Come preannunciato nelle scorse ore, è arrivato il nuovo decreto del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che proroga fino al 13 aprile, le misure restrittive in atto contro il contagio da coronavirus.
Giuseppe Conte
«Il nostro Paese sta attraversando la fase acuta dell'emergenza - ha detto in conferenza stampa - abbiamo superato 13155 decessi, è una ferita che mai potremo sanare. Non siamo nella condizione di poter allentare le misure restrittive, di alleviare disagi e risparmiarvi i sacrifici. Si iniziano a vedere gli effetti positivi delle misure restrittive ma non siamo in condizione ancora di poter iniziare ad abbracciare una prospettiva diversa».
«C'è una sparuta minoranza di persone che non rispetta le regole - ha aggiunto il premier - abbiamo disposto sanzioni severe e misure onerose. Non ci possiamo permettere che l'irresponsabilità di alcuni rechino danni a tutti. Se iniziassimo ad allentare le misure, tutti gli sforzi sarebbero vani, quindi pagheremmo un prezzo altissimo, oltre al costo psicologico e sociale, saremmo costretti a ripartire di nuovo, un doppio costo che non ci posiamo permettere. Invito tutti a continuare a rispettare le misure».
Conte ha poi precisato: «Non abbiamo affatto autorizzato l'ora del passeggio coi bambini. Abbiamo solo detto che quando un genitore va a fare la spesa si può consentire anche l'accompagno di un bambino. Ma non deve essere l'occasione di andare a spasso e avere un allentamento delle misure restrittive».
Nel nuovo decreto si vietano gli allenamenti anche degli atleti professionisti «onde evitare - ha spiegato Conte - che delle società sportive possano pretendere l'esecuzione di una prestazione sportiva anche nella forma di un allenamento. Ovviamente gli atleti non significa che non potranno più allenarsi: non lo faranno in maniera collettiva ma individuale».
Dopo Pasqua il governo valuterà l'allentamento delle misure: «Non siamo nelle condizioni di dire che il 14 aprile le allenteremo - ha detto ancora Conte - Quando gli esperti ce lo diranno, entreremo nella fase 2 di allentamento graduale per poi passare alla fase 3 di uscita dall'emergenza, della ricostruzione, del rilancio».