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ÈNO FLORENCE

Dal Chianti Classico al Barolo: le perle della prima fiera del vino di Firenze

Guido Ricciarelli
di Guido Ricciarelli
25 settembre 2025 | 12:06

Finalmente anche Firenze ha la sua Fiera vinicola nata grazie all’alleanza tra alcuni fra i più importanti imprenditori fiorentina rappresentanti di aziende wine e food: si tratta di Èno Florence. Betawine, Tagliafraschi e Associati, Vintage 04, Doppia G Selezione e Andrea Vannini Rappresentanze hanno organizzato per la prima volta una esclusiva due giorni alla Fortezza da Basso per scoprire, degustare e dialogare con chi il vino lo vive ogni giorno.

Dal Chianti Classico al Barolo: le perle della prima fiera del vino di Firenze

Anche Firenze ha la sua Fiera vinicola (foto Monica Caleffi)

Èno Florence, i numeri dell'edizione 2025

Oltre 230 aziende, italiane e internazionali, oltre 900 etichette in degustazione, masterclass, workshop e opportunità di networking. Diamo i numeri: 93 produttori dalla Toscana (come  prevedibile), 32 dal  Piemonte, 15 dal Trentino Alto Adige, 14 dal Veneto, 13 dal  Friuli, 12 dalla Lombardia, 8 dalla Sicilia, 4 dalla Sardegna, 4 dall’Abruzzo, 3 dalle Marche, 3 dalla Campania, 1 dal Lazio, 1 dalla Puglia e 35 estere con molte Maison e Vigneron de Champagne. Una proposta talmente articolata che ci ha costretti a sfoltire il numero di vini meritevoli di segnalazione riducendoli alla classica Top Ten.  A partire dalla postazione 19 (Barone Ricasoli) fino alla 159 (Valdicava).

Èno Florence 2025, i vini da segnalare

Partiamo proprio con:

19  BARONE RICASOLI che propone il Chianti Classico Gran Selezione Colledilà 2022. Sangiovese in purezza. Rubino molto intenso e luminoso. Etereo con profumi di arancia rossa, ciliegia, lampone, viola e accenni speziati in sottofondo. Sapore composto, vellutato, di grande equilibrio, con tannini perfetti in un corpo molto armonico. Finale di pregevole lunghezza.

20 GIODO ha due  cartucce niente male. Il Brunello di Montalcino 2020 è ovviamente un tutto Sangiovese dal colore granato. Olfatto su note calde di frutto rosso, erbe officinali e pesca gialla. Molto classico e pulito. Trama larga ed elegante con tannini raffinati. Ottimi la progressione equilibrata e la persistenza. IL Nerello Mascalese di Sicilia Alberelli 2021 è un Nerello Mascalese in purezza. Rubino scarico con riflessi granato. Maso complesso di piccoli frutti, ciliegia sotto spirito, fiori appassiti, un’intensa speziatura con il pepe bianco in evidenza e note balsamiche. Al palato è fresco, succoso, avvolgente, equilibrato e molto lungo.

43 CASTELLO DI AMA sfoggia un Chianti Classico Gran Selezione San Lorenzo 2021 di pregevole fattura. Blend a prevalenza di Sangiovese con una quota di Merlot e Malvasia Nera. Rubino granato molto intenso. Integro e tipico, molto fine, con note di amarena, fiori di campo, accenni appena boisé, e di arancia rossa. Sapore pieno e agile, elegante, equilibrato, con un corpo teso, ben sostenuto da una delicata componente di acidità. Finale lunghissimo.

Dal Chianti Classico al Barolo: le perle della prima fiera del vino di Firenze

Èno Florence, presenti oltre 230 aziende (foto Monica Caleffi)

86 CERETTO ha in canna il Barolo Brunate 2021. 100 % Nebbiolo come ha da essere. Rubino granato intenso. Floreale, fruttato con nitidi sentori di lampone, erbe aromatiche, viola e accenni speziati. Sapore pieno, di ottimo corpo, caldo, elegante, con tannini già ben integrati e finale di notevole lunghezza. Il secondo è ultimo bianco lo firma

90 INAMA. Ecco il vino bianco che più ci ha colpito in senso assoluto, l’unico in top ten.  Si tratta del Soave Classico Foscarino I Palchi Grande Cuveé 2022. 100& Garganega dalle migliori parcelle del Monte Foscarino. Paglierino intenso. Note di sambuco, fiori gialli e frutti bianchi. Trama compatta, ottima progressione rilassata e ampia con note sapide evidenti. Finale di gran classe per equilibrio e persistenza.

111 MASTROJANNI ha in serbo il suo vino di punta, Il Brunello di Montalcino Vigna Schiena d’Asino 2019 quint’essenza del Sangiovese ilcinese. Rubino classico compatto. Profumi nitidi e intensi di marasca, frutti rossi, una leggera prugna gialla, poi la classica macchia mediterranea ed erbe officinali. Trama fitta e compatta, ha un’ottima progressione con tannini giovanili, croccanti e di classe che allungano un finale saporito, intenso e di ottima corrispondenza olfattiva. In questo zig zag si torna in Piemonte.

Dal Chianti Classico al Barolo: le perle della prima fiera del vino di Firenze

Èno Florence, 900 le etichette in degustazioni (foto Monica Caleffi)

112 MICHELE CHIARLO espone il Barolo Tortoriano Riserva 2019. 100% Nebbiolo come da disciplinare, s’intende. Rubino granato vivo. Speziato ed etereo, con note di menta, rosa, tabacco scuro e accenni di vaniglia. Sapore pieno, salino, caldo, con tannini fitti e perfettamente  integrati, ottimo corpo e finale di lunghezza davvero pregevole. Di grande prospettiva.  E restiamo sul tema con

121  PALLADINO e  il suo Barolo Parafada 2021 che conquista il palato. Tutto il varietale del Nebbiolo in purezza in questo vino rubino granato brillante. Nitido e tipico, fine, con sentori di fragolina e ribes. Sapore deciso, di buon corpo, agile e salino, con tannini serrati, integri e giovanili. Ne riparleremo.  A Barolo risponde un Brunello con il quale concludiamo una cavalcata entusiasmante.

159  VALDICAVA si mette in evidenza con il Brunello di Montalcino Madonna del Piano Riserva 2019. Sangiovese nell’anima. Rubino brillante. Olfatto nitido su un leggero sottobosco novembrino, frutto rosso intenso, marasca e ciliegia, spezie gialle. Trama compatta ma estremamente elegante, molto territoriale, nordica, con tannini molto raffinati e una freschezza che invita alla beva. Progressione ampia e saporita, finale intenso e agile.  10 perle da incorniciare. Tirando le somme: Oltre 2.500 presenze, circa 500 winelovers, 100 sommeliers, 50 giornalisti, e ben 1850 operatori nelle 2 giornate con oltre 2.500 bottiglie aperte. Buona la prima e prendete nota: la prossima edizione si terrà 20 e 21 settembre 2026, sempre alla Fortezza da Basso.

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