In Italia, il cibo servito nelle mense scolastiche è diventato più sano e sostenibile, ma il problema dello spreco alimentare cresce e l'interesse dei bambini verso i nuovi piatti diminuisce. È quanto emerge dal 9° Rating dei menu scolastici di Foodinsider, che ha monitorato circa un terzo delle mense italiane.
Cibi più sani a scuola, ma i bambini li rifiutano
Il confronto dei dati 2023/24 con gli ultimi cinque anni evidenzia miglioramenti grazie all'introduzione dei Criteri ambientali minimi (Cam), che hanno reso i menu più vari e ricchi di prodotti biologici e locali. Tuttavia, molti bambini si rifiutano di assaggiare piatti nuovi, ripiegando su opzioni più semplici come pasta in bianco e pane, con una significativa quantità di cibo che finisce nella spazzatura.
Il miglioramento è stato più evidente nei comuni che hanno rinnovato la gestione del servizio mensa, come Trento, Udine e Frosinone. Ma, nonostante questi progressi, cresce la presenza di cibi processati e cala la percentuale di pasti effettivamente consumati. Le scuole che offrono educazione alimentare, con cucine interne e più tempo per il pranzo, sono quelle che registrano i migliori risultati, così come quelle che servono la frutta a metà mattina anziché alla fine del pasto. Infine, uno dei punti positivi riguarda il pane, che in molte mense è stato sostituito con varietà più salutari, come pane integrale o fatto con farine di grani antichi.
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