Servivano soprattutto passate di pomodoro, tonno in scatola, pasta secca e alimenti per neonati. Dai sacchetti gialli distribuiti dai volontari del Banco Alimentare nel fine settimana all’entrata di 13mila supermercati in tutta Italia, è arrivato anche molto, molto altro. Ci sono volute alcune ore per fare il bilancio della 23ª Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, tanto si è rivelata ingente la quantità di cibo che gli italiani hanno voluto donare, in questo primo fine settimana di dicembre, ai più bisognosi.
Raccolte oltre 8mila tonnellate di cibo
«Anche quest’anno abbiamo avuto la riprova che si può vivere un gesto di solidarietà in qualunque condizione ci si trovi – ha detto
Giovanni Bruno, Presidente della Fondazione Banco Alimentare – Non c’è situazione che possa mortificare il nostro desiderio di bene. Come ci ha recentemente richiamato il Papa, “…fissiamo lo sguardo sull’essenziale che non ha bisogno di tante parole”: proprio in questa prospettiva i numeri acquistano il loro più pieno significato».
La raccolta del cibo è stata effettuata da migliaia di volontari
In poche ore nel weekend sono state raccolte dai volontari (aiutati in molti casi dagli alpini) 8.100 tonnellate, l’equivalente di 16.200.000 pasti (secondo le stime della European Food Bank Federation un pasto equivalente corrisponde a un mix di 500 gr di alimenti), sostanzialmente in linea con
i risultati consolidati negli ultimi anni: quanto raccolto, insieme a quanto recuperato dal Banco Alimentare nella sua ordinaria attività durante tutto l’anno, sarà distribuito a circa 7.500 strutture caritative che assistono oltre 1,5 milioni di persone.