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Vegâteau, da Montichiari il dolce vincitore: è “Mirea” di Carlo Lipari

La finale di Vegâteau 2025 si è svolta al Daste di Bergamo con 100 degustatori. Carlo Lipari vince il primo premio con la torta Mirea, mentre la nomination di Italia a Tavola è andata alla Torta Pierina di Manola Mandrile

 
05 maggio 2025 | 11:46

Vegâteau, da Montichiari il dolce vincitore: è “Mirea” di Carlo Lipari

La finale di Vegâteau 2025 si è svolta al Daste di Bergamo con 100 degustatori. Carlo Lipari vince il primo premio con la torta Mirea, mentre la nomination di Italia a Tavola è andata alla Torta Pierina di Manola Mandrile

05 maggio 2025 | 11:46
 

È Carlo Lipari, della Pasticceria Boifava di Montichiari (Bs) a trionfare nella finale nazionale di Vegâteau 2025, il contest di pasticceria vegetale che si è tenuto al Daste di Bergamo organizzato da LAV onlus con il supporto di Funny Veg e che vede anche Italia a Tavola tra i media partner.

Vegâteau, da Montichiari il dolce vincitore: è “Mirea” di Carlo Lipari

Vegâteau 2025, il podio: Lisa Angelini (seconda), Carlo Lipari (primo) e Matteo Colajanni (terzo)

Vegâteau 2025, i vincitori

Carlo Lipari, della Pasticceria Boifava di Montichiari (BS), ha conquistato il primo premio con la torta Mirea. Oltre alla Planetaria KitchenAid Bowl Lift Heavy Duty, ha ricevuto la nomination di Pasticceria Internazionale. Il secondo posto è andato a Lisa Angelini (Pasticceria Liberty, Trieste), con la torta Gioia, che si è aggiudicata anche il premio della giuria popolare. Terzo classificato Matteo Colajanni (Dav Pastry Lab, Albano Sant'Alessandro - Bg) con Le Panier.

La nomination per Italia a Tavola è stata assegnata a Manola Mandrile (Manola Pasticceria Naturale, Bra - Cn) con la Torta Pierina. Il Premio KitchenAid Coffee Lovers è andato a Marilanda Maiello (Maruzzella Gioia del Gusto, Casoria - Na) per la torta Donna Concetta.

Vegâteau 2025, alla scoperta di "Mirea", la torta vincitrice

La torta Mirea, spiega Lipari, nasce come risposta alla richiesta crescente di dolci vegani: «La torta Mirea nasce nella pasticceria Boifava in risposta alla richiesta della clientela di dolci vegani. Ho pensato a una torta semplice nei gusti, che i clienti già conoscono e apprezzano: cioccolato e lampone».

Vegâteau, da Montichiari il dolce vincitore: è “Mirea” di Carlo Lipari

Carlo Lipari della Pasticceria Boifava di Montichiari riceve il primo premio a Vegâteau

La realizzazione, però, richiede ricerca e precisione: base cake all'acqua con cacao trinitario, cuore in gelée di lamponi, mousse con bevanda di soia e cioccolato Guanaja, copertura metà in burro di cacao rosso e metà in glassa fondente, rifinita con foglia oro e ricciolo di cioccolato temperato.

Vegâteau 2025, una giuria d'eccezione

 I 100 posti riservati al pubblico degustatore sono andati sold out. Accanto alla giuria popolare - composta da cinque membri del pubblico, guidati da Giulia Giunta della FunnyVeg Academy - era presente una giuria tecnica di rilievo, formata da:

  • Marco Pedron (Apei e presidente della giuria)
  • Alberto Lupini (direttore di "Italia a Tavola")
  • Umberto Rocca (Ristorante Joia)
  • Luca Andrè (Funny Veg),
  • Rossella Contato ("Pasticceria Internazionale")
  • Omar Quadri (Consorzio Pasticceri Bergamaschi)
  • Carlotta Filippini (Consorzio Pasticceri Artigiani di Brescia)

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Vegâteau 2025, pasticceria vegetale in crescita

Vegâteau si conferma così un punto di riferimento nel panorama dolciario italiano, dimostrando che è possibile realizzare alta pasticceria senza burro, uova o panna. L'evento ha ricevuto il patrocinio di Apei - Ambasciatori pasticceri dell'eccellenza italiana - e dei Consorzi Artigiani Pasticceri di Bergamo e Brescia, oltre al Comune di Bergamo

Vegâteau, da Montichiari il dolce vincitore: è “Mirea” di Carlo Lipari

Vegâteau si conferma un punto di riferimento nel panorama dolciario italiano

Secondo Marco Pedron, presidente di giuria, «Vegâteau è stato un vero trionfo di creatività e passione. Anche se alcuni dolci risultavano un po' troppo zuccherini, la qualità complessiva è stata altissima». Per Donato Ceci, responsabile LAV Bergamo «a Vegâteau quest'anno non ha vinto solo la tecnica ma soprattutto l'inclusività. Un aspetto fondamentale che va a braccetto con la necessità di cambiare i paradigmi della nostra alimentazione».

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