monica Savio giocano e scherzano allegramente e che hanno fatto anche amicizia con la sua cagnolina Penny. Insomma tutto bene. Ecco allora i nuovi folletti, la linea giovane, di Lis Fadis.

Bianco Friuli Colli Orientali Doc 2017
Friulano, Chardonnay e Sauvignon in proporzioni spannometriche. In fin dei conti è un folletto giovane e divertente e non molto preciso. Che profuma di frutta fresca, pesca, mandorla, albicocca, salvia. Un pochino ruffiano al naso mentre la bocca è croccante, scattante con un finale ammandorlato e molto lungo.

Friulano Friuli Colli Orientali Doc 2017
Un folletto che racconta di profumi minerali e mosellosi, di erba secca, di mandorle, di fieno con erba medica e idrocarburi. Al palato vince la morbidezza sulla sapidità e la leggera piccantezza. Un finale ammandorlato e lungo. Un folletto solare e coccoloso.

Rosso Friuli Colli Orientali Doc 2017
Refosco dal Peduncolo Rosso, Schioppettino e Merlot. Anche lui non ci racconta delle percentuali. È un folletto anarchico ma lineare come una spada. Profuma di frutta fresca di sottobosco, pepe, more. Morbido e con tannini freschi ama essere servito a una temperatura vicina ai 15 gradi per poter raccontare tutte le storie che conosce.

Per informazioni: www.lisfadis.com

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