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Santa Sofia vince la sfida: Sorprendente la Riserva 2012

Un Amarone piacevolissimo, elegante e di facile abbinamento che arricchisce l'offerta della cantina di San Pietro di Cavriano. Per la prima volta sul mercato una riserva di 8 anni .

di Alberto Lupini
direttore
 
18 novembre 2020 | 21:12

Santa Sofia vince la sfida: Sorprendente la Riserva 2012

Un Amarone piacevolissimo, elegante e di facile abbinamento che arricchisce l'offerta della cantina di San Pietro di Cavriano. Per la prima volta sul mercato una riserva di 8 anni .

di Alberto Lupini
direttore
18 novembre 2020 | 21:12
 

GSanta Sofia mette sul mercato gli Amaroni mediamente con più affinamento. Attualmente è il caso del 2015. Ma stavolta la cantina di Luciano Begnoni ha osato di più … e ha vinto. La Riserva 2012, prodotta per la prima volta, è un vino che quasi non ti aspetti tanto è fresco, piacevole, armonico e … soprattutto… bevibile.

Si tratta di un vino elegante che per nulla indulge al zuccherino e al marmellatoso di tanti Amaroni, grazie ad un buon supporto di acidità. La degustazione in diretta online ha permesso di apprezzarne tutte le qualità, insieme a quelle del fratello minore 2015, che ne fanno vini da poter accompagnare quasi a tutto pasto. Partendo già dai primi piatti, magari importanti, senza per forza confinarli al dopo pasto o alla meditazione, che ha per fortuna pochi estimatori in Italia. Le 60-80 mila bottiglie prodotte ogni anno (a cui si aggiungono ora le 2.760 ora della Riserva) costituiscono del resto la punta di diamante della cantina che con vari vitigni raggiunge le 600-650mila bottiglie.

 Santa Sofia vince la sfida:   Sorprendente la Riserva 2012

Come dice l’azienda, sono stati otto anni di attesa per la Riserva 2012, vino che raffinato che rappresenta a pieno la personalità di un’azienda che ha oltre 200 anni di vita ed ha sede in una villa del Palladio a San Pietro di Cariano (Vr). Il segreto di questo vino sta forse nell’età matura di alcuni vigneti di monte Gravella e in un’annata favorevole per la raccolta e l’appassimento.(100 giorni), in 5 anni di affinamento nelle botti di Slavonia e 2 anni in bottiglia. Il risultato è un vino incredibilmente giovane che ha al naso ancora sentori erbacei, piacevolissimi.

Un vino di altisisma gamma che si affainca al prestigioso Gioè, un Amarone di 9 anni di affinamento, in cui l’eleganza dei profumi e la morbidezza del gusto, abbinati alla stoffa abitualmente poderosa, lo hanno reso uno degki Amaoroni tra i più celebrati d’Italia.

Siamo in Valpolicella, tra i vigneti storici di Santa Sofia dove da più di 50 anni la famiglia Begnoni cura gli uvaggi volti ai grandi vini del territorio. L’Amarone Riserva 2012 è composto dal 70% di Corvina e Corvinone e per il 30% di Rondinella e nasce dai migliori filari della proprietà nei comuni di Marano di Valpolicella, Fumane e San Pietro in Cariano. Un rosso ciliegia intenso e dai riflessi granati e con una minima punta di aranciato. Coerente dal naso alla bocca,  evoca aromi di frutta rossa matura, come amarena, marasche sotto spirito e lampone insieme a note speziate di torrefazione, caffè, carruba e un ricordo di mentolo.

«L’Amarone della Valpolicella Riserva 2012 nasce dalla selezione delle uve dei filari più vecchi del vigneto da cui otteniamo solitamente il nostro Amarone della Valpolicella Classico. Ogni anno – spiega Luciano Begnoni - vinifichiamo le uve della stessa porzione di vigneto, ma per l’annata 2012, particolarmente fortunata, abbiamo deciso di vinificare separatamente le uve dei filari più “saggi” e osservarne l’evoluzione, il potenziale di affinamento, che è avvenuto in una botte da 21 hl. Ne è nato un vino diverso, particolarmente morbido ed elegante, con una prospettiva di vita in bottiglia che secondo noi saprà sorprenderci. Rispetto all’Amarone Santa Sofia, la Riserva ha riposato 2 anni in più in legno e un anno in più in bottiglia, per un totale di 5 anni in legno e 2 in bottiglia»

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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