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Speciale Vinitaly: Val d'Aosta eno-eroica con una sola Doc regionale

 
30 marzo 2009 | 16:00

Speciale Vinitaly: Val d'Aosta eno-eroica con una sola Doc regionale

30 marzo 2009 | 16:00
 

Una superficie vitata di soli 600 ettari vitati, una viticoltura eroica perché i vigneti sono situati ad altitudini variabili dai 400 metri nella bassa valle sino a 1.200 in Valdigne. La coltivazione della vite avviene su terrazzamenti sostenuti da muretti a secco, su ciglioni o, dove possibile, a rittochino. Accanto alla valorizzazione dei vitigni tradizionali, alcuni dei quali di storia antichissima e franchi di piede, si sono introdotte uve internazionali. Troviamo il Nebbiolo, qui chiamato Picoutener o Picotendro, il Petit Rouge, il Fumin, il Muscat de Chambave, il Prié Blanc, celebre con il nome di Blanc de Morgex.

 Dal 1985 è stata istituita una sola denominazione, Doc 'valle d'Aosta” a tutela di tutte le produzioni regionali con 7 sottodenominazioni di area (il Blanc de Morgex et de La Salle, l'Enfer d'Arvier, il Torrette, il Nus, il Chambave, l'Arnad-Montjovet e il Donnas) e 15 di vitigno (Chardonnay, Cornalin, Fumin, Gamay, Mayolet, Merlot, Müller Thurgau, Nebbiolo, Petite Arvine, Petit Rouge, Pinot Blanc, Pinot Gris, Pinot Noir, Prëmetta e Syrah).

Nel 1982 è nato l'Institut Agricol Régional con il compito di promuovere l'istruzione e la formazione professionale in agricoltura per gestire con perizia la propria azienda agricola e sviluppare la ricerca applicata. Sei sono le cantine cooperative della regione: Cave du Vin Blanc de Morgex et de La Salle, la realtà produttiva vinicola più alta d'Europa, con le sue viti originarie, non innestate, che si inerpicano fino a 1.200 metri di altitudine; Cooperativa Co-Enfer che gestisce tutta l'attività vitivinicola dell'Enfer d'Arvier, il vino dal sapore corposo che nasce dalla lavorazione di uve pregiate raccolte nei vigneti che dimorano sulla sinistra orografica del comune di Arvier; Cave des Onze Communes con 57 ettari, vi operano 220 soci che conferiscono alla cooperativa le loro uve, dalle quali si ricavano oltre 450mila bottiglie all'anno. Qui nasce il famoso Torrette, ottenuto dal vitigno autoctono Petit Rouge, che in questa zona riesce a esprimere al meglio le sue potenzialità; la Kiuva una cave cooperative che coinvolge i viticoltori di 7 paesi limitrofi: Hône, Issogne, Verrès, Challand-Saint-Victor, Champdepraz, Montjovet oltre allo stesso Arnad. Qui nasce l'Arnad-Montjovet Doc, vino rosso ricavato per il 70% da uve Nebbiolo dal sapore asciutto e armonico, molto conosciuto e apprezzato, sia nella versione tradizionale che in quella Superiore. La vinificazione annua complessiva sfiora le 70mila bottiglie; La Crotta di Vegneron di Chambave, una delle zone più siccitose della Valle d'Aosta il cui fiore all'occhiello è Il Muscat di Chambave nella versione secca e piacevolmente aromatica oppure in quella flétri (passito), più dolce e confezionata in un numero limitato di bottiglie; la Caves Cooperatives de Donnas comune del fondovalle situato a pochi chilometri dal confine con il Piemonte, dove un gruppo di viticoltori, dopo aver ottenuto la Denominazione di Origine Controllata del vino Donnas (primo in Valle d'Aosta) si è riunito in cooperativa, col preciso scopo di tutelarne e garantirne la qualità e la genuinità.

Nella regione, 30 aziende private hanno dato vita ai Viticulteurs Encaveurs Vallée d'Aoste, questi piccoli produttori locali si si occupano direttamente della lavorazione e della commercializzazione dei propri vini. In Valle d'Aosta ha sede il Cervim, un organismo internazionale creato nel 1987 a cui aderiscono regioni ed organismi regionali, nazionali ed esteri, accomunnati dall'interesse per la valorizzazione e la salvaguardia della viticoltura di montagna e in forte pendenza. è stata istituita anche la Route des Vins della Valle d'Aostache è stata integrata dal progetto Chemin des Vignobles, un grande percorso escursionistico che, snodandosi nel Vallese ed in Valle d'Aosta, permette al visitatore di conoscere il mondo della produzione vitivinicola, attraverso la scoperta diretta del territorio e delle sue valenze paesaggistiche e culturali.

Dati aggiornati a febbraio 2009

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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