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Il nuovo Melfa Cucina di mare in Ciociaria

di Vincenzo D’Antonio
 
20 giugno 2019 | 16:19

Il nuovo Melfa Cucina di mare in Ciociaria

di Vincenzo D’Antonio
20 giugno 2019 | 16:19
 

Mangiare pesce fresco, pregevolmente lavorato in cucina da cuoco bravo ed appassionato, in elegante ristorante (e piccolo albergo) ad Atina (Fr).

Atina è grazioso paesino collinare posto al confine laziale della valle di Comino. Radici leggendarie, mitologiche lo pongono sotto la benevola protezione di Saturno. Ed è allora il figlio di Saturno, Nettuno dio del mare, ad ispirare la briosa conduzione del ristorante Il nuovo Melfa tutto pesce con ticket Gerry- Alessandro. Gerry Tizzani, patron figlio di ristoratori sorrentini, ed Alessandro Fiorletta, giovane, non ancora trentenne talentuoso chef in rigogliosa maturità professionale, di nuovo nella sua Ciociaria dopo esperienze a Milano.

Alessandro Fiorletta (Il nuovo Melfa Cucina di mare in Ciociaria)
Alessandro Fiorletta

Gerry sa approvvigionarsi di materia prima fresca e di qualità anche ricorrendo sapientemente alle aste on line dei più importanti mercati ittici. Qui vige, cosa ancora rara, il concetto di stagionalità del pesce e Gerry è a ciò coerente sia negli acquisti che, a conseguirne, nella proposta ai suoi clienti. Nel contempo, lo chef Alessandro sa utilizzare benissimo anche i prodotti del territorio ciociaro. C’è un menù alla cui base è ben valevole l’assunto “secondo pescato”.

Benvenuto dello chef (Il nuovo Melfa Cucina di mare in Ciociaria)
Benvenuto dello chef

Gradito ed a ben predisporre un pranzo memorabile il benvenuto dalla cucina: crema di pane alla curcuma con tonno marinato e glassa di cabernet di Atina. Nei calici, impeccabile il servizio, un ottimo Pecorino, atto a coprire tutte le portate in successione. Si prosegue con Bagnetto di salmone affumicato con gocce di brandy, caffè amaro, cicoria e fumetto montato di pesce, crumble di pane e patata scottata sotto cupola di fumo di faggio. La cloche rende valevole e ben percepita all’olfatto la leggera affumicatura. Sontuoso, con spiccato ma gradevole tocco salmastro il Risotto acquerello Carnaroli asparagi e gambero rosso di Mazara. A concludere una deliziosa piccola pasticceria a base di crema di pistacchio di Bronte.

Stante la bontà delle materie prime, la maestria in cucina, il suadente garbo in sala, il conto è di esemplare correttezza.

Per informazioni: www.ristoranteilnuovomelfa.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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