L’abitudine di tenere il cellulare acceso anche durante la notte, è potenzialmente dannosa per la nostra salute. Lo conferma un sondaggio di Ofcom, dal quale è emerso che in 8 casi su 10 lo smartphone viene lasciato acceso di notte. Gli specialisti consigliano di lasciare il cellulare in una stanza diversa dalla camera da letto, se proprio non lo si vuole spegnere; questo perché tenere il telefonino vicino a noi anche mentre dormiamo può causare mal di testa e capogira, al risveglio.
Pare che il problema siano le luci emesse dagli schermi, molti forti, soprattutto nei cellulari di ultima generazione, che rischia di farci svegliare di soprassalto e farci riaddormentare a fatica, con il risultato che non ci si riposa abbastanza.
Riportiamo il commento, tratto da Humanitasalute.it, di Giuseppe Scotti, neuroradiologo di Humanitas.
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Il nostro cervello ha bisogno di riposo. Che la deprivazione da sonno, cioè sonni brevi e interrotti, non faccia bene all’organismo, dal sistema immunitario che ne risente, al tono dell’umore, alla creatività ecc., è una nozione ben nota. Le cellule hanno bisogno di “ricaricarsi” e per farlo hanno bisogno di riposo. La notizia, però, rischia di essereforviante laddove fa pensare che siano i cellulari i responsabili dei guai. I cellulari lo sono solo se sono causa di interruzione del sonno, non se si tengono sul comodino. Se il cellulare non suona per dodici ore e si riesce a dormire per dodici ore, non sussistono problemi.
Il cellulare chiaramente va gestito in maniera moderata, ma non è il telefonino in sé la causa dei disturbi del sonno. Lo è un uso scorretto, come lo sarebbe quello del telefono che suona tre volte durante la notte o dell’allarme in casa. Se lo si usa come sveglia non c’è alcuna differenza rispetto a una radio sveglia o a una sveglia vecchio stile. Che i cellulari possano essere fonte di guai, compresi i tumori cerebrali, è un allarme che viene periodicamente rilanciato ma che nessuno finora ha mai dimostrato.
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