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Caprai “assume” Michel Roland E il Sagrantino finanzia opere d’arte

di Piera Genta
 
16 aprile 2019 | 16:05

Caprai “assume” Michel Roland E il Sagrantino finanzia opere d’arte

di Piera Genta
16 aprile 2019 | 16:05
 

Incontriamo Marco Caprai al Vinitaly per farci raccontare il progetto legato all’edizione limitata (2mila bottiglie) del Montefalco Sagrantino Docg 2013 per #Caprai4love.

Si tratta di un’iniziativa destinata al recupero e valorizzazione di beni culturali del territorio di Montefalco (Pg); l’ultima attività ha contribuito al restauro dell’affresco Grandi Francescani che fa parte del ciclo La vita di San Francesco dipinto da Benozzo Gozzoli nel 1452 custodito nella chiesa di San Francesco a Montefalco. L’affresco raffigura tre protagonisti della cultura italiana Petrarca, Dante e Giotto, le cui immagini sono state reinterpretate dall’artista croato-canadese Rick Rojnic.

(Caprai assume Michel RolandE il Sagrantino finanzia opere d’arte)

I nuovi ritratti realizzati ad olio su tela hanno dato vita ad una serie di tre etichette dalla cui vendita verrà finanziato il futuro recupero di una scultura lignea policroma con croce e raggiera dorata, attribuita a uno scultore umbro vissuto nella seconda metà del XVI secolo e conservata nel museo comunale di S. Francesco a Montefalco. Tra le novità dell’azienda, saranno presto sul mercato i vini realizzati con la consulenza di Michel Roland, enologo francese considerato tra i più autorevoli del panorama internazionale.

(Caprai assume Michel RolandE il Sagrantino finanzia opere d’arte)

Sono stati degustati la Cuvée Secrète Umbria bianco igt con chiusura Stelvin per mantenere intatti i suoi profumi,  Ricetta segreta, come dice il nome, prodotta a partire dalle migliori uve a bacca bianca che esprimono i tratti caratteristici dell’annata trascorsa in vigna. Un rapido passaggio in barrique gli conferisce una grande completezza ed un tocco di vaniglia.

Montefalco rosso riserva 2015, assemblaggio di sangiovese 70%, sagrantino 15%, merlot 15% con affinamento in barrique per 20 mesi completato da una lunga sosta in bottiglia. Note di ciliegia sotto spirito, cioccolato e un tannino ancora molto vivo. In chiusura il 25 anni Montefalco Sagrantino docg, in purezza, lasciato per due anni in piccole botti di rovere. Grande complessità al naso e morbidezza in bocca, fresco e persistente.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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