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Umami Area e il caffè sostenibile Sviluppo sociale grazie alle piantagioni

di Piera Genta
 
05 novembre 2018 | 18:42

Umami Area e il caffè sostenibile Sviluppo sociale grazie alle piantagioni

di Piera Genta
05 novembre 2018 | 18:42
 

Si chiama Umami Area Honduras Sa de Cv, il progetto di cooperazione con 25 soci di nazionalità differente (Italia, Germania, Honduras) che ha come missione la sostenibilità applicata alla coltivazione del caffè.

Un progetto che non vuole funzionare solo da un punto di vista imprenditoriale, ma finanziario, sociale, ambientale e soprattutto di coinvolgimento della comunità locale.

(Umami Area e il caffè sostenibile Sviluppo sociale grazie alle piantagioni)

La prima piantagione acquistata nel 2017 dalla società si trova nell'area di Las Capucas, Corquin, nella regione di Copán, Honduras occidentale, vicino al confine con Guatemala e El Salvador. Finca Rio Colorado rappresenta un primo tassello con il quale il progetto vuole dimostrare che la produzione di un caffè di alta qualità in un regime agricolo biodinamico è possibile.

La piantagione è delimitata da due fiumi che segnano il confine a nord e a sud dai quali si è iniziato uno studio per la produzione di energia idroelettrica e si trova adiacente al parco nazionale dello Celaque, riconosciuto dall’Unesco quale patrimonio dell’umanità ad un’altitudine tra i 1150 e 1250 mslm e comprende un paesaggio variegato principalmente composto da bosco di pini.

L’estensione della proprietà è di poco superiore ai 45 ettari che sono coltivati con alberi di caffè che hanno tra i due e i sette anni di vita della specie Arabica e di varietà e cultivar differenti: si trovano il Catuai (Red, Yellow e Orange), Catimor cultivar Ihcafe 90 e Lempira che raggiungono la maturazione dei frutti a partire dal mese di ottobre fino a marzo. Inoltre è stato realizzato un vivaio nel quale tra gli altri trova posto il Gheisa, considerato la specie di arabica tra le più buone in tazza.

Partner dell'iniziativa è la cooperativa Cocafcal che con oltre 850 soci rappresenta una realtà imprenditoriale e sociale importante per la comunità locale. La finca è stata affidata alla guida di Francisco Villeda, un piccolo produttore di caffè, proprietario di circa due ettari di piantagione. Attualmente gli agronomi della cooperativa stanno utilizzando la piantagione quale sede per la formazione dei giovani tecnici che assieme al personale di gestione della finca hanno iniziato il processo di conversione della produzione in caffè biologico.

Umami Area Honduras organizza corsi di formazione professionale sul caffè in partnership con Umami Area Italia attraverso i percorsi formativi del Coffee Diploma System della Speciality Coffee Association. Lo stage offre la possibilità a giovani baristi, torrefattori, semplici appassionati di caffè di formarsi sulla coltivazione del caffè e gestione del lavoro agricolo in piantagione svolgendo attività sul campo e in laboratorio con assaggi per determinare la qualità dei singoli lotti di produzione. Una ulteriore attività svolta è quella del turismo a tema caffeicolo in percorsi di una settimana.

La presentazione del progetto a Torino presso Affini tapas bar e ristorante nel Borgo Vecchio di San Salvario con la complicità della cucina dello chef Yari Sità (scottata di filetto in crosta di caffè con cavolfiore e tamarindo - tavolozza di broccoli e zucca con scapece di melanzana e sale al caffè) e i drink di Michele Marzella, un Negroni break ovvero Campari bitter, Pig skin sardinian gin, vermouth al mallo di noce, caffè espresso e profumo di noce moscata.

Erano presenti, oltre ad Andrej Gorina, presidente di Umami Area, Francisco Villeda detto Panchito, capataz della Finca e uno dei soci italiani, una piccola torrefazione nella periferia nord di Torino, Gocce di cioccolato, Maestro del gusto della Camera di Commercio di Torino.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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