BERGAMO - Dopo la 'polenta della bergamasca”, così come i 'casonsèi della bergamasca” o gli 'scarpinòcc de Par”, ecco la nascita ufficiale del 'risotto alla bergamasca”, una ricetta, un piatto tipico che potrebbe assurgere a gloria nazionale come il celebre 'risotto alla milanese” (quello con lo zafferano, che tutti conosciamo).
A colmare la lacuna, a donare a Bergamo la ricetta di un risotto tipico, ci ha pensato Pino Capozzi (nella foto, terzo da sinistra), il noto ristoratore-albergatore, titolare dell'Agnello d'oro e del Città dei Mille a Bergamo e del GuglielMotel a Capriate San Gervasio (Bg).
Capozzi ha tutte le carte in regola per una simile iniziativa. Nella sua lunga carriera di cuoco, ristoratore e manager dell'ospitalità, ha alle spalle anche la stesura, insieme all'attrice Ave Ninchi, di un volume sul riso e le sue ricette, pubblicato da Mondadori nel 1976. Nel corso della sua lunga carriera (compirà 87 anni, portati benissimo, nel settembre prossimo), Capozzi ha partecipato a numerose rassegne gastronomiche e trasmissioni televisive (la più nota, negli Anni Settanta, 'Colazione alle sette” condotta da Luigi Veronelli su Rai 2), riportando trofei e diplomi di cui sono tappezzate tutte le pareti dell'Agnello d'oro.
Nel corso di una amichevole serata nella piazzetta San Pancrazio di Bergamo Alta, a fronte dell'ingresso dell'hotel-ristorante Agnello d'oro (deve Pino è patron dal 1964), il 'risotto alla bergamasca” è stato cucinato da Capozzi per un gruppo di autorità e giornalisti. A tutti è stata donata la ricetta pubblicata su una elegante cartolina.
Tra gli intervenuti, Paolo Malvestiti (nella foto, terzo da destra) presidente Camera di commercio e Ascom Bergamo, il consigliere regionale Carlo Saffioti (nella foto, secondo da sinistra), il vicesindaco di Bergamo Gianfranco Ceci, il segretario generale della Camera di commercio Emanuele Prati (nella foto, secondo da destra), Carlo Spinetti (a destra) presidente 'Promozione del territorio”, Petronilla Frosio presidente ristoratori Ascom.
«è da un po' - ha detto Capozzi - che pensavo al 'risotto alla bergamasca” per proporlo alla città e alla provincia, sperando che piaccia. La ricetta intende valorizzare in particolare due prodotti tipici, il taleggio e la salsiccia, in dialetto loanghìna, oltre al vino Valcalepio bianco Doc e la scarola dei Colli che entra nel brodo vegetale». I primi commenti sono stati molto positivi e c'è già chi pensa a inserire la ricetta tra quelle ufficiali della tradizione bergamasca.
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