Semina e raccolta del grano: due momenti simbolici del ciclo della rinascita che replica il miracolo che premia il lavoro dell'uomo che sa dialogare con la terra. Ed è proprio in occasione del rito stagionale della semina del frumento, a Borgo di Celle di Città di Castello (Pg), che il Molini Fagioli, del Gruppo Agugiaro&Figna, impegnato in percorsi etici e innovativi come l'utilizzo di energia rinnovabile, in particolare in campo eolico e idrico, ha scelto di incontrare gli utilizzatori delle sue farine di grano tenero. Erano presenti pizzaioli, pasticcieri, panificatori e distributori uniti sotto la sigla "Zero d’Avanguardia”, un vero e proprio movimento che coinvolge i protagonisti dell'arte bianca e li sensibilizza al ritorno al prodotto naturale di filiera cortissima. Quasi come in un effetto domino, i maestri dell'arte bianca nella veste di ambasciatori del ritorno alla natura, raggiungono il consumatore che non solo ha la garanzia e la tracciabilità di quanto ha nel piatto, ma diventa esso stesso protagonista del cerchio virtuoso perché sono soltanto le sue scelte a confermare la validità del percorso di filiera.

Le farine Molini Fagioli sono al fianco dei professionisti
Che cosa è il progetto Oirz
Tutto nasce nata dal progetto “Oirz", acronimo di Origine Italia Residuo Zero, nato nel 2020 per farine di filiera 100% italiana senza alcun residuo, con una purezza certificata dall'ente esterno DNV e con un forte legame territoriale con l'Umbria, regione a tradizionale vocazione agricola.
Il rito della semina è stato preceduto da una tavola rotonda sul tema della filosofia del progetto "Zero d'Avanguardia", introdotta dal direttore dello stabilimento molitorio di Magione, Primo Rebiscini. Hanno portato il loro contributo l'agronomo divulgatore Daniele Paci, Raffaele Stupazzini sul tema dell'agricoltura digitale e Carola Tessiore dell'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo che collabora con varie aziende sulla ricerca e sulla sostenibilità sviluppando progetti innovativi.
Il lavoro di Molini Fagioli per farine a zero residui
Il Molino Fagioli, attivo dal 1947, è player importante nella produzione di farine per il baby food, oltre che per la filiera Barilla, con un disciplinare estremamente restrittivo. «Proprio da questo è partita l'idea di non disperdere questo valore - ha detto il direttore commerciale Daniele Belletti - e attraverso un accordo con 95 aziende e cooperative associate al Consorzio Pro Agri- di Città di Castello che in 1.200 ettari di terreni collinari applicano agricoltura di precisione otteniamo i grani. Le nostre farine non devono avere residui sotto il limite, ma zero assoluto, senza tracce di pesticidi, micotossine o metalli pesanti. Non scendiamo a compromessi, prendendo grani a basso costo per poi aggiungere alle farine elementi per renderle più lavorabili. La farina buona si fa col grano buono».
Molini Fagioli, quando la semina è hi-tech
In collaborazione con Xfarm tutti i passaggi di filiera sono digitalizzati. I terreni selezionali devono essere lontani da fonti di inquinamento o da colture contaminanti, devono essere coltivati a rotazione e concimati e trattati solo in caso di necessità. La semina deve essere artigianale non intensiva, con distribuzione uniforme del seme e l’agricoltore deve tenere un quaderno di campagna, una sorta di carta di identità del campo di grano, dalla semina al raccolto. Una commissione esterna controlla che venga rispettata l'etica del progetto. Riceve inoltre premi e incentivi e questa sostenibilità economica oltre che ambientale - secondo Domenico Brugnoni, presidente del Consorzio Pro Agri - potrebbe dare una nuova prospettiva contro il rischio di abbandono dei terreni.

Controllo qualità negli stabilimneti di Molini Fagioli
Il rapporto sinergico tra gli attori del progetto continua fino alla macinazione, forse la fase più delicata perché le proprietà organolettiche e nutrizionale del grano vengano preservate nelle farine.
Lo stabilimento di Magione del Molini Fagioli, completamente ristrutturato 5 anni fa, è anche sede di un centro tecnico in cui la tecnologia si affianca allo studio dei nuovi stili di consumo, alla sperimentazione, all'accoglienza e alla formazione, con laboratori e incontri tematici.
Le nuove farine di Molini Fagioli
In occasione della cerimonia della semina, sono state presentate le ultime tipologie di farine dedicate in particolare agli artigiani della pizza, in base alle diverse esigenze e agli stili di lavorazione: la Lieve per molti impieghi, La Creativa, farina di forza desinata anche alla pasticceria e la Virtuosa, finissima semi integrale perfetta per una vasta gamma di prodotti da forno.

Le nuove tipologie di farine di Molini Fagioli
I vantaggi per i pizzaioli di Zero d'Avanguardia
Ma quali sono i vantaggi dell'appartenenza a Zero d'Avanguardia, soprattutto per la categoria privilegiata dei piazzaioli? Anzitutto una maggiore visibilità sul web e attraverso le campagne di comunicazione, le consulenze e informazioni esclusive in tempo reale, gli incentivi alla partecipazione nelle fiere del settore, convenzioni speciali e contatti con Jre-Jeunes Restaurateurs, che conta in Italia 70 chef tra cui molti stellati.

Pizza perfetta con le farine di Molini Fagioli
Non mancano un kit con giacca professionale, la targa di riconoscimento, le vetrofanie e altri materiali per comunicare al cliente la propria filosofia di lavoro.