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La “dieta del rientro” Tornare in forma coi surgelati

 
04 settembre 2019 | 11:21

La “dieta del rientro” Tornare in forma coi surgelati

04 settembre 2019 | 11:21
 

Dopo gli eccessi alimentari vacanzieri, una guida di consigli utili per ritrovare il peso forma, seguendo un equilibrato regime alimentare grazie al supporto dei prodotti sottozero, preziosi alleati della linea.

In vacanza ci si concede qualche libertà in più, soprattutto a tavola. Ecco perché, terminate le ferie, sempre più italiani dichiarano di aver bisogno di smaltire i chili di troppo accumulati nel periodo di riposo ed adottano un regime dietetico per “disintossicarsi” dagli stravizi, dai tanti cibi consumati, dalle tante calorie assunte. In questo scenario, i prodotti surgelati possono rappresentare un valido alleato di un’alimentazione sana e attenta al contenuto calorico, senza cadere nella monotonia o nella ripetitività: ecco perché l’Istituto Italiano Alimenti Surgelati (Iias), in collaborazione con la nutrizionista Elisabetta Bernardi, ha messo a punto un vademecum di consigli utili per alimentarsi in modo equilibrato, chiamando in aiuto i prodotti “sottozero” - soprattutto vegetali e ittici - entrambi “amici della linea”.

I prodotti surgelati hanno gli stessi valori nutrizionali di quelli freschi (La dieta del rientroTornare in forma coi surgelati)
I prodotti surgelati hanno gli stessi valori nutrizionali di quelli freschi

E di fatto, già da alcuni anni ormai, negli Stati Uniti ad esempio, Paese da sempre all’avanguardia sulle ultime novità in materia di fitness e di tendenze food, spopolano diete a base di ingredienti surgelati preparate da chef e nutrizionisti, come il piano alimentare studiato dall’American Frozen Food Institute (Affi).

Il motivo di tale successo è semplice: i prodotti surgelati, soprattutto quelli al naturale, si rivelano ideali per favorire il controllo delle quantità di cibo assunte e quindi del peso; consentono di seguire facilmente una dieta diversificata, equilibrata e poco calorica (garantendo la disponibilità di pesce, frutta e verdura tutto l’anno) e sono infine convenienti e rapidi da preparare.
 
E in Italia questo successo è testimoniato anche dai più recenti dati di consumo di frozen food, resi noti dall’Iias: nel 2018, infatti, nel nostro Paese sono state acquistate oltre 838.580 tonnellate di prodotti “sottozero”, con vegetali e ittici in pole position, i cui consumi hanno toccato rispettivamente le 398.310 e le 112.700 tonnellate.

In particolare, i vegetali sono in testa ai consumi dell’intero comparto (con il 47,5% del totale), a conferma della capacità di questo segmento di soddisfare pienamente le richieste dei consumatori in termini di benessere, nutrizionalità e servizio, con un’offerta che risponde anche alle più recenti tendenze/mode alimentari in voga (vegetarianismo, veganismo…). Mentre l’ittico si conferma il secondo segmento di categoria: soprattutto i prodotti “al naturale”, il mollame e i crostacei vengono apprezzati per la qualità, la disponibilità, l’ampia scelta e l’alto contenuto di servizio, essendo subito pronti al consumo e senza sprechi.
 
Ecco dunque le 5 regole d’oro messe a punto da Elisabetta Bernardi per ritrovare la linea.
 
Stop all’anarchia alimentare
«Al rientro dalle vacanze – sostiene Bernardi – spesso è necessario rientrare anche nei giusti binari dal punto di vista alimentare. La crociera, il villaggio, l’albergo ‘all inclusive’, offrono buffet senza limiti che prevedono cibo a tutte le ore e spesso anche bevande alcoliche no stop in ogni momento della giornata. Un paradiso alimentare che però rischia di vanificare tutti gli sforzi fatti per arrivare in forma alla ‘prova costume’ e che ha come risultato quello di farci tornare a casa con più kg di quando siamo partiti. Tra colazione, pranzo, cena, aperitivi e spuntini vari, si possono assumere tra le 4 e le 5mila calorie ogni giorno: il doppio del nostro fabbisogno quotidiano. Al rientro, pertanto, è bene correre ai ripari, iniziando a tenere sotto controllo l’alimentazione e aumentando il consumo giornaliero di ortaggi e proteine magre, come quelle del pesce».
 
Sì a frutta e verdura
«Per ritornare in forma, è molto importante – commenta Elisabetta Bernardi – mettere in tavola ogni giorno, per ogni componente della famiglia, almeno tre porzioni di frutta e due di ortaggi, che non devono necessariamente essere freschi o di stagione, ma possono essere anche surgelati. Pensare, infatti, che i cibi freschi siano più sani e nutrienti di quelli surgelati è errato. Se non si può fare la spesa quotidianamente, alternare fresche insalate a verdure cotte surgelate è un’ottima abitudine da adottare per preservare un regime alimentare sano».
 
Sì al pesce fresco o surgelato
«Per rispettare un regime alimentare ipocalorico ed equilibrato – continua la dott.ssa Bernardi – sarebbe auspicabile consumare pesce almeno 2 volte a settimana. Anche in questo caso, non è fondamentale mangiarlo necessariamente fresco, se non si ha il tempo di recarsi in pescheria abitualmente per acquistarlo, ma anche quello surgelato rappresenta un’alternativa più che valida. I prodotti ittici “sottozero”, infatti, preservano valori nutrizionali paragonabili a quelli dei prodotti freschi, ci consentono di risparmiare e infine non producono scarti alimentari».

Occhio alle porzioni
«All’interno di ogni regime alimentare - sostiene la nutrizionista - le quantità prescritte dovrebbero essere rispettate con precisione. I prodotti surgelati hanno il grande vantaggio di riportare, su ogni confezione, il relativo apporto energetico e nutrizionale, consentendo di tenere sempre sotto controllo la quantità di energie e nutrienti che si stanno assumendo. Rispettando le giuste porzioni, abbiamo la possibilità di mantenere in salute non solo noi stessi, ma anche l’ambiente che ci circonda».
 
Sotto con lo sport
«Attività fisica e corretta alimentazione: è questo il binomio vincente per ritornare in forma - conclude Elisabetta Bernardi. La Dieta Mediterranea, che predilige un’alimentazione ricca di carboidrati complessi, fibra, proteine magre e l’olio extra vergine di oliva come condimento principale, risulta essere una delle migliori per ‘spostare l’ago della bilancia’ a nostro favore, oltre che per proteggere la nostra salute. Ma la dieta da sola non basta; deve essere sempre accompagnata da uno stile di vita ‘attivo’: per raggiungere risultati ottimali, è sufficiente camminare a passo svelto per almeno 150 minuti a settimana. Secondo recenti studi sembrerebbe, infatti, che stare sotto il livello di 150 minuti a settimana non modifichi significativamente il proprio peso; livelli al di sopra di questa soglia determinano modesti decrementi (2-3 kg), mentre livelli compresi tra i 225 e i 420 minuti dimostrano un calo ponderale dai 5 ai 7,5 kg, a dimostrazione della probabile esistenza di un rapporto ‘dose – risposta’ nel praticare attività fisica».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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