L'Emilia chiude i locali nel weekend Nel Lazio mascherine obbligatorie
Stretta sui pubblici esercizi nelle due regioni, con provvedimenti che superano il decreto del Premier Conte. In Emilia stop serale anche alle attività che prevedono l’asporto, come pizzerie al taglio e gelaterie
11 marzo 2020 | 15:17
Bar e ristoranti chiusi nel week end in Emilia Romagna; mascherine e guanti per la somministrazione di cibi e bevande nel Lazio. Entrano in vigore oggi nuove restrizioni per i locali di queste due regioni, dopo che i rispettivi Consigli regionali hanno emanato due documenti che impongono ai pubblici esercizi ulteriori misure precauzionali rispetto a quelle contenute nel Decreto del Presidente del Consiglio del 10 marzo per contenere la diffusione del contagio da coronavirus.
Per quanto riguarda l’Emilia Romagna, il decreto presidente del Consiglio Regionale ha esteso fino al 3 aprile l’obbligo di chiusura imposto dal Dedreto del 10 marzo a bar e ristoranti dalle 18 alle 6 a tutte le attività che effettuano «il consumo [immediato] e quelle che prevedono l’asporto (compresi preparazione di pasti da portar via “take-away” quali a titolo d’esempio rosticcerie, friggitorie, gelaterie, pasticcerie, pizzerie al taglio che non dispongono di posti a sedere)». Su tutto il territorio regionale queste attività potranno quindi restare aperte solo dalle 6 alle 18 e sempre garantendo la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.
Tali disposizioni, si precisa, non si applicano ai servizi di ristorazione erogati all’interno di strutture ricettive, come alberghi, residenza agriturismi, villaggi turistici, campeggi, ostelli e bed & breakfast per i clienti che vi soggiornano.
Ma non solo: lo stesso provvedimento impone anche la chiusura al pubblico di tali attività e di bar e ristoranti per l’intera giornata nei giorni festivi e prefestivi. In queste giornate, così come durante gli orari di chiusura obbligati, sarà però possibile effettuare il servizio di consegna presso il domicilio o la residenza del cliente.
L’ordinanza del Lazio prevede per tutti gli esercizi che svolgono «attività di somministrazione di alimenti e bevande e tutti i soggetti che trasformano, producono, tengono in deposito o comunque manipolano per poi vendere o somministrare prodotti alimentari (in relazione all'attività svolta), l’utilizzo obbligatorio di mascherine e guanti». In questo caso, la nuova disposizione è in vigore da oggi e fino a nuovo provvedimento.
Locali chiusi nel weekend anche in Riviera
Per quanto riguarda l’Emilia Romagna, il decreto presidente del Consiglio Regionale ha esteso fino al 3 aprile l’obbligo di chiusura imposto dal Dedreto del 10 marzo a bar e ristoranti dalle 18 alle 6 a tutte le attività che effettuano «il consumo [immediato] e quelle che prevedono l’asporto (compresi preparazione di pasti da portar via “take-away” quali a titolo d’esempio rosticcerie, friggitorie, gelaterie, pasticcerie, pizzerie al taglio che non dispongono di posti a sedere)». Su tutto il territorio regionale queste attività potranno quindi restare aperte solo dalle 6 alle 18 e sempre garantendo la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.
Tali disposizioni, si precisa, non si applicano ai servizi di ristorazione erogati all’interno di strutture ricettive, come alberghi, residenza agriturismi, villaggi turistici, campeggi, ostelli e bed & breakfast per i clienti che vi soggiornano.
Ma non solo: lo stesso provvedimento impone anche la chiusura al pubblico di tali attività e di bar e ristoranti per l’intera giornata nei giorni festivi e prefestivi. In queste giornate, così come durante gli orari di chiusura obbligati, sarà però possibile effettuare il servizio di consegna presso il domicilio o la residenza del cliente.
L’ordinanza del Lazio prevede per tutti gli esercizi che svolgono «attività di somministrazione di alimenti e bevande e tutti i soggetti che trasformano, producono, tengono in deposito o comunque manipolano per poi vendere o somministrare prodotti alimentari (in relazione all'attività svolta), l’utilizzo obbligatorio di mascherine e guanti». In questo caso, la nuova disposizione è in vigore da oggi e fino a nuovo provvedimento.
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