Nel cuore del piccolo paese di Provenza, al piano terra dell'albergo realizzato in una dimora del XVII secolo, un ristorante ha conquistato la stella grazie a una cucina del territorio.
Si tratta del ristorante dell'Hotel de Tourrel, albergo a Saint-Rémy che vanta un mix riuscito tra eleganza ed accoglienza: una discreta raffinatezza attraversa ogni punto della struttura, dai soffitti con travi in legno alla vista sul tetto. Con l'arrivo della stella Michelin certamente potrà dirsi aumentata la pressione, allo stesso modo anche il numero dei clienti e le rispettive richieste. Tuttavia, il riconoscimento ha indubbiamente portato «anche un bel po' di fierezza», come ha puntualizzato il maitre
Olivier Lamaison.
Jérémy Scalia e Olivier Lamaison
Il ristorante è il regno di
Jérémy Scalia, un giovane chef con una buona esperienza alle spalle. La sua carta vincente è il territorio: prodotti regionali "pescati" da un repertorio "fresco e seducente", come puntualizza la Michelin nella motivazione che, in breve, l'ha spinta ad attribuire da pochi mesi la stella a questo locale. «Il nostro compito qui è valorizzare i prodotti della nostra regione. Dalla verdura alla frutta fino a carni come quelle dell'agnello e del toro. Il pesce ce lo procuriamo a Marsiglia -
la Porta della Provenza. È un percorso lungo, certo, ma ne vale la pena» per garantire ai propri ospiti il meglio.
La carta vincente dello chef in cucina è il territorio
«Non mi sforzo di essere esotico. Puoi essere creativo senza essere sperimentale»: così si può riassumere il pensiero dello chef, utilizzando le stesse parole riportate da La Provence. È molto legato al suo territorio, Scalia, non esita a combinare prodotti della terra e del mare, perché nel complesso è quello che si trova in questa splendida regione, che quest'anno sta vivendo il suo
Anno della Gastronomia. Tra i grandi prodotti del territorio circostante si annovera ad esempio l'
olio Aoc del Moulin Castelas.
Un mix tra eleganza, raffinatezza ed accoglienza
Ma non basta la cucina per soddisfare un'esigenza, per gratificare un cliente, per far sì che un'esperienza venga ricordata. Entra in gioco, in maniera parallela ma complementare, la sala, guidata dal maitre Olivier Lamaison, che forse meglio di chiunque vede la differenza tra gli ospiti prima e dopo la stella: «Da un punto di vista puramente organizzativo, la clientela è radicalmente cambiata, ha esigenze diverse. Da un punto di vista personale posso dire sia cambiata la mia soddisfazione, è cresciuta, perché faccio un lavoro che mi piace con persone che stimo».
Prodotti regionali "pescati" da un repertorio "fresco e seducente"
Anche se la clientela può avere esigenze nuove, il rapporto tra questa e la sala è lo stesso: «Non siamo in un ristorante parigino - ha proseguito Lamaison - qui gli ospiti sono molto più rilassati, il clima è molto più disteso... In più abbiamo solo 18 coperti». Una sosta gourmet raffinata e gratificante anche per quei turisti venuti fino a Saint-Rémy per scoprire
lo stile di vita tipicamente provenzale.
Per informazioni:
www.detourrel.com