Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
venerdì 29 marzo 2024  | aggiornato alle 08:17 | 104249 articoli pubblicati

Speciale Vinitaly: basta solo Castelli Il Lazio cerca qualità

 
30 marzo 2009 | 16:00

Speciale Vinitaly: basta solo Castelli Il Lazio cerca qualità

30 marzo 2009 | 16:00
 

è finito il tempo delle "fontane che danno vino" degli stornelli, di quel vinello beverino e anonimo dei Castelli Romani. Se ne produceva un mare a basso costo, senza precise identità territoriali, e durava una sola estate. Ma anche se i vini del Lazio faticano ancora a decollare, molti piccoli e grandi produttori hanno capito che valeva la pena di scommettere su prodotti diversi, di grande qualità, più rotondi e alcolici. In maggioranza sono bianchi: Silvaner, Müller Thurgau, Gevürztraminer, Pinot bianco, grigio e nero, Chardonnay, Sauvignon, Reisling italico, Moscato giallo e rosa, Kerner, Veltliner. Schiava, Laigren, Merlot, Cabernet e Malvasia i rossi di buona struttura. Le Doc di riferimento sono sempre quelle dei Castelli, le colline di natura vulcanica intorno al lago di Albano, soprattutto il Frascati, che incantò la Regina d'Inghilterra, poi il Marino, il Colli Albani, il Colli Lanuvini, il Montecompatri Colonna, il Velletri e il Zagarolo.

 Oggi i 38.000 ettari vitati delle province di Roma, Viterbo, Latina e Frosinone insieme ne contano 26 e una Docg: il Cesanese del Piglio. La nuova visibilità dei vini laziali, conquistata con scelte innovative dei produttori e col know how di grandi wine maker, è fortemente spinta da organismi regionali, consorzi, cantine sociali e associazioni di aziende come le "Vigne del Lazio". Massiccia è la partecipazione ad appuntamenti come il Vinitaly e a manifestazioni come Cantine Aperte o Benvenuta Vendemmia e grande attenzione è data all'enoturismo con fattorie didattiche e articolati percorsi lungo le 4 Strade del Vino.
Anche se poco presenti nelle liste dei ristoranti (solo Antonello Colonna nel suo locale ne offre ben 100 etichette) i nuovi vini del Lazio stanno dimostrando con i fatti le loro potenzialità, premiati anche dall'export. L'attuale produzione è di 2.276.686 ettolitri in massima parte concentrata nella provincia di Roma. L'attenzione agli autoctoni anche minori può ulteriormente contribuire a una ulteriore tipicizzazione dei vini laziali.

Dati aggiornati a febbraio 2009

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali
       


Union Camere
Delyce
Fonte Margherita
Fratelli Castellan

Union Camere
Delyce
Fonte Margherita

Fratelli Castellan
Giordana Talamona
Notte Rossa