La storia di “Carminiello”, una pizzeria napoletana aperta nel centro di Lecce da napoletani veraci, merita di essere raccontata perché rappresenta un esempio di resilienza durante la pandemia. Protagonista dell’impresa l’imprenditore 33enne Francesco Manzo, originario di Napoli, città nella quale aveva le “mani in pasta” sin da bambino. Il 19 settembre 2019 ha deciso di aprire un’attività tutta sua, che ha superato i mesi più difficili del lockdown.
«La pizzeria Carminiello - racconta orgoglioso Francesco - porta il nome di mio papà. La pizza è sempre stata la mia passione e la mia vita. Già a 12 anni, dopo la scuola, andavo direttamente ad impastare. Ho sempre lavorato come pizzaiolo, anche perché è una
tradizione di famiglia e ho diversi cugini che sono maestri pizzaioli. Nel 2009 mi sono trasferito a Lecce, dove ho avuto altre importanti esperienze, prima di aprire un locale tutto mio. Abbiamo inaugurato Carminiello il 19 settembre 2019, giorno di San Gennaro».
Grandi soddisfazioni nonostante la pandemia
La pizzeria ha subito registrato un grande successo e, nonostante la pandemia che ha colpito tutta Italia a inizio 2020, Francesco ha già avuto delle grandi soddisfazioni. Gli ingredienti del successo sono stati la capacità imprenditoriale, un sito capace di attrarre il consumatore e l’utilizzo dei più moderni sistemi tecnologici che hanno agevolato asporto e delivery. «Per fortuna - spiega Manzo - anche durante il periodo più duro a causa dell’emergenza sanitaria siamo andati abbastanza bene, superando settimane veramente particolari e difficili. La pandemia ha colpito l’Italia a distanza di cinque mesi dall’apertura della pizzeria, ma la nostra bella clientela si era già affezionata a Carminiello e ci ha dato grande fiducia».
Ingredienti di alta qualità, a cominciare dalla farina
Senza dimenticare i fornitori selezionati sul territorio, tra i quali non poteva mancare Mulino Caputo. Lo storico marchio napoletano dal 1924 offre a professionisti e appassionati dell’Arte bianca farine di altissima qualità, prodotte nel pieno rispetto delle materie prime e della tradizione. Caputo, che utilizza solo grano selezionato, produce un’ampia gamma di farine per impasti dolciari, per la panificazione, la pasta e la pizza, con numerose tipologie destinate alle diverse lavorazioni. Si tratta di una realtà storica, apprezzata in tutto il mondo grazie al “Metodo Caputo”, che preserva al massimo la naturalità e l’autenticità dei sapori.
Macinazione lenta per preservare l’autenticità del gusto
Autorevolezza, spontaneità e tradizione caratterizzano da sempre la famiglia Caputo, da tre generazioni Maestri Mugnai Napoletani. L’azienda, che dal 1939 ha sede nel mulino di San Giovanni a Teduccio, l’ultimo rimasto nella città di Napoli, utilizza un metodo a macinazione molto lenta, legato all’antica arte molitoria, che consente di ottenere farine di altissima qualità senza danneggiarne gli amidi, le proprietà organolettiche e soprattutto l’autenticità del gusto.
«Abbiamo sempre puntato sulla qualità del nostro prodotto - conferma Francesco Manzo - e tra gli ingredienti utilizziamo la
farina Nuvola di Mulino Caputo, ideale per impasti leggeri con grandi alveolature, naturalmente priva di additivi e conservanti. Le pizze ci danno grandi soddisfazioni, dalla “Carminiello” con il cornicione ripieno di ricotta, pomodoro, mozzarella di bufala e basilico, fino all’immancabile pizza con salsiccia e friarielli, tutte con un ottimo rapporto qualità/prezzo».
La pizzeria Carminiello, che si trova a Lecce in viale dell’Università 85/A, a due passi dal centro storico, è aperta sei giorni alla settimana, tranne il lunedì, dalle 19 a mezzanotte.
Per informazioni:
www.mulinocaputo.it -
carminiello-pizzeria-napoletana.eatbu.com