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Dolomiti pronte per l'inverno con l’occhio alle Olimpiadi a Cortina

Dolomiti Superski ha investito 100 milioni di euro per apportare miglioramenti a innevamento e piste con particolare attenzione alla Perla delle Dolomiti, pronta per i due grandi eventi.

di Alberto Lupini
direttore
 
05 novembre 2019 | 17:35

Dolomiti pronte per l'inverno con l’occhio alle Olimpiadi a Cortina

Dolomiti Superski ha investito 100 milioni di euro per apportare miglioramenti a innevamento e piste con particolare attenzione alla Perla delle Dolomiti, pronta per i due grandi eventi.

di Alberto Lupini
direttore
05 novembre 2019 | 17:35
 

Il panorama di questi giorni è magnifico. Tutte le Dolomiti dai 1500 metri in su sono imbiancate, splende il sole, fa freddo e non ci potrebbe essere miglior anticipazione dell’imminente a stagione sciistica. Il 30 novembre (giusto 25 giorni da oggi) si aprirà la maggior parte dei 450 impianti di risalita in 12 valli, per 1200 km di piste, 500 dei quali collegati e usufruibili senza togliere gli sci. Se la natura fa la sua parte le imprese del settore continuano a potenziare la ricettività per garantire più divertimento e sicurezza: 100 milioni gli investimenti fatti quest’anno, in linea con i precedenti, che per un terzo riguardano impianti per la produzione e la gestione di neve programmata col minor impatto possibile a livello ambientale.

Il comprensorio vanta 1.200 km di piste innevate (Dolomiti Superski, a Cortina prove di Mondiali e Olimpiadi)
Il comprensorio vanta 1.200 km di piste innevate

Questo la realtà del Dolomiti Superski il consorzio che raggruppa alcune delle località più famose di Alto Adige Trentino e Veneto e che è uno dei punti di forza dell’offerta turistica dei territori. Dopo la positiva esperienza estiva dove seggiovie e funivie hanno sostenuto il boom di amanti di passeggiate ed escursioni in mountain bike (anche in autunno), si entra ora nel vivo dell’attività e il presidente del consorzio, Sandro Lazzari, ricorda come «la preparazione da un anno all’altro non smette mai. D’estate si fanno tutte le revisioni e le manutenzioni agli impianti; all’inizio d’autunno si iniziano a posizionare i generatori di neve, si fanno le ultime rifiniture agli impianti e si aspetta il momento giusto per sparare, di solito ce la facciamo entro novembre». E che il Dolomiti Superski lo sappia fare bene, forse nel miglior modo in Europa, lo dimostra il fatto che alla conferenza stampa di oggi a Milano si produceva neve programmata in diretta (solo acqua ed energia elettrica).

Impianti sempre all'avanguardia (Dolomiti Superski, a Cortina prove di Mondiali e Olimpiadi)
Impianti sempre all'avanguardia

Fra le tante novità delle Dolomiti in versione invernale l’attenzione è più che mai puntata sulla regina di queste montagne la mitica Cortina, che si sta attrezzando per ospitare la meglio le Olimpiadi del 2026 e, praticamente da subito, i campionati del mondo del 2021. Il rifacimento della pista Olympia, il restyling della Vertigine, la nuova funivia per il Druscè e i prossimi lavori per il collegamento con 5 Torri (dove è stata fatta una nuova pista), sono alcuni degli interventi più significativi ricordati dall’amministratore delegato di Cortina Fondazione, Valerio Giacobbi, e dal campione gardenese Kristina Ghedina, testimonial del territorio insieme alla nuova ambasciatrice Sofia Goggia. Il tutto senza dimenticare l’adeguamento del simbolo dello scoiattolo simbolo della città che si è affiancato al rifacimento del logo di Dolomiti Superski, quasi a sottolineare il cambio di passo di tutta la comunicazione di queste montagne proiettate verso le Olimpiadi.

Ma torniamo alla prossima stagione invernale. Lazzari ricorda come «su tutta la zona di Dolomiti Superski, tra impianti di risalita e impianti di innevamento, sono stati investiti 100 milioni di euro circa. Siamo all’avanguardia sulla tecnologia, ma su 450 impianti capitano sempre rifacimenti o revisioni. Lavoriamo sempre per migliorare, difficilmente si fanno revisioni puramente conservative; si migliora sempre, si razionalizzano le linee, si migliorano gli innevamenti, sempre per mantenere la qualità massima». E qui oltre a Cortina le novità riguardano Pala de Corones, l’Alta badia con Santa Croce e Colfosco, la val Gardena con la Comici 1, l’Alpe di Siusi, Sesto, Obereggen e San Martino di Castrozza.

Non mancano le proposte enogastronomiche (Dolomiti Superski, a Cortina prove di Mondiali e Olimpiadi)
Non mancano le proposte enogastronomiche

«Noi vogliamo distribuire bene la gente sul territorio - aggiunge Sandro Lazzari - abbiamo zone tutte collegate, altre meno collegate però la gente deve sciare, deve apprezzare tutto il territorio dolomitico, abbiamo questa fortuna, dobbiamo utilizzarla tutta. La zona più grande ha più sui 500 km tutti legati sci ai piedi, altre zone però sono sempre di grandezze piuttosto rilevanti, perché ci sono zone che non sono a 500 km, ma a 100 km li passano in tante: la varietà la assicuriamo sempre. I principali collegamenti sono stati fatti in passato; adesso dobbiamo migliorare, a partire da quelli di Cortina che erano fuori e che domani potrebbero collegarsi fino al Civetta. La Pusteria ha un grosso progetto di espansione dell’area austriaca, aumenterà la dotazione di piste. Questi sono i principali obiettivi, i più vicini».

E a proposito della neve programmata, che a volte genera preoccupazioni infondate il presidente di Dolomiti Superski è netto: «La neve non è invasiva per niente, perché la produzione di neve si basa sull’utilizzo di aria e acqua. L’acqua non è che la consumiamo, la trasformiamo in neve, poi si scioglie e ritorna in circolo. Non c’è consumo, naturalmente il consumo c’è nell’energia che si consuma. Però siamo in montagna e abbiamo la fortuna di avere l’energia idroelettrica, non consumiamo petrolio, né per il trasporto, né per produrre neve».

Per informazioni: www.dolomitisuperski.com

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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