Colpisce fino al 30% degli over 80 ed è la prima causa di cecità irreversibile nei Paesi industrializzati. Ma contro la degenerazione maculare senile, una delle patologie oculari più diffuse tra gli anziani, si può agire anche a tavola. A dirlo è il biologo nutrizionista Luca Avoledo, esperto in naturopatia, che indica una serie di strategie alimentari e comportamentali utili per prevenire - o almeno rallentare - questa malattia degenerativa della retina.

Contro la degenerazione maculare senile, l’alimentazione può fare la differenza
La degenerazione maculare senile (Dms) interessa in particolare la macula, la zona centrale della retina deputata alla visione nitida e ai dettagli. Ne esistono due forme principali:
- la forma secca (atrofica), la più comune e a progressione lenta;
- la forma umida (essudativa), più rara ma aggressiva, causata dalla crescita anomala di vasi sanguigni che possono sanguinare o rilasciare liquidi.
Se per la forma umida esistono trattamenti farmacologici (iniezioni intraoculari di anti-Vegf), non ci sono ad oggi cure risolutive per la forma secca. Ecco perché la prevenzione - soprattutto attraverso una corretta alimentazione e l'eliminazione di comportamenti a rischio - rappresenta la vera arma per salvare la vista.
A tavola con la retina: cosa mangiare per proteggerla
I protagonisti della dieta salva-vista sono due carotenoidi: luteina e zeaxantina, antiossidanti che si concentrano proprio nella macula, contribuendo a mantenerla sana. Li trovi in abbondanza in spinaci, cavolo riccio, bietole, piselli e persino nelle uova (soprattutto nel tuorlo).

Le uova sono ricche di luteina e zeaxantina
Altro pilastro della dieta protettiva sono gli omega 3, in particolare il DHA, componente strutturale della retina e potente antinfiammatorio naturale. Le fonti migliori? Sardine, alici, sgombri e pesce azzurro in generale. Non devono mancare vitamina C (agrumi, kiwi), vitamina E (frutta secca e oli vegetali spremuti a freddo) e polifenoli, sostanze che contrastano lo stress ossidativo, presenti in alimenti come mirtilli, uva nera e tè verde. Attenzione invece a zuccheri semplici, cibi fritti e grassi ossidati, spesso presenti negli alimenti industriali e confezionati: favoriscono infiammazione e degenerazione cellulare.
Integratori mirati: quando e perché
Secondo Avoledo, i nutrienti benefici per la vista possono essere assunti anche sotto forma di integratori specifici, se ben dosati e su indicazione del medico. In particolare:
- Luteina e zeaxantina, in forma concentrata;
- Omega 3 (DHA e EPA);
- Vitamine C ed E, zinco, selenio;
E, in base a dati preliminari, anche curcumina, estratta dalla curcuma, per il suo effetto antinfiammatorio sulla retina.
Fumo, luce e pressione: gli altri nemici della vista
Non solo alimentazione: la prevenzione passa anche dallo stile di vita. Il fumo di sigaretta è il principale fattore di rischio noto per la Dms: aumenta le probabilità di svilupparla da due a quattro volte. Smettere riduce il rischio progressivamente nei 10-15 anni successivi. Anche l'esposizione eccessiva alla luce solare e alla luce blu artificiale (da smartphone, computer, televisione) danneggia le cellule retiniche: meglio usare occhiali con filtro Uv e lenti anti-luce blu. Infine, è importante controllare pressione arteriosa e colesterolo: entrambi influenzano la salute del microcircolo oculare.