Venerdì 20 giugno la Fortezza di Montalcino (Si) ospita la quarta edizione di Red Montalcino, la rassegna dedicata al Rosso di Montalcino Doc. Organizzato dal Consorzio del vino Brunello di Montalcino, l'evento porterà nella cornice medievale del borgo senese masterclass, degustazioni, food corner, musica dal vivo e oltre 60 produttori in assaggio libero.

Red Montalcino accende l'estate il 20 giugno
Si parte nel pomeriggio, alle 16, con Fresh Perspectives: the rise of Rosso di Montalcino, un viaggio nel bicchiere curato dalla master of wine Sarah Heller. La masterclass, riservata su invito, sarà l'occasione per riflettere sull'identità contemporanea del Rosso di Montalcino e sul suo ruolo in evoluzione nel panorama vinicolo internazionale. Un taglio moderno, pensato per raccontare l'anima più agile e versatile di un territorio noto in tutto il mondo per la sua eccellenza enologica. Dalle 18 la Fortezza apre le porte a pubblico e appassionati con il walk around tasting che vedrà protagonisti 62 produttori locali. In un contesto informale, sarà possibile assaggiare le diverse espressioni del Rosso di Montalcino e confrontarsi direttamente con i vignaioli. A partire dalle 19:30 si attivano i food corner, pensati per offrire un'esperienza gastronomica varia che spazia dalle specialità locali a proposte fusion e veggie, in abbinamento ai calici in degustazione.
L'atmosfera della serata proseguirà con l'apertura dell'enoteca collettiva alle 21:30 e con lo spazio bartender e mixology dalle 22. Ad accompagnare il pubblico ci sarà la musica dei The Blend, in concerto dalle 20: un repertorio che fonde rock e pop pescando tra i grandi successi italiani e internazionali dagli anni '60 a oggi. A chiudere la serata sotto le stelle, il dj set di Botteghi, in programma alle 23. Red Montalcino conferma così la volontà del consorzio di valorizzare il rosso con un format capace di coinvolgere un pubblico trasversale, tra momenti di approfondimento e intrattenimento. Una giornata pensata per raccontare un vino che guarda avanti, senza dimenticare il legame con le colline che gli danno origine.
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