(L'area bar e una nuova sala
L'ultima fatica di Giacomo Bulleri)
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Emanuele Settel (L'area bar e una nuova sala
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Fabrizio Tozzi (L'area bar e una nuova sala
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Una serata che si è aperta con un brindisi: “A Giacomo!”. Calici al cielo nella nuova sala del ristorante Da Giacomo in via Pasquale Sottocorno, “
locale storico” della Lombardia.
Giacomo Bulleri ci teneva a questo ampliamento e ha tenuto duro. Se ne è andato a 94 anni, il 6 settembre, due giorni dopo il termine dei lavori. Ce l’ha fatta anche questa volta l’Ambrogino d’Oro 2015, milanese d'adozione, ma originario di Collodi (Pt), a inserire un nuovo tassello nel suo mosaico imprenditoriale. Una colonna di insegne dell’accoglienza che mette in fila a Milano tre ristoranti, una rosticceria, una pasticceria, un bar e una tabaccheria. A questi si è aggiunta l’offerta gastronomica del Giacomo Pietrasanta, omaggio alla Toscana da cui è partito.
Il pescato
«Il ristorante è sempre stato il posto del cuore - ricorda
Tiziana Bulleri - Un luogo dove io e mio padre siamo stati vicini ogni giorno per 40 anni ogni volta che bisognava decidere i menu da proporre ai nostri clienti, per le aperture dei locali, che di anno in anno sono stati sempre di più. Ci confrontavamo su tutto, dalla scelta delle materie prime tra i migliori produttori italiani al coordinamento dei nostri ragazzi e ragazze in sala o in cucina. Precisi, veloci, solari, perfezionisti e umili, oggi il loro spirito tramanda l’essenza dell’accoglienza che prediligeva Giacomo: la cura, la generosità e il cuore».
L'area bar
Il recente ampliamento del locale di via Sottocorno è consistente, ma impalpabile. Lo studio Peregalli/Sartori Rimini ha impostato con gli stessi colori e materiali degli altri spazi una nuova sala di 30 metri quadri che vale 25 coperti aggiunti. Vi si accede da un’area bar - bancone e sgabelli - aperta anche a chi non si ferma al ristorante. Qui il barman Fabrizio Tozzi miscela i grandi classici pre e after dinner. La cocktail list è abbondante e conta una selezione, pagina per pagina, di gin, rum, vodke, tequile, brandy, Cognac, Armagnac, grappe, amari, Porto e mirti. In abbinamento a Ostriche vert, Carpaccio di capesante con puntarelle e Gambero rosso di Sanremo sono stati serviti il “pre” Diplomat (vermouth dry e rosso, maraschino, bitter all’arancia) e un Bloody Mary in versione twist.
Domenico Di Gennaro
Scivolati a tavola, Emanuele Settel, executive chef del gruppo, e il resident
Domenico Di Gennaro hanno selezionato ricette che «puntano sulla semplicità utilizzando materie prime che vengono toccate il meno possibile». Nel pieno rispetto della filosofia gastronomica di Giacomo Bulleri, e in suo onore, la cucina ha proposto Pizzetta di Giacomo abbinata a Zizula Rosato Salento, Masseria Altamura, 2018 Puglia, Carpaccio di spigola alla pizzaiola (Salina Bianco, Hauner, 2018 Sicilia), Tortello cacio e pepe, tartare di gambero rosso, bottarga e lime (Sylvaner, Abbazia di Novacella, 2017 Alto Adige), Polipetti alla Luciana (Chianti Classico, San Giusto a Rentennano, 2017 Toscana; Etna Rosso, Contrada Pietrarizzo Tornatore, 2017 Sicilia), Millefoglie al cacao e crema Chantilly all’arancia (Moscato giallo Fior d’Arancio, Maeli, Veneto).
Per informazioni:
www.giacomoristorante.com