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Turisti, incubo Ztl. Gli albergatori: «Roma la città più cervellotica»

Le aree a traffico limitato nei centri città sono sempre più diffuse per evitare situazioni di traffico congestionato e permettere di vivere a piedi le vie interne. Idea nobile, ma le applicazioni lasciano a desiderare. Federalberghi denuncia i metodi dei vari Comuni che danneggiano soprattutto i turisti.

21 novembre 2019 | 12:12
Turisti, incubo Ztl. Gli albergatori: 
«Roma la città più cervellotica»
Turisti, incubo Ztl. Gli albergatori: 
«Roma la città più cervellotica»

Turisti, incubo Ztl. Gli albergatori: «Roma la città più cervellotica»

Le aree a traffico limitato nei centri città sono sempre più diffuse per evitare situazioni di traffico congestionato e permettere di vivere a piedi le vie interne. Idea nobile, ma le applicazioni lasciano a desiderare. Federalberghi denuncia i metodi dei vari Comuni che danneggiano soprattutto i turisti.

21 novembre 2019 | 12:12
 

L’istituzione di una zona a traffico limitato non coinvolge solo i residenti, ma influenza anche, nel bene e nel male, l’esperienza di viaggio dei turisti e l’organizzazione delle imprese che li accolgono. Federalberghi, con la collaborazione di Art&S, ha analizzato il funzionamento delle Ztl (orari, costi, modalità di pagamento, permessi, procedure, segnaletica, sistemi di controllo, etc.) nei Comuni ad alta intensità turistica rilevando pro e contro delle soluzioni adottate.

Uno dei tanti cartelli che confondono le idee agli automobilisti (Turisti, incubo Ztl Roma la città più cervellotica)

Uno dei tanti cartelli che confondono le idee agli automobilisti

«Le regole che disciplinano il funzionamento delle Ztl - dice il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca - costituiscono spesso un vero e proprio labirinto, nel quale è difficile orientarsi e dal quale i forestieri riescono ad uscire solo al prezzo di multe salate». Per fare chiarezza, nel tempo sono dovute intervenire autorità di ogni sorta, dal Consiglio di Stato che ha affermato a chiare lettere il diritto a raggiungere il proprio hotel per scaricare o caricare i bagagli, all’Accademia della Crusca, che ha censurato l’ambiguità della segnaletica stradale, che confonde gli utenti parlando di varchi attivi o non attivi, quando invece si dovrebbe dire varchi chiusi o aperti.

«Gli operatori non sono pregiudizialmente contrari alla regolamentazione del traffico in determinate zone - afferma Bocca - purché, ovviamente, siano adottati gli accorgimenti necessari per consentire ai turisti e alle strutture che li accolgono di poter svolgere agevolmente le proprie attività. L’oscar delle soluzioni cervellotiche ed autolesionistiche spetta alla città di Roma, che ha contingentato l’accesso dei bus turistici e consente di richiedere l’autorizzazione solo nei cinque giorni precedenti l’arrivo. Si tratta di una formula che ha conseguenze devastanti per le attività economiche: se non è possibile garantire ai clienti la possibilità di arrivare in albergo essi andranno altrove. È un classico esempio di regolamentazione che non tiene conto delle esigenze dei turisti e delle imprese».

Secondo l’indagine condotta intervistando gli operatori turistici dei comuni selezionati un’ampia maggioranza (il 71% del campione) ha espresso un giudizio critico sul modo in cui sono organizzate le Ztl.

Bernabò Bocca (Turisti, incubo Ztl Roma la città più cervellotica)
Bernabò Bocca

In primo luogo, emergono le preoccupazioni per i disservizi provocati alla clientela: il 48,90% di coloro che hanno risposto segnala la difficoltà di accesso alle informazioni, seguita dalle complicazioni connesse alle procedure di accesso all’area Ztl (24,10%), dall’insufficienza dei tempi di sosta concessi ai clienti per il carico e lo scarico dei bagagli (17,00%) e dall’impossibilità di permanere nell’area durante il periodo di soggiorno (12,80%).

Rilevano anche le complicazioni che gravano sull’organizzazione aziendale, connesse alle procedure che la struttura affronta per il rilascio dei permessi (18,40%) ed alle limitazioni del loro numero, che non è sufficiente a coprire il fabbisogno (9,90%). Le strutture ricettive si ritrovano a svolgere le funzioni di sportello informativo, affiancando l’amministrazione comunale. La maggior parte degli intervistati (il 44,22% del campione) si fa carico direttamente dell’onere di informare il cliente, inviandogli comunicazioni dirette (e-mail, whatsapp, etc.) o mediante il sito internet della struttura (33,67%).

Roma è la città dove è più complicato destreggiarsi tra le limitazioni (Turisti, incubo Ztl Roma la città più cervellotica)
Roma è la città dove è più complicato destreggiarsi tra le limitazioni

La presenza di messaggi in lingue diverse dall’italiano e di immagini di facile interpretazione (es. un disco verde o rosso) viene rilevata solo da una minoranza di rispondenti (rispettivamente, il 15,58% ed il 24,62%). Gli hotel non si limitano a fornire informazioni sull’esistenza delle ZTL e sulle modalità di funzionamento. Il 66,8% delle strutture intervistate propone alla propria clientela anche servizi e dotazioni in grado di migliorare la fruibilità delle zone a traffico limitato, sia con mezzi a basso impatto ambientale (biciclette, biciclette elettriche, postazioni per ricarica di veicoli elettrici, etc.) sia con navette e con possibilità di parcheggio gratuito o a tariffe convenzionate.

Ovviamente, non esistono solo le criticità. Una ZTL ben organizzata può apportare dei vantaggi, sia al turismo sia alla popolazione locale. Il 49,75% degli intervistati apprezza la maggiore fruibilità turistica della città, seguita a ruota dal miglior comfort acustico ed ambientale e minore congestione del traffico (47,74%) e dal minor inquinamento atmosferico (43,72%).

Federalberghi ha domandato agli operatori cosa farebbero se avessero il potere di modificare la regolamentazione della ZTL. Sono risultate minoritarie tanto le posizioni di chi propone di abolirla (16,08%), quanto quelle di chi vorrebbe che tutto restasse così com’è (27,14%). Prevalgono di gran lunga coloro che confermerebbero le restrizioni del traffico, modificandone alcuni aspetti (56,78%).

Le proposte spaziano in molti campi: informazione, segnaletica, orari, procedure, servizi per la mobilità, etc., esprimendo una richiesta di ragionevolezza, chiarezza, semplicità e flessibilità, finalizzate all’obiettivo di offrire un servizio di migliore qualità.

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