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Stop ai negoziati per aumentare i salari: maxi-sciopero negli hotel degli Usa

Oltre 10mila lavoratori del comparto alberghiero statunitense hanno scioperato in otto città per il Labor Day, contestando l'interruzione dei negoziati contrattuali con catene come Marriott, Hilton ed Hyatt

 
04 settembre 2024 | 11:24

Stop ai negoziati per aumentare i salari: maxi-sciopero negli hotel degli Usa

Oltre 10mila lavoratori del comparto alberghiero statunitense hanno scioperato in otto città per il Labor Day, contestando l'interruzione dei negoziati contrattuali con catene come Marriott, Hilton ed Hyatt

04 settembre 2024 | 11:24
 

Oltre 10mila lavoratori del comparto alberghiero e dell'ospitalità negli Stati Uniti hanno scioperato in otto città durante lo scorso fine settimana. Come riportato dall'agenzia di stampa Reuters, i dipendenti hanno interrotto le loro attività in 24 hotel, tra cui alcune strutture appartenenti a grandi catene come Marriott, Hilton ed Hyatt. La protesta si è svolta in concomitanza con il Labor Day, celebrato lunedì 2 settembre, una festività nazionale federale simile al 1° maggio in Italia. Alla base dello sciopero vi è principalmente l'interruzione dei negoziati contrattuali tra i rappresentanti di questi tre principali operatori alberghieri e il sindacato Unite Here, che rappresenta lavoratori di hotel, casinò e aeroporti negli Stati Uniti e in Canada.

Stop ai negoziati per aumentare i salari: maxi-sciopero negli hotel degli Usa

Lavoratori alberghieri in sciopero negli Usa (Shutterstock)

Sciopero negli hotel Usa: lavoratori in rivolta per i salari troppo bassi

Secondo l'organizzazione sindacale, questo sciopero si colloca alla vigilia della scadenza contrattuale - prevista per la fine del 2024 - per circa 40mila lavoratori degli hotel di 20 città americane. Le trattative per i nuovi contratti quadriennali sono iniziate a maggio. «Non accetteremo una "nuova normalità" in cui le aziende alberghiere aumentano i profitti riducendo i servizi offerti agli ospiti e trascurando i loro impegni verso i lavoratori» ha dichiarato la presidente di Unite Here, Gwen Mills. La sindacalista ha inoltre ricordato che nel 2023 i lavoratori rappresentati da Unite Here hanno ottenuto contratti rinnovati a Los Angeles e Detroit dopo uno sciopero di 47 giorni e ha aggiunto che sono stati autorizzati scioperi anche a Baltimora, Honolulu, Kauai, New Haven, Oakland, Providence e San Diego, e che altri 5mila lavoratori alberghieri potrebbero scioperare in qualsiasi momento.

«La crescita del settore dell'ospitalità negli Stati Uniti - ha proseguito la sindacalista - è evidente dall'aumento del 9% delle prenotazioni per viaggi nazionali nel 2024 rispetto all'anno precedente. È quindi giusto che le retribuzioni siano adeguate al carico di lavoro». Una prima risposta ufficiale è giunta dal Gruppo Hyatt, che si è dichiarato aperto al dialogo con i lavoratori. «Non vediamo l'ora - ha affermato Michael D'Angelo, responsabile delle relazioni sindacali di Hyatt - di continuare a negoziare contratti equi e riconoscere il contributo dei nostri dipendenti al successo del gruppo». Tuttavia, Hyatt ha anche comunicato di aver predisposto piani di emergenza per ridurre al minimo l'impatto sulle attività dell'hotel in caso di nuovi scioperi.

In Italia firmato, di recente, il nuovo contratto per i lavoratori del turismo

Per l'occasione, vale la pena ricordare che in Italia, proprio questa estate, è stato raggiunto un accordo sul nuovo contratto per oltre 400mila lavoratori del comparto turistico e alberghiero. Lo scorso 5 luglio, infatti, è stato firmato il rinnovo del "Contratto collettivo nazionale del lavoro" per i dipendenti del turismo, sottoscritto da Federalberghi e Faita insieme a Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil. Tra le novità, oltre agli aumenti salariali che variano a seconda dell'inquadramento, il nuovo contratto introduce forme di partecipazione dei lavoratori alla vita dell'impresa, mirate a favorire il cambiamento e il benessere sui luoghi di lavoro, con un'attenzione particolare anche alla parità di genere.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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