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Affitti, via Montenapoleone è la 5ª strada più costosa al mondo

Tra le strade commerciali, quella della moda milanese (con 13.700 euro mq/anno) si piazza al terzo posto in Europa dietro Londra e Parigi. Quella più costosa al mondo si trova invece a Hong Kong. La classifica degli affitti top è nel report annuale "Main Streets Across the World".

15 novembre 2019 | 08:31
Affitti, via Montenapoleone 
è la 5ª strada più costosa al mondo
Affitti, via Montenapoleone 
è la 5ª strada più costosa al mondo

Affitti, via Montenapoleone è la 5ª strada più costosa al mondo

Tra le strade commerciali, quella della moda milanese (con 13.700 euro mq/anno) si piazza al terzo posto in Europa dietro Londra e Parigi. Quella più costosa al mondo si trova invece a Hong Kong. La classifica degli affitti top è nel report annuale "Main Streets Across the World".

15 novembre 2019 | 08:31
 

L’indagine analizza i canoni di locazione di 448 aree in 68 mercati sulla base del valore “prime” utilizzando i dati proprietari di Cushman & Wakefield, tra le più grandi società di consulenza immobiliare a livello globale.

Uno scorcio di via Montenapoleone (Affitti, via Montenapoleone è la 5ª strada più costosa al mondo)

Uno scorcio di via Montenapoleone

«In termini di performance dei canoni di locazione - ha dichiarato Darren Yates, head of Emea retail research di Cushman & Wakefield, autore del report - i risultati di quest'anno sono incoraggianti e dimostrano la resilienza delle principali location retail. I canoni di locazione nelle principali vie dello shopping nel mondo sono rimasti abbastanza stabili e c’è una maggiore chiarezza relativamente alla direzione che sta prendendo il retail. Tuttavia, si registra una pressione al ribasso sui canoni di locazione in molte delle location più deboli, in particolare nei mercati più maturi di Europa e Nord America».

Al primo posto nella classifica del 2019, con 25.965 euro mq/anno di canone, si conferma Causeway Bay (Hong Kong), seguita a New York dalla Upper 5th Avenue con canoni di locazione a 21.295 euro mq/anno. Terzo gradino del podio per New Bond Street a Londra dove i canoni su base annua sono aumentati del 2,3% negli ultimi 12 mesi raggiungendo i 16.222 euro mq.  Dopo Londra, la graduatoria europea vede Avenue des Champs Elysées a Parigi (13.992 euro mq/anno) e via Montenapoleone a Milano (13.700 euro mq/anno).

«Oggi anche nelle vie del lusso i retailer devono lavorare molto per aumentare o mantenere il numero di clienti, sempre alla ricerca di una destination o un'attrazione che sia parte della loro brand experience - ha sottolineato Thomas Casolo, head of Retail di Cushman & Wakefield Italia - Questo significa aggiungere altri servizi, offrendo ristorazione o attività di intrattenimento. Un trend crescente, perché l’obiettivo di retailer e proprietari nel futuro sarà sempre di più quello di aumentare il footfall e far crescere la permanenza media nei negozi».

A livello europeo, molto dietro Milano si attestano la Bahnhofstrasse di Zurigo (8.195 euro mq/anno) e la Kohlmarkt di Vienna (4.860). La Grafton Street di Dublino con 3.794 euro mq/anno è in settima posizione tra le prime 10 vie europee, mentre la Ermou di Atene (14 via commerciale al mondo) ha registrato il maggiore aumento dei canoni di locazione (+14%), toccando quota 3.420 euro mq/anno. Nel complesso, i canoni in circa il 70% delle location in Europa sono rimasti stabili o sono aumentati rispetto allo scorso anno.

L’aumento più considerevole nella Top 10 è stato registrato da Pitt Street Mall a Sydney, che ha messo a segno +17,9% negli ultimi 12 mesi toccando quota 10.185 euro mq/anno. Cinque vie della Top 10 mondiale sono in Europa, quattro in Asia e solo una negli Stati Uniti. Un aspetto da non sottovalutare e che può incidere su un mercato delle locazioni in rialzo è rappresentato dalle vendite online, che tengono lontana la clientela dai punti vendita.

«L’online - ha precisato Darren Yates - continua ad aumentare in tutto il mondo e sebbene si discuta molto delle sfide che Internet pone agli store tradizionali, il rapporto tra i due è più complesso di quanto non sembri. Anche se la quantificazione del valore dello store è diventata più difficile, il negozio rimane un importante punto di contatto per il consumatore e genera vendite in-store e online, rappresentando una sorta di showroom e creando una più ampia presenza del brand, il cosiddetto “halo effect”. I retailer di maggiore successo saranno quelli che sapranno meglio integrare le loro attività fisiche e online per creare una brand experience positiva e senza soluzione di continuità per gli acquirenti».

Per informazioni: www.cushmanwakefield.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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