In autunno, tra ottobre e novembre, i pinoli tornano protagonisti: è proprio in questo periodo che inizia la raccolta di questi piccoli semi preziosi, nascosti nelle pigne dei pini mediterranei. Dietro il loro aspetto minuto si cela un alimento ricco di storia, nutrienti e versatilità gastronomica.

Tutto quello che c'è da sapere sui pinoli
Dalle origini antiche ai nostri giorni
I pinoli accompagnano l’uomo da millenni. Già conosciuti nell’antica Roma, erano considerati un alimento energetico e simbolo di fertilità. Venivano utilizzati nei banchetti e nei rimedi naturali, ma anche pestati insieme ad altre spezie per creare salse aromatiche, antenate del noto pesto ligure. Nel Medioevo i monaci li impiegavano per infusi e preparazioni curative, e nel Rinascimento erano tra gli ingredienti più ricercati delle tavole nobiliari. Oggi continuano a rappresentare un’eccellenza della Dieta mediterranea, frutto del pino domestico (Pinus pinea), coltivato in Italia soprattutto tra la Toscana e il Lazio, ma diffuso anche in altre regioni del bacino mediterraneo.
Che cosa sono i pinoli
I pinoli sono i semi commestibili di piante appartenenti al genere Pinus, che fa parte della famiglia delle Pinaceae. Questi alberi sono diffusi nelle foreste dell’emisfero nord, dalle zone fredde del Canada e della Siberia fino all’Asia. Le varietà più pregiate e aromatiche provengono tuttavia dal Mediterraneo, dove la tradizione della raccolta e della sgusciatura è ancora manuale e molto lunga: servono anche vent’anni prima che un pino inizi a produrre pigne ricche di semi.
Proprietà nutrizionali
Dal punto di vista nutrizionale, i pinoli sono un concentrato di energia e micronutrienti. Come scrivono gli esperti di Humanitas Salute, ogni 100 grammi apportano circa 673 calorie, con un profilo ricco di grassi buoni e sostanze benefiche:
- 68,37 g di lipidi, tra cui acidi grassi omega 6 (in particolare l’acido pinoleico)
- 13,69 g di proteine
- 13,08 g di carboidrati
- 3,7 g di fibre
Contengono, inoltre, potassio (597 mg), fosforo (575 mg), magnesio (251 mg), ferro (5,53 mg), zinco (6,45 mg) e manganese (8,8 mg). Sul fronte vitaminico, spiccano la vitamina E (9,33 mg) - potente antiossidante - e le vitamine del gruppo B, come niacina, tiamina e riboflavina, importanti per il metabolismo. Presenti anche vitamina C, folati e betacarotene.

I pinoli, se consumati con moderazioni, fanno bene alla salute
Grazie al loro contenuto di grassi monoinsaturi, i pinoli aiutano a ridurre il colesterolo “cattivo” (Ldl) e a proteggere la salute cardiovascolare. L’acido pinoleico sembra inoltre stimolare la produzione di ormoni che riducono l’appetito, contribuendo al controllo del peso corporeo. Le vitamine E e B, insieme a minerali come manganese e zinco, svolgono un’azione antiossidante e favoriscono il corretto funzionamento del sistema nervoso e del metabolismo energetico.
Quando evitarli e possibili effetti indesiderati
Nonostante i loro benefici, i pinoli vanno consumati con moderazione. L’elevato contenuto di acidi grassi omega 6 può interferire con l’efficacia di alcuni farmaci anticoagulanti: in questi casi è sempre consigliabile chiedere parere medico. In rari casi, possono provocare cacogeusia, un fastidioso sapore metallico in bocca che tende però a scomparire spontaneamente dopo pochi giorni. Più serie, anche se rare, sono le reazioni allergiche. L’olio di pinoli, apprezzato per le sue proprietà sazianti e regolatrici di colesterolo e pressione, è invece controindicato in caso di convulsioni.
La stagionalità dei pinoli
Come detto in apertura di articolo, la raccolta dei pinoli inizia in autunno, tra ottobre e novembre, e prosegue per tutto l’inverno. Dopo l’essiccazione e la sgusciatura, il prodotto è disponibile sul mercato tutto l’anno, sia in guscio sia già pronto all’uso.
Come usare i pinoli in cucina
Versatili e aromatici, i pinoli si prestano a una grande varietà di piatti. Sono l’anima del pesto alla genovese, ma arricchiscono anche insalate, contorni di verdure, piatti di pesce, carni bianche e ripieni. In pasticceria regalano una nota croccante e dolce a torte, biscotti, pinolate e crostate. Ne basta una manciata per esaltare il sapore di una salsa o completare un piatto: un piccolo gesto che racchiude millenni di storia e un patrimonio di gusto e salute.