Artista, musicista, lussureggiante Fabrizio Mantovani si racconta
Abbiamo sollevato il cappello da cuoco a Fabrizio Mantovani del ristorante FM di Faenza (Ra), che ci ha svelato i suoi segreti: da cosa voleva diventare da grande a ciò che non manca mai nel suo frigo
10 maggio 2018 | 09:41
di Carla Latini
Fabrizio Mantovani
Ormai da qualche anno, folgorato dall’antico e affascinante Hotel Vittoria a Faenza, dove si respira arte, teatro e musica, ha creato qui il suo “FM”, che sta per Fabrizio Mantovani. Una cucina solare, un bistrot, una scuola di cucina, un laboratorio sempre in movimento. Un rapporto diretto con i suoi fedeli produttori. Un menu accattivante che si chiama “mezzadose”. Entri dentro FM e non ne esci più, tante sono le proposte, le provocazioni che Fabrizio inventa ogni giorno con il suo staff. Convinto che un piatto non nasce da un’idea ma dalle idee condivise con i suoi collaboratori e sua moglie Lisa, musa ispiratrice e donna di carattere.
Fabrizio crede che gustare sia azione, esperienza sotto l’influsso di situazioni complesse. Non un semplice passare il cibo attraverso bocca e stomaco. L’evoluzione dell’uomo si accompagna con l’imparare ad assaporare più in profondità. Sono gli insegnamenti del suo maestro Davide Scabin.
Da bambino cosa sognavi di diventare?
Un cuoco
Il primo sapore che ti ricordi.
Le arance
Qual è il senso più importante?
La coerenza
Il piatto più difficile che tu abbia mai realizzato.
Dashi romagnolo
Come hai speso il primo stipendio?
In un viaggio
Quali sono i tre piatti che nella vita non si può assolutamente fare a meno di provare?
Cavolfiore e cocco di David Toutain, Cyber eggs di Davide Scabin, Risotto zafferano e liquirizia di Massimiliano Alajamo
Cosa non manca mai nel frigo di casa tua?
Acciughe
Qual è il tuo cibo consolatorio?
Riso in brodo
Che rapporto hai con le tecnologie?
La tecnologia è indispensabile, ma la si può dimenticare in un cassetto
All’inferno ti obbligano a mangiare sempre un piatto: quale?
Insalata, cipolla, pomodoro e tonno
Chi inviteresti alla cena dei tuoi sogni?
Monica Vitti
Quale quadro o opera d’arte rappresenta meglio la tua cucina?
Antoni Gaudí
Se la tua cucina fosse una canzone quale sarebbe?
“Cucino cantando”, un brano che ho scritto io
Per informazioni: www.fmcongusto.it
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