Torna a Brescia, nell'affascinante cornice di Palazzo Martinengo, a ridosso del Capitolium, "Cortile di...Vino". Appuntamento allo scoccare dell'autunno, il 21 settembre, dalle 18:30 alle 22:30, con nove cantine della Strada dei vini e sapori colli dei Longobardi abbinate ad alcuni prodotti del Cibo delle Alpi. «Protagoniste assolute saranno alcune nostre cantine - ha detto il presidente Flavio Bonardi, durante la conferenza stampa di presentazione a Palazzo Loggia - che rappresentano al meglio il territorio di nostra competenza e alcuni prodotti di Valle Camonica. Si tratta di una manifestazione che fa crescere la consapevolezza del territorio, un evento che non parla di versanti ma di Colli dei Longobardi come un'unica realtà, capace di dare vita ad eccellenti vini dalle differenti caratteristiche».
A Brescia un viaggio enogastronomico tra i Colli dei Longobardi e la Valle Camonica (Shutterstock)
Colli dei Longobardi in festa: degustazioni e prodotti d'eccellenza a Brescia
Novità di quest'anno è la partecipazione di alcuni agricoltori che porteranno a far degustare salumi, formaggi, miele e marmellate (tutti bio), frutto del lavoro di recupero di alcune aree agricole abbandonate, all'insegna della salvaguardia e del rispetto del territorio. «La Valle Camonica, da dove vengono la maggior parte dei prodotti - ha ricordato Samantha Turrin di Cibo delle Alpi - è stata il dominio dei Longobardi per più di 200 anni, con Cividale capitale della Valle dei Segni. Dalla storia arriviamo quindi alla collaborazione con i Colli dei Longobardi nell'ottica di una reale valorizzazione di due territori attraverso l'enogastronomia».
Nel "Cortile di...Vino" i vignaioli rappresentano un territorio che produce circa un milione di bottiglie, in grande maggioranza rosso Doc Capriano del Colle e Botticino. Rossi sugli scudi, ma anche alcuni banchi di rilievo e premiati a livello nazionale e rosati. Queste le cantine che rappresentano i 13 comuni della Strada: da Capriano del Colle arrivano San Michele, Lazzari, La Vigna, Botti, Peroni e Beccalossi; da Castenedolo, Peri Bigogno; e ancora da Poncarale San Bernardo; e infine dallo storico Botticino, Felice Scarpari.