Con un volto giovane e determinato al comando, Angela Sergio, dell'azienda Barone Sergio, è stata eletta presidente del Consorzio di tutela Valdinoto. Guiderà per il prossimo triennio un consiglio di amministrazione rinnovato, ricco di energie fresche e con una significativa presenza di giovani imprenditori vitivinicoli.
Angela Sergio, la nuova presidente del Consorzio di tutela Valdinoto
Angela Sergio non sarà infatti sola in questo percorso: al suo fianco, come vicepresidente, ci sarà Carlo Scollo dell'azienda Feudo Ramaddini, mentre il consiglio di amministrazione si completa con Carmela Pupillo (azienda Pupillo), Corrado Gurrieri (Tenuta La Favola), Costante Planeta (Planeta), Filippo Mazzei (Zisola), Giovanni Boroli (La Giasira), Saro Cavallo (Palmeri) e Salvatore Marino (Turi Marino). La struttura consortile, che oggi conta 24 aziende associate, copre un territorio vasto e affascinante, che si estende da Siracusa a Ispica, e tutela quattro prestigiose denominazioni: Doc Siracusa, Doc Noto, Doc Eloro e l'Igp Avola. Una rappresentatività ampia e diversificata, che rispecchia la ricchezza e la varietà di un distretto vitivinicolo in continua ascesa.
Il programma triennale delineato dal nuovo consiglio punta a consolidare il prestigio delle denominazioni tutelate e a rafforzare la promozione dei vini del Valdinoto sui mercati nazionali e internazionali. Al centro delle iniziative ci sarà anche il dialogo costante con le istituzioni e gli operatori del settore, con l'obiettivo di valorizzare sempre di più il territorio e i suoi straordinari prodotti. «Un programma - dichiara Angela Sergio - che da un lato avrà una finalità di tipo tecnico, volta all'aggiornamento dei disciplinari per metterli al passo con il lavoro di ricerca condotto nel frattempo dalle nostre aziende, ma che dall'altro dovrà guardare alle strategie di posizionamento dei nostri vini sul mercato e alla salvaguardia del loro intrinseco legame con il territorio».
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«Il nostro scopo - prosegue - è naturalmente quello di valorizzare i principali vitigni autoctoni, Nero d'Avola e Moscato, raccontandoli nella loro complessità attraverso le molteplici interpretazioni che i nostri produttori (e quelli che nel frattempo ci auguriamo possano aderire al progetto del Consorzio) riescono a darne: uno scopo che perseguiremo investendo sul sostegno all'export e alle opportunità commerciali, ma che vogliamo perseguire fortemente anche incentivando l'incoming enoturistico. In questo senso il nostro lavoro sarà condotto in sinergia con la Strada del Vino Valdinoto: si tratterà innanzitutto di accrescere in ogni nostro produttore la consapevolezza che la propria azienda non rappresenta solo l'identità vitivinicola del territorio, ma più in generale la specifica identità culturale del sud est siciliano, con un potenziale di attrazione legato al patrimonio artistico, culturale e sociale. Contiamo in questa direzione di poter sviluppare anche una collaborazione sempre più forte con le istituzioni e le imprese locali nel prossimo futuro».
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