Il comitato organizzativo della 20ª edizione di "Bollicine in Franciacorta" si ritiene soddisfatto di come si è realizzata la giornata di domenica 12 giugno. L'affluenza delle confraternite e delle associazioni enogastronomiche-culturali è stata numerosa, qualificata e altrettanto appagata.
«Con il nostro entusiasmo e il lavoro di mesi abbiamo portato i nostri ospiti, come primo appuntamento, presso il monastero di San pietro in Lamosa a provaglio d'Iseo - hanno fatto sapere dal direttivo del Circolo enogastronomico La Franciacorta -».
«Un complesso che trae origine dai frati cluniacensi che qui'si insediarono attorno all'anno 1000. Un periodo travagliato per le continue razzie, sfruttamento da parte dei signorotti despoti e lotte interne. Un complesso che da quel periodo subisce molte trasformazioni architettoniche nulla togliendo alle sue origini».
Malgrado il maltempo che aveva colpito l'italia nelle prime settimane di giugno, la giornata è stata baciata dal sole. Nel chiostro è stato organizzato un ricco buffet di benvenuto. Numerosi i generosi sponsor. Il Caseificio 'San giovanni” di Chiari, il Caseificio del cigno di Agnadello, l'azienda 'Agnellini” di Gussago produttrice di frutta secca che ben si è accompagnata ai formaggi, l'azienda Valledoro di Brescia con le ultime novità, 'La centrale del latte” di Brescia, il caffè Mokasol di Gussago, le grappe invecchiate della Distilleria 'Peroni Maddalena” di Gussago, il salumificio 'Aliprandi” di Gussago e le innumerevoli cantine di Franciacorta che nella mattinata hanno offerto i vini bianchi e rossi da accompagnare ai salumi. Un Franciacorta Docg è stato invece omaggiato a tutti i presenti nel momento della loro partenza.
«Dopo la visita al monastero il corteo delle auto si è diretto a Pilzone presso l'hotel 'Araba Fenice” per il pranzo di gala. Alberto, lo chef, e Vulin, il direttore di sala, si sono prodigati tantissimo per darci il meglio e siamo sicuri che il loro impegno è stato premiato dai commenti lusinghieri. Una domenica all'insegna dell buona e vecchia amicizia, un sentimento sincero che lega il nostro circolo a tutti quegli attivi artefici disseminati sul suolo nazionale che propongono e diffondono i loro tipici prodotti. Alla fine i complimenti ci sono sembrati veri, dettati dal cuore, tutti pensiamo abbiano passato una giornata rilassante, istruttiva e da ricordare. Noi abbiamo dato l'anima per loro e loro siamo sicuri l'hanno capito».