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Minacce per le mance ai riders La rivolta dei vip corre sui social

 
27 aprile 2019 | 09:01

Minacce per le mance ai riders La rivolta dei vip corre sui social

27 aprile 2019 | 09:01
 

Sta scatenando una raffica di reazioni la protesta dei fattorini del cibo a domicilio, i “riders”, che ieri sui social hanno attaccato alcuni personaggi famosi, denunciandone la poca propensione a lasciare la mancia.

Un’iniziativa che in realtà è un ulteriore modo per far parlare di sé e dei loro diritti, che da tempo rivendicato nei confronti delle multinazionali per cui lavorano, in fatto di condizioni contrattuali, che ha avuto subito un’enorme risonanza, proprio perché ad essere tirati in ballo sono stati alcuni volti noti dello spettacolo, dello sport e del jet set.

(Minacce per le mance ai ridersLa rivolta dei vip corre sui social)

Accuse che hanno scatenato, com’era prevedibile, un’ondata di insulti rivolti dal popolo della rete a questi personaggi famosi. E proprio alcuni di quelli che i riders hanno inserito nella blacklist dei clienti più tirchi, hanno reagito attraverso i media e i canali social che i loro “accusatori” avevano utilizzato per attaccarli. Tra i primi a reagire, con un video pubblicato sul suo profilo Facebook, è stato il cantante Fedez: «Parlano di lotta di classe 2.0 ma mettono l'attenzione sulle mance, che fanno parte di un retaggio americano che è il non plus ultra dello sfruttamento del capitalismo», ha detto, aggiungendo: «Inoltre a me le liste di proscrizione pubblica hanno sempre puzzato di fascio».

Anche Mauro Coruzzi, in arte Platinette, è intervenuto in radio, parlando di una sorta di “intimidazione” da parte dei fattorini del cibo, che hanno minacciato di pubblicare in rete gli indirizzi privati di alcune star: «Mi sembra una polemica molto strumentale - ha detto - i loro problemi sindacali vanno risolti con il datore di lavoro, non diffondendo dati personali dei clienti».

Il conduttore tv Alessandro Cecchi Paone ha fatto sapere di lasciare sempre tra i 5 e i 10 euro di mancia a ogni consegna: «Non puoi fingere di non sapere che questi sono lavori sottopagati. E, se hai avuto la bravura o la fortuna di guadagnare bene, devi dare un segnale per dire: non ti lascio indietro». Dal canto suo, Piero Chiambretti, che a Torino è socio di ristoranti, ha detto: «Lascio il resto per non tenerlo in tasca e non giudico chi non lo fa». E ha aggiunto: «Da me, la mancia la danno solo gli stranieri. L’altra sera, Claudia Schiffer, allo Station Cafè, non l’ha lasciata ma non ha lasciato neanche se stessa. Ha aperto il menu e se n’è andata».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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