Emmanuele Forcone: «Nella pasticceria sbaglia chi punta solo sull’estetica»

Esattamente un anno fa il team italiano di Maestri pasticceri si aggiudicava a Lione la Coppa del mondo di pasticceria, arrivando prima nella sfida tra le 21 équipe selezionate per la finale e provenienti da tutto il mondo. A capitanare la squadra italiana era Emmanuele Forcone (nelle foto), affiancato dai colleghi Fabrizio Donatone e Francesco Boccia. Forcone, 32 anni, è il più giovane Maestro AMPI (Accademia Maestri Pasticceri Italiani) e per quattro volte campione italiano di pasticceria. Nel corso dell’ultima edizione di Sigep, la fiera riminese dedicata alla gelateria, alla pasticceria e alla panificazione, ha presieduto la giuria del Campionato italiano di pasticceria seniores 2016, che ha incoronato il giovane romano Andrea Restuccia.



A Emmanuele Forcone abbiamo chiesto un parere sulla pasticceria in televisione, che spesso sembra puntare più sull’estetica che sulla qualità e sul gusto. «La prima cosa che mi viene spontaneo dire - ha spiegato - è che grazie al piccolo schermo il nostro mestiere è diventato sempre più accessibile al grande pubblico; la pasticceria, così come la cucina, in questi ultimi anni stanno riscuotendo un grandissimo successo. Certo, pensare soltanto all’aspetto estetico e meno al gusto non è la soluzione; ma, in realtà, i grandi professionisti curano sì l’estetica, ma prima di tutto sono attenti al gusto. In questi giorni ci sono state delle competizioni mondiali, e abbiamo visto nazioni primeggiare solo ed esclusivamente per il gusto, meno per l’estetica. Sempre di più negli ultimi anni il mondo dei concorsi è divenuto simile a quello della moda, entrambi creano la tendenza per il futuro. Nella nostra realtà la parte artistica ha sempre meno valore della parte gustativa, sbaglia chi dà più valore all’estetica e meno al gusto, anche se pure l’estetica è fondamentale. E l’estetica contemporanea si sta dirigendo sempre di più verso una pasticceria, una decorazione minimalista.

«Riguardo alla vittoria a Lione dell’anno scorso - ha concluso il Campione mondiale di pasticceria - posso dire che io in qualità di capitano, Francesco Boccia e Fabrizio Donatone, seguiti da Alessandro Dalmasso, Iginio Massari e Gino Fabbri e da tutto il team della Coppa del mondo della pasticceria italiana, sicuramente non abbiamo vinto solo noi in prima persona, ma abbiamo conquistato una grande vittoria per tutta la pasticceria italiana, dando risalto a tutto il nostro comparto. Anche con un po’ di soddisfazione possiamo dire di avere stravinto a Lione, perché in 30 anni di storia della Coppa del mondo non è mai successo che tra il primo e il secondo posto ci fossero 800 punti di distacco, quei punti che abbiamo dato al Giappone, secondo classificato; inoltre abbiamo vinto tutte le degustazioni. Davvero è stata un’enorme vittoria, abbiamo riscritto un pezzo di pasticceria non solo italiana ma anche mondiale».