Jesolo Lido, provincia di Venezia, quindici chilometri di spiaggia premiata con la Bandiera Blu per la qualità ambientale dal 2004, è una meta turistica cresciuta esponenzialmente negli ultimi anni. Oltre a sabbia e mare, da qui si raggiungono facilmente luoghi incantevoli, come la zona di Cavallino e la Laguna Nord di Venezia, oltre alla stessa, meravigliosa città capoluogo del Veneto. Guardando all'ospitalità, senza rinnegare la sua origine più popolare ed ecumenica, l'offerta cittadina si sta ampliando e guarda verso un'accoglienza qualificata e rivolta a un pubblico esigente.

L'hotel J44 di Jesolo Lido (Ve)
Tra i precursori di una proposta che va oltre la stagione estiva, c'è la famiglia Rizzante con il suo J44, cinque stelle con un approccio mai troppo formale e allo stesso tempo qualitativamente molto alto, incluso il profilo gastronomico.
J44 Hotel: un cinque stelle tra comfort e design green
Nella realizzazione del progetto, anche nell'ottica di un approccio sostenibile, si è voluto porre un'attenzione particolare al verde: Flavia Pastò, architetta e paesaggista, ha distribuito otto giardini verticali sui nove piani dell'albergo, illuminati dalla bellissima luce delle grandi facciate in vetro. Le 77 stanze, di cui 34 suite, di grande comfort e ad alta tecnologia, hanno uno stile essenziale e pulito: i materiali arrivano solo da aziende italiane.

Una stanza dell'hotel J44 di Jesolo Lido (Ve)
Jade Private SPA e Tacco 11 Bar: relax e panorami unici
Se al nono piano c'è la pregevole Jade Private SPA, splendida è la vista dall'American Bar Tacco 11 che si trova al sesto: qui, dalla doppia terrazza panoramica, da un lato con piscina riscaldata aperta tutto l'anno e area relax, si guarda il mare. Dalla Laguna veneziana alle Dolomiti, nelle giornate più terse, è il panorama che si gode dall'altro lato, dove ci si può accomodare per un aperitivo al tramonto. Sul fronte della mixology l'offerta è importante, con prodotti home made, cocktail signature, diverse versioni di Americano e Gin Tonic.

Vista mozzafiato al tramonto dall'American Bar Tacco 11
Colazione gourmet e attenzione ai prodotti locali
La ristorazione, a partire da una colazione tra le migliori in Italia con grande attenzione ai prodotti locali, è curata da Sander Wildenberg, olandese, executive chef a capo del fine dining Jolà Emotional Cuisine. Wildenberg, classe 1982 e con un italiano quasi perfetto, è un cuoco da scoprire. Prestissimo si stanca della scuola e cerca un lavoro in cucina: lo trova a L'Aia in un hotel dove poter sperimentare una formula di studio innovativa, con un giorno di teoria e attività pratica per il resto della settimana, per lui la situazione ideale.

Colazione gourmet all'hotel J44
Sander Wildenberg: lo chef che porta il mondo a Jesolo
Dopo questa prima esperienza arriva in un ristorante classico, dove impara le basi della vecchia scuola francese, prima del nuovo corso olandese di oggi, più aperto culturalmente alle novità e alle cucine etniche. Una tappa da chef in un jazz club, un paio di piccoli ristoranti che contribuiscono a far crescere la passione e, a 22 anni, Wildenberg si ritrova al Wox, locale di grido dove rimane sei anni: da capopartita diventa sous chef e poi responsabile di cucina, appassionandosi al mondo del vino (la cantina aveva 1600 etichette) e alla cucina asiatica.

Chef Sander Wildenberg
La biografia, le esperienze in Olanda e in Asia, e il suo approdo in Laguna
Ed è proprio in Asia che viaggia ogni anno per apprendere quel mondo di sapori e profumi del cibo di strada che ancora oggi tanto lo affascinano. L'arrivo a Jesolo è - come spesso accade - spinto dall'amore per una ragazza conosciuta in Grecia: dopo un po' di viaggi Olanda-Italia, la decisione è quella di fermarsi nel Belpaese, dove lo chef si rende conto della varietà di materie prime disponibili.
Jolà Emotional Cuisine: filosofia e atmosfera del ristorante
Da Jolà Emotional Cuisine il clima è di coinvolgimento, con una squadra di sala e cucina solida, in cui ognuno assaggia i piatti prima che entrino in menu, perché Wildenberg è convinto della necessità del confronto tra palati differenti.

Il maitre Cristian Boetto
Un team coeso, il lavoro di sala guidato da Cristian Boetto
A proposito di sala, in cui dominano sorriso e savoir faire, la guida è del bravo maître Cristian Boetto che segue anche una cantina ben concepita ed ecumenica, con 240 etichette che spaziano dal convenzionale al naturale senza inutili preconcetti. Bello anche l'ambiente, molto luminoso, colorato e dagli ampi spazi, con la cucina parzialmente a vista.
Menu degustazione e piatti tra mare, orto e creatività
Gastronomicamente parlando, questo è un ristorante eccellente, con una cucina vivace e ricca di spunti, molto tecnica e precisa ma non meno immediata e gustosa. Oltre alla carta da cui attingere, ne è prova il menu intermedio Sintesi, sei portate proposte a 90 euro (gli altri due sono A Mano Libera, 4 piatti a 80 euro, e Approfondimento, 9 piatti a 110 euro), del quale Wildenberg racconta: «puntiamo sul gusto locale, con prodotti che arrivano dalla Laguna di Venezia e dall'Adriatico».

Menu degustazione variegati al Jolà Emotional Cuisine
Merita un cenno anche la panificazione, accurata e abbondante, con la pagnotta ottenuta da lievito madre home made, i grissini pomodoro e origano, il pane sfogliato e gli irresistibili cracker 100% semi.
Si inizia con gli amuse bouche, sempre piuttosto vari, per poi entrare nel vivo della degustazione con i calamaretti nostrani fritti e croccanti, un'esplosione di gusto a cui contribuisce anche la riduzione di tamarindo e funghi shiitake, oltre a una saporita crema di peperone rosso e chorizo al barbecue, il tutto accompagnato da una classicissima zucchina alla scapece.
Dalle trenette di albume con erbe di laguna ai pesci pregiati dell'Adriatico frollati
‘Tendenza Vegetale' è una freschissima idea che racconta la stagione, con una tartare di pesca, pomodoro nasone e cetriolo carosello, unita a una crema di datterino giallo semisecco, olio al basilico e una spuma di acqua di pomodoro ottenuta dall'interno del nasone.

Pancia di maiale con tartare di mazzancolla, teriyaki di carciofo, porro alla brace
Buonissime anche le trenette di albume con Pecorino e primizie della Laguna: la pasta è ricavata da farina di semola e albume a cui viene aggiunta polvere di alghe wakame; tutto è spadellato con mazzancolle e zotoli ed erbe raccolte sull'isola di Sant'Erasmo «solo quando la natura dice che è possibile, per me è essenziale», precisa lo chef.

Guarnizioni ricercate nei piatti del Jolà Emotional Cuisine
Il trancio di pescato varia, perché «in questo modo lasciamo lo spazio al mare per offrirci quello che c'è in quel momento; di solito pesci pregiati dell'Adriatico, come ombrine, orate, ricciole. Tutti di taglia grossa così possiamo frollarli dai dieci giorni alle due settimane in funzione del peso, in modo da rassodare la carne, ottenere un sapore più intenso e renderla allo stesso tempo più morbida».

Pesce pregiato dell'Adriatico al Jolà Emotional Cuisine
Il pesce viene servito con erbe di laguna, una salsa ai frutti di mare (canestrelli, calamaretti e gambero rosa) e completato con latte di cocco, mandorla e un accenno di grappa.
Dessert e panificazione: i dettagli che fanno la differenza
Gradevole l'intermezzo che pulisce e ammorbidisce, conducendo al dessert: un sorbetto in cui si mescolano olivello spinoso e frutto della passione, servito su una brunoise di melone e un disco di cocco congelato.

Il raffinato dolce proposto da Chef Sander Wildenberg
Il dolce, mai troppo dolce nella filosofia di Wildenberg, è a base di marmellata di ciliegia fermentata, servita con pinoli sabbiati, un grissino di pinoli, un gelato alla crème fraîche e dell'aceto balsamico invecchiato in botte di ciliegio, per un riuscito effetto ‘sweet and sour'.